Indipendentemente da ciò che gli altri possono pensare su di noi, una cosa rimane importante: amare noi stessi. E non dimentichiamo quello che il famoso psicoanalista e scrittore Eric Fromm ha fatto notare nel suo famoso libro “L’arte di amare”: se riusciamo ad amare noi stessi, poi siamo anche in grado di amare gli altri.
Può essere anche interessante l’analisi della problematica connessa con l’amare se stessi portata avanti da The School of Life, il centro britannico di studi filosofici e psicologici.
La prima cosa che viene fatta notare è come oggigiorno, soprattutto nell’era dei social media, possiamo ricevere critiche più o meno pesanti. C’è gente che non è d’accordo con noi, o che ci dice che siamo “cattivi” o che dovremmo vergognarci di noi stessi, o, addirittura, che dovremmo essere distrutti. Di fronte a questi attacchi, certi amici possono semplicemente suggerirci di non badare ad essi e di andare avanti con la nostra vita.
Ma è interessante notare che di fronte alle critiche che possono venire dall’esterno (e non soltanto attraverso i social media) ci sono due tipi di reazioni. Ci sono quelli che, in maniera più o meno diplomatica, si oppongono alle critiche e difendono quindi se stessi. Ma ci sono quelli che invece reagiscono in tutt’altra maniera: finiscono, in pratica, per odiare sé stessi e possono addirittura discendere in uno stato di paranoia, rifiutando, chiaramente, di difendere sé stessi.
Quella che viene fatta notare, in questo contesto, è l’importanza di amare noi stessi, indipendentemente dalle critiche e dagli attacchi che possono pioverci addosso.
Uno dei primi passi è quello di rendersi conto che il primo vero nemico non sono tanto gli altri, ma può essere noi stessi. L’origine di ciò potrebbe essere il semplice fatto che nel passato non solo non siamo stati amati, ma addirittura odiati. Questo può aver lasciato una grave impronta nella nostra psiche: un’impronta che conferma una certa negatività su noi stessi.
Ecco perché l’unico rimedio a tutto questo è appunto l’importanza di amare noi stessi, pur essendo consci del fatto che non siamo necessariamente perfetti in tutto quello che facciamo o pensiamo.
Un’attitudine importante è quella di accettare ed assorbire la gentilezza che può venire dall’esterno: non è detto infatti che abbiamo solo nemici, ma possiamo anche avere accanto a noi persone che ci apprezzano per quel che siamo, nonostante i nostri limiti.
Noi stessi, di fronte a persone che non si amano, possiamo intervenire e far capire loro che non c’è in realtà nessun bisogno di odiare sé stessi, ma che in realtà ci sono abbastanza motivi per amare sé stessi.
Chiaramente l’odio verso noi stessi può avere un’origine nella nostra infanzia, qualora gli adulti con i quali avevamo a che fare ci trattavano con un linguaggio carico di odio e di pesante critica.
Una strategia adatta per risolvere questa problematica è sostituire dentro noi stessi odio ed ostilità con amore e compassione. Questo lo possiamo vare sia verso noi stessi che verso quelli che ci circondano e che sappiamo quanto odiano sé stessi.