Movida: l’alcool è il punto debole della difesa sociale dal Covid19. E’ necessario togliere il consumo sfrenato dell’alcool dall’equazione della pandemia. La politica deve capire velocemente come fare senza ridurre la cosa a una impossibile questione proibizionistica.
“A livello mondiale si stima che 237 milioni di uomini e 46 milioni di donne soffrano di disturbi legati al consumo di alcol, con le prevalenze più alte nella Regione europea (14,8% uomini e 3,5% donne) e in quella delle Americhe (11,5% uomini e 5,1% donne). I disturbi legati all’alcol sono, infatti, più comuni nei Paesi ad alto reddito.
L’uso dannoso di bevande alcoliche è un fattore causale in oltre 200 malattie, incluso il cancro, e di situazioni d’infortunio e incidentalità. L’uso di alcol, ai livelli medi di circa 30 grammi di consumo medio pro capite, genera ogni anno, complessivamente, il 5,1% del carico globale di malattia e infortuni – pari a 133 milioni di anni di vita persi per malattia, disabilità o morte prematura (DALYs, Disability Adjusted Life Years).” citaz. da Aspetti epidemiologici
Funziona tutto bene, stiamo tutti facendo benissimo, Italia esempio mondiale ottimo! Tranne che la sera quando si attivano i comportamenti sotto l’effetto dell’alcool, quello di 8 milioni e mezzo di persone che in Italia sono definite consumatori di alcool a rischio dipendenza, il che significa che sono alcoolisti a tutti gli effetti: 8 milioni e mezzo è una nazione nella nazione. 8 milioni e mezzo di alcoolisti in mezzo a 35 milioni di consumatori abituali di Alcool in Italia.
È molto semplice: se non si ferma la potente lobby internazionale dell’alcool che sicuramente usa tutte le sue arti per tenere il suo mercato aperto e al massimo regime di guadagni, siamo tutti fottuti. Morti. Kaput.
IMPOSSIBILE CONTROLLARE I COMPORTAMENTI QUANDO SI E’ ALTICCI O EBBRI
L’alcool è una droga che agisce sui freni inibitori, come tutti sappiamo per averne almeno una volta nella vita provati gli effetti, rendendo le persone spavalde e spericolate, sottovalutanti i pericoli e sopravvalutanti le proprie forze.
Quando arriva la sera e si aprono le chiuse dei fiumi di alcool della cosiddetta Movida per la gioia del cartello dei produttori di alcool con cui forse il governo parla, visto che sono potenti multinazionali, in grado di fare pesante lobbysmo, tutto quello che i cittadini hanno fatto il giorno per fermare l’epidemia con i loro comportamenti di rigore al lavoro, a scuola, nelle fabbriche dove devono lavorare con sacrifici con i DPI, sui mezzi di trasporto e quant’altro va a puttane, è chiaro il concetto, Ministro Roberto Speranza? E’ chiaro, Presidente Conte? E’ chiaro, Presidente David Sassoli, visto che la situazione europea a tal riguardo è ancora più catastrofica e non a caso i paesi più colpiti dal covid sono quelli a maggior consumo pro capite di alcool?
E’ la Movida che ha riportato l’epidemia a salire. È una cosa evidente oltre ogni evidenza, guardate come la mappa del consumo di alcool si sovrappone al numero dei contagi: ed è perfettamente coerente perché la Movida è la deroga permanente a tutte le regole che stiamo seguendo.
E il governo, tutti i governi, non se ne occupano, come se non esistesse. Un incredibile angolo cieco nella visuale sanitaria di questa contingenza epidemica. Come è possibile che un governo che si è dato alla caccia con i Droni del runner solitario sulle spiagge deserte non si accorga e non si occupi di queste masse assembrate come formiche impazzite intorno agli zuccheri dell’alcool tutte le sere in ogni dove della nazione?
Movida significa socialità alcolizzata. Movida significa gente che inizia a bere alle sei di pomeriggio e continua fino a tarda notte. Ecco cosa significa la parola Movida. Stato di alterazione istituzionalizzato di massa.
Capisco le necessità politiche che la rendono necessaria al buon governo, note fin dagli antichi romani che offrivano pane e circo, noi evoluti alcool e droghe al posto del pane, e va bene, ma adesso c’è il Covid che minaccia sistemicamente la società e bisogna urgentemente rivedere la cosa.
Non si può andare avanti una sola altra sera cosi Ministro Speranza. Siamo al limite del non ritorno, come lei sa il contagio è esponenziale e le ricordo la antica leggenda dell’inventore degli scacchi che chiese di essere pagato dall’imperatore con un chicco di grano sulla prima casella, 2 sulla seconda 4 sulla terza, 16 sulla quarta, alla 64ima casella i chicchi di grano erano centinaia di milioni, in una sola partita.
Le locande, i pub, le pseudo associazioni culturali, i BAR che dopo le sei diventano pub a tutti gli effetti anche se per lo Stato restano BAR e via dicendo pullulano di alcolisti che dopo due bicchieri non solo non stanno più attenti ma sfidano cinicamente il fato come è tipico dell’ebrezza alcoolica. La regola del divieto di asporto di alcool dopo le 22 è una buffonata, ci vuole lo stop della movida. I locali sovraffollati sono pieni di gente che diventa alticcia come minimo in una due ore nessuno usa la mascherina. E sotto gli occhi di qualsiasi persona che voglia vederlo. E’ assolutamente ridicolo fare l’ordinanza per portare la mascherina per strada quando i pub e i locali sono pieni di persone senza mascherina chiaro Segretario Zingaretti? E’ INUTILE !
Lo vedo tutte le sere con i miei occhi nel noto quartiere di movida che si chiama San Lorenzo dove abito che il popolo della Movida non è in grado di attuare il benché minimo comportamento profilattico, come fanno tutte le persone durante il giorno in stato di lucidità.
Movida significa ebrezza, stato psicotropo, e se ebbri non si può guidare una macchina, è evidente che non si può nemmeno garantire di rispettare le regole necessarie per contenere la curva del contagio.Cosi come l’alcool rende pericolosa la guida, oggi rende pericolosi i comportamenti individuali per la profilassi dal contagio che richiedono una guida dei gesti perfetta, proprio come quando si sfreccia a 130 km orari se non si vuole ammazzare se stessi e gli altri.
Se ci chiudiamo in un secondo Lockdown siamo finiti. Fine. Kaput, ritorno all’età preindustriale. Non possiamo sacrificare 60 milioni di persone per la movida ai guadagni della lobby dell’alcool. Credo che i sapienti signori di Confindustria a casa ci andranno tutti e come, se continuerete a chiudere tutti e due gli occhi, non uno, sulla movida. Perché qui ogni sera, tutte le sere, vedo orge di gente senza nessun freno che si abbracciano e parlano praticamente faccia a faccia in locali stretti e sempre sovraffollati per ore e ore. È inaccettabile.
L’INTERESSE DELLE LOBBY DELL’ALCOOL DEVE ESSERE RECESSIVO RISPETTO ALL’INTERESSE DELLA SALUTE PUBBLICA
Le ricordo il passaggio chiave della sentenza del TAR sulle discoteche Ministro Speranza «nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase del giudizio, la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto» e «tale interesse costituisce l’oggetto primario delle valutazioni dell’Amministrazione, caratterizzate dall’esercizio di un potere connotato da un elevato livello di discrezionalità tecnica e amministrativa in relazione alla pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti e all’esigenza di una modulazione anche temporale delle misure di sanità pubblica nella prospettiva del massimo contenimento del rischio».
Fermate subito la movida o avremo una seconda ondata devastante!
POST SCRIPTUM POLITICO LETTURA FACOLTATIVA
I giovani sono controllati politicamente da decenni con l’alcool che ha sostituito l’eroina come mezzo di distruzione politica della loro intrinseca natura rivoluzionaria. Del resto è una tecnica molto antica ed efficacemente testata, non per nulla le popolazioni native americane sono state spezzate nella loro capacita di resistenza all’invasione con il whyskey, idem per quelle aborigene, oggi sono comunità devastate, in maniera solo più vistosa di noi, dall’alcolismo.
Persino Erodoto racconta come nell’antichità con il Vino lasciato imbandito con astuzia vicino agli eserciti nemici se ne potesse fare strage facendoli ubriacare. Fu con il Vino lasciato imbandito in una radura che Ciro il Persiano riuscì a uccidere Spargapise il figlio di Tomiri regina dei Massageti. Per questo ella quando lo uccise in battaglia fatto riempire un otre di sangue umano vi annegò il cadavere di Ciro dentro. Un monito che dovrebbe spaventare tutti coloro che usano l’alcool per il controllo sociale.
In Italia, ma in generale in occidente, il cartello degli Alcootrafficanti ha preso possesso totalitario della socialità e i giovani invecchiano in un permanente stato di ebrezza ingegnerizzata in modo tale da permettere loro di essere degli ottimi servi che andranno a lavorare per riprodurre la loro mera vita, comprare una macchina, un cellulare, pagarsi dei tatuaggi e soprattutto permettersi le dosi di alcool-zucchero serale di cui hanno bisogno per esprimere un qualche sentire sociale ed emotivo di cui non sono assolutamente più capaci senza il medium delle sostanze.
Il dominio ha trasformato lo straordinario apparire sacro di Dioniso Dio della vite, da evento eccezionale, in un dominio tossicologico permanente, in industria dell’intossicazione.
Da un articolo di giornale del 12 Febbraio 2020
“Ogni anno in Italia circa 40 mila persone muoiono per malattie correlate all’alcol: cirrosi epatica, cancro, infarto, incidenti stradali o sul lavoro, suicidi e omicidi. Nel nostro Paese, al di sopra degli 11 anni d’età, i consumatori di alcolici sono 35 milioni (78,1% uomini, 35,5% donne) e 8,6 mln sono a forte rischio dipendenza” .
TRE MILIONI DI MORTI DI ALCOOL OGNI ANNO NEL MONDO
L’alcool non meno che la nicotina produce tossicodipendenza, la Movida è il rito e la liturgia di una tossicodipendenza di massa. L’alcool nel mondo come scrive il Global status report on alcohol and health 2018, fa 3.000.000 milioni di morti annui tutti gli anni, vite eccedenti che se ne vanno e andandosene per cirrosi epatica o infarti o ictus o incidenti in cui coinvolgono anche chi alcool non ha mai toccato, lasciano la loro impronta d’oro nei forzieri degli alcool trafficanti, e una libertà generale sempre meno probabile.
Da La Repubblica del 21 settembre 2018:”Tra tutti i decessi attribuibili all’alcol, il 28% è dovuto a infortuni, come incidenti stradali, autolesionismo e violenza interpersonale; il 21% a disturbi digestivi; il 19% a malattie cardiovascolari e il resto a malattie infettive, tumori, disturbi mentali e altre condizioni di salute“…
Non sto scrivendo questo post scriptum contro i Giovani ovviamente, sto piuttosto denunciando il crimine biopolitico contro di essi.
La società paga agli interessi delle lobby dell’alcool un enorme prezzo di salute psicofisica nonché immense spese sanitarie pubbliche per curare le malattie derivanti dall’abuso di alcool , per non parlare della escalation della violenza sociale esplosiva conseguente a questa perdita di freni inibitori caratteristica dello stato di ebrezza alcoolica quale quella che vediamo sempre più spesso intorno a noi come l’assassinio feroce di Willy e cose ancor più recenti.
Siamo una società alcolizzata e perciò sempre più laidamente servile, di quella servitù infima, armata di coltelli per lotte fra ratti.
Un piccolo dato an passant : Nel 2018 il 66,8% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno, percentuale in aumento rispetto al 65,4% del 2017. Dove questo almeno non significa solo una volta.
Le scene alcool positive nei film e nella televisione sono infestanti.
Gli autori di una ricerca americana “hanno analizzato quasi 2000 film americani, di ogni genere, usciti nelle sale nel periodo 1996-2015. Dai dati raccolti emerge chiaramente come il vero protagonista sia l’alcol: bevande alcoliche di ogni tipo compaiono quasi nella totalità dei film in esame (87%) e marche specifiche di alcolici vengono esplicitamente pubblicizzate nel 44% dei film. Lo studio mostra anche che l’esposizione di marche specifiche di bevande alcoliche è raddoppiata dal 1996 al 2015, considerando i 100 film con i maggiori incassi.
Prendendo in esame esclusivamente i film destinati ai minori, la situazione non cambia: ben l’85% dei film per ragazzi, usciti nelle sale nello stesso periodo, mostra scene di uso di alcol (in genere si tratta di adolescenti con bicchieri di alcolici o lattine di birra in mano) e nel 41% di essi appaiono marche specifiche. Persino Lisa Simpson, una delle piccole protagoniste del celebre cartone animato, un giorno cede alla tentazione dell’alcool e si ubriaca”
Con ciò il Covid19 correlato alla Movida, dove l’ebrezza velocemente prende il possesso sull’autocontrollo rendendo impossibile gestire comportamenti profilattici, va considerata conseguenza collaterale dell’alcoolismo di massa, e dunque un giovane ragazzo prende o diffonde il covid in stato di ebrezza nel corso delle movide alcooliche allo stesso modo in cui si ammazza o ammazza qualcuno nelle ormai rituali e trentennali stragi di ragazzi sulle strade del sabato sera, malattia l’alcoolismo e le sue devastanti conseguenze di cui gli individui nello Stato e nelle istituzioni dovrebbero a tutti gli effetti risponderne come i maggiori responsabili, ma a questo punto siamo nella pura immaginazione fantapolitica.
FINE
Documento sanitario di supporto
Global status report on alcohol and health 2018
Di seguito tutti i miei interventi sul COVID 19
Coronavirus – Lo Stato delle Cose
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