Atlas è un’app ideata per aiutare gli studenti di scienze politiche di Roma Tre ad orientarsi nel mondo della didattica universitaria
In foto: Giampaolo ed Elisa, i creatori di Atlas
L’applicazione, scaricabile gratuitamente tramite l’App Store per i dispositivi Android e iOS, è un servizio pensato appositamente per gli studenti iscritti alla facoltà di scienze politiche di Roma Tre. Tramite l’app Atlas si possono consultare facilmente gli orari delle lezioni, i testi d’esame, i programmi e i giorni di ricevimento di ciascun docente.
I siti delle università italiane appaiono spesso caotici e complicati. Tra labirinti di parole ed elenchi infiniti di titoli e nomi altisonanti è facile perdersi, soprattutto per chi è nuovo dell’ambiente. Ne sanno qualcosa Giampaolo Frezza ed Elisa Sciarra, due studenti di scienze politiche dell’università Roma Tre appartenenti al gruppo Azione Universitaria.
Per risolvere il problema alla radice, hanno creato Atlas, un’app dalla grafica essenziale ma efficace per aiutare le nuove leve ad orientarsi nel mondo della didattica universitaria.
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La piattaforma è dotata di un’interfaccia intuitiva e user friendly che sarà aggiornata e arricchita di nuove funzioni in base dell’utilizzo che ne faranno gli utenti, i quali potranno di volta in volta fornire idee e spunti per perfezionarla e adattarla alle proprie esigenze.
Inoltre gli studenti che ne usufruiscono hanno la possibilità di partecipare a sondaggi, scambiarsi gli appunti e ricevere avvisi importanti senza passare per il sito web ufficiale dell’università. All’interno dell’app sono presenti anche delle aree riservate a cui si può accedere con il proprio account di Facebook, Google Plus o Twitter.
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Intervista a Giampaolo Frezza, uno dei creatori di Atlas
Parlaci di Atlas…
Volevamo creare qualcosa di innovativo e di facile utilizzo in grado di superare i social e il sito ufficiale, che ci sembravano ormai antiquati. Con lo sviluppo di un’app abbiamo cavalcato il progresso tecnologico tentando di introdurlo all’interno dell’università. Atlas infatti è una piattaforma che permette allo studente di avere sempre a disposizione tutte le informazioni utili sulla didattica ma anche un canale per segnalarci subito i problemi.
Un portale orizzontale creato da un gruppo di colleghi e fondato sull’aiuto reciproco. Fatto dagli studenti per gli studenti. Inoltre, grazie alle convenzioni che abbiamo stipulato con alcuni locali vicini all’università, gli utenti dell’app potranno usufruire di sconti speciali.
Com’è nata l’idea?
Come gruppo studentesco ci troviamo spesso sommersi da richieste di aiuto da parte degli studenti. In particolare, durante le sessioni d’esame prende il via la ricerca disperata di appunti e registrazioni. Le domande sono varie: c’è chi non riesce a parlare con i rappresentanti degli studenti ma anche chi si lamenta perché gli schermi sono rotti e non riesce a tenersi informato sugli eventi che si svolgono all’interno del dipartimento.
Di solito le liste rispondono a questi messaggi su Facebook, ma si crea confusione. Abbiamo pensato a un’applicazione per dare a tutti l’aiuto di cui hanno bisogno in maniera immediata. Ci è sembrata un’idea originale perché nessuno l’aveva mai fatto prima.
Perché avete scelto questo nome?
Deriva dal titano Atlante, una figura della mitologia greca. Atlante fu il primo a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera e per questo motivo si diceva che portasse il cielo sulle spalle alludendo alla sua invenzione. Atlante fu costretto da Zeus a tenere sulle spalle l’intera volta celeste per punizione.
Nel dare il nome all’applicazione abbiamo usato la variante greca del suo nome: Atlas. La conoscenza come massima forma di elevazione dell’essere umano è il perno di questa analogia, nonché nostra fondamentale convinzione. Quindi Atlas porta sulle spalle la conoscenza come Atlante, essendone il perno.
Sull’App Store ci sono diverse applicazioni che hanno lo stesso nome, si potrebbe creare confusione. Come avete intenzione di risolvere il problema?
Si risolverà da solo quando Atlas sarà scaricata da più persone e acquisirà maggiore rilevanza. Per adesso abbiamo ovviato al problema distribuendo volantini con il codice QR e condividendo il link diretto sui nostri canali social. Le parole chiave da digitare per trovarla sono “Atlas Roma Tre”, “Atlas Azione Universitaria” e altre formule che rimandano alla descrizione dell’app.
Cosa ne pensano gli studenti?
Atlas conta già 200 iscritti che utilizzano l’app giornalmente. Abbiamo ricevuto molti commenti positivi dai nostri colleghi. Gli utenti dell’app sono entusiasti e sono aumentati soprattutto grazie al passaparola. Nel giro di un mese abbiamo raggiunto circa 1/4 degli studenti iscritti alla facoltà di scienze politiche.
Cosa farete per migliorare Atlas?
Stiamo lavorando per introdurre sezioni nuove e aggiornamenti a cadenza mensile. Recentemente abbiamo aperto una pagina Facebook dedicata alle novità e agli aggiornamenti dell’app. Il nostro obiettivo è quello di continuare a migliorare Atlas fino a farla diventare il punto di riferimento per eccellenza degli iscritti a scienze politiche. Pensiamo che abbia grandi potenzialità.
Vi piacerebbe estendere il raggio di Atlas anche ad altre facoltà?
Sì, innanzitutto agli altri dipartimenti di Roma Tre e poi chissà, in un prossimo futuro magari anche ad altre università. Speriamo di portare una rivoluzione dal basso. Per adesso ci concentriamo su scienze politiche perché è la nostra facoltà, ma a noi sta a cuore l’interesse di tutto l’Ateneo e, più in generale, di tutti gli studenti. Quindi speriamo che Atlas possa svilupparsi in tal senso, il nostro è un progetto a lungo termine.