Oggi il Marketing conversazionale riveste un ruolo unico, e non trascurabile, all’interno delle strategie di vendita. In particolar modo, per potenziare la Lead Generation ci si può avvalere di quello basato su AI, utile per generare contatti, ma anche e soprattutto per fidelizzare il cliente.
Sempre più aziende investono nel Marketing Conversazionale, un approccio che attesta di fatto quanto può incidere sul business il mutuo scambio tra chi vende e chi acquista.
Su questo “dare e avere” si innesta quel ramo della computer science noto come Intelligenza Artificiale, un fattore rivoluzionario che può rendere le strategie di vendita ancora più efficaci. Ma procediamo per gradi, chiarendo innanzitutto cos’è il Marketing Conversazionale e quali sono i suoi vantaggi.
Marketing Conversazionale: di cosa si tratta
Il significato del Marketing Conversazionale è tutto nelle due parole. In questo tipo di approccio le strategie di vendita utilizzano la “conversazione”, intesa nell’accezione più completa del concetto, come mezzo per interagire con i clienti.
“Il Marketing Conversazionale sfrutta il potenziale delle app di messaggistica per raggiungere direttamente il target di riferimento, stabilendo relazioni più umane con i potenziali clienti”.
Timothy Smith, UK Best Essay
L’intento di fondo è avvicinarsi ai clienti e far sì che siano poi loro stessi a cercare una comunicazione sempre più assidua. L’evoluzione di questo modello è il conversational commerce.
Ma in che modo si può incentivare questa conversazione? Con un customer care efficiente, che si avvalga sia della componente umana che artificiale. A tal proposito, i chatbot permettono alle aziende di rispondere tempestivamente alle richieste dei clienti, potenziando di fatto l’interazione.
I chatbot vanno però valutati in un’ottica ben più ampia che trae origine dell’Intelligenza Artificiale.
Lead Generation e Marketing Conversazionale: quale legame?
Abbiamo visto che il Marketing Conversazionale consente ai brand un’interazione diretta coi clienti. L’intento è costruire una relazione che si fondi sulla reciprocità.
Un cliente che si sente messo al centro è un cliente che potenzialmente sposa con soddisfazione crescente la filosofia di quell’azienda. Non stupisce dunque il fatto che il marketing conversazionale venga sempre più implementato nei social media, nei blog, nell’email marketing, complice anche la grande fruibilità su mobile.
Scegliere dunque di avvalersi del marketing conversazionale per la Lead Generation è una mossa saggia.
L’intelligenza artificiale e il machine learning sono in ciò due valide alleate. L’automazione rivela tutto il suo straordinario valore quando prevede un tipo di comunicazione che simula quella umana.
Conversazioni dove le emozioni rivestono un ruolo determinante per attirare i prospect, ovvero i potenziali clienti, e poi conquistarli.
Il marketing conversazionale può dunque ottimizzare la strategia di Lead Generation avvalendosi dell’Intelligenza Artificiale
In che modo?
– Intercettando gli utenti quando sono realmente interessati e dunque maggiormente propensi all’acquisto. Questo porta a un incremento delle conversioni, il cui tasso va misurato in tempo reale;
– sfruttando la personalizzazione dei contenuti grazie a un database profilato. La relazione azienda-utente diventa così più naturale e umana, soprattutto per quanto riguarda la fidelizzazione;
– producendo naturalmente engagement.
Nello specifico:
Il Marketing Conversazionale punta ad una evoluzione dell’esperienza utente anche in contesti di “automazione totale”. Ciò si traduce in una nuova forma di comunicazione fluente che viene percepita dagli utenti come positiva, efficace ed empatica.
Laila.tech
L’Engagement diventa così un’evoluzione naturale della conversazione dove, a margine di un dialogo proficuo, l’operatore guida l’utente verso strategie di marketing in linea con le esigenze espresse nell’ambito della conversazione.
L’Intelligenza artificiale costituisce uno dei punti nodali di una strategia di vendita di successo, nella misura in cui migliora la brand reputation, costruisce loyalty (fedeltà dei clienti), garantisce una customer experience gratificante, aumenta le vendita. Questo grazie a un’assistenza online 7 giorni su 7, h24.
AI: quale impatto sul marketing conversazionale?
Già nel 2017 alcune ricerche di settore hanno messo in evidenza come i tradizionali strumenti di marketing non siano sufficienti.
Basti pensare che:
– il tasso indicativo medio dell’apertura di una newsletter o dem è di circa il 20″%;
– meno di 1 persona su 2 risponde alle chiamate di telemarketing;
– il rating di conversione di una landing page è di poco superiore al 2%.
Questo ci fa subito capire come sia necessario imboccare nuove strade. Una di queste è quella dell’Intelligenza Artificiale.
L’AI sta rivoluzionando la relazione che intercorre tra chi vende e chi acquista. Come?
Intercettando e anticipando i bisogni degli utenti. Questo dato va analizzato anche alla luce di un assunto fondamentale: siamo tutti potenziali clienti e nonostante esista la diversificazione dei bisogni, c’è un bacino comune di desideri e aspettative da cui attingere.
I bisogni degli utenti possono essere individuati implementando funzioni di ricerca avanzata, utilizzando un linguaggio naturale, rendendo la search più intuitiva, intercettando in maniera efficace i bisogni del target.
Le campagne digital che implementano il marketing conversazionale basato su AI raggiungono più facilmente gli obiettivi
Alla base del marketing conversazionale c’è un ascolto attivo dei propri clienti e la contestuale raccolta di feedback sui propri servizi e prodotti.
Ed ecco che ritorniamo al discorso sui chatbot, e nello specifico i chatbot emozionali. Questi sono in grado di aumentare l’impatto dell’AI negli e-commerce grazie ad alcune caratteristiche destinate ad andare incontro a bisogni sempre più diversificati.
Viene così perfezionata la customer experience, ottimizzata l’assistenza clienti e la comunicazione one-to-one assume un tocco umano.
L’ Intelligenza Artificiale può analizzare i dati storici dei lead. Questo permetterà al brand di conoscere più approfonditamente le abitudini dei clienti.
Ciò significa anche essere in grado di individuare i momenti in cui è più probabile che l’utente apra un’e-mail, clicchi sul sito web o interagisca, più genericamente, con i contenuti afferenti al marchio.
In ultima analisi quindi, utilizzando il marketing conversazionale basato su AI si raggiungono gli obiettivi più facilmente, com’è possibile rilevare dall’analisi delle performance e dalle conversioni generate.
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