Le buone abitudini vanno insegnate fin da piccoli. E così molti genitori pensano che basti qualche broccolo nel piatto e lo spazzolino dopo cena. Ma naturalmente questo non basta. I bambini, fin da molto piccoli, devono imparare ad apprezzare l’arte, la cultura e i luoghi che le diffondono. Io, almeno, la penso così. Per questo motivo la prima volta che mio figlio è andato al cinema aveva meno di 1 anno, la prima volta che si è seduto in una sala teatrale aveva 11 mesi e i musei ha iniziato a visitarli anche prima.
Anche ora che ha 2 anni lui ha già visto tre cartoni al cinema, due musical a teatro e ci ha accompagnato in due musei.
Improvvisamente, non appena si spengono le luci e si accende la musica, lui diventa un altro bimbo. Attento, tranquillo; calmo ma curioso. Non ha più bisogno di fare birbate e di muoversi continuamente ed ha una durata di attenzione molto superiore a quella di bambini molto più grandi di lui. Le ultime due occasioni sono state un film della Disney a cinema e il musical di Masha e Orso a teatro. Due momenti felici e memorabili che mi hanno reso una madre orgogliosa. Fino a che potrò, prometto di portarlo a teatro almeno una volta l’anno sperando che da grande mantenga la passione. Perché è bello trasmettere ai piccoli i valori della cultura e non limitarsi ad incollarli davanti alla TV.
Per fortuna il teatro era pieno di bimbi anche molto piccoli, seduti tutti intorno a noi, che scoprivano le bellezze dell’arte teatrale. E questo mi ha resa felice. Non capisco proprio infatti quei genitori che fino al tre o quattro anni, o anche più, privano i figli di questi piaceri sostenendo che “non sono ancora pronti” “non capirebbero” “farebbero troppo casino”. I bambini devono entrare in contatto con arte e cultura fin dalla prima infanzia, perché è in questa fase della vita che si creano gusti e carattere e perché la nostra nazione e tutto il mondo hanno bisogno di una nuova generazione amante del bello che preferisce una sera a teatro rispetto ad una passata ad ubriacarsi in un pub o ad impasticcarsi in discoteca.