La nuova proposta di Giorgina Meloni (che sgomita per ottenere un po’ di attenzione anche lei, poverina, visto che quell’ingordo di Salvini le ha rubato tutte le battaglie neofasciste e xenofobe) è quella di “togliere la protezione umanitaria” per gli immigrati.
La protezione umanitaria è un genere di permesso di soggiorno diverso dallo status di “rifugiato politico” (riservato ai perseguitati politici o a quelli che provengono da posti dove c’è una guerra o una dittatura) e viene concessa a coloro che hanno gravi problemi di salute non curabili nel paese di provenienza, ad esempio, oppure a chi proviene da posti dove c’è stata una calamità naturale (alluvioni, tsunami, epidemie, carestie), o anche a chi proviene da posti dove sono in atto gravi e costanti violazioni dei diritti umani.
Di solito dura due anni, diversamente dallo status di “rifugiato politico”, che ha una durata maggiore.
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Se sei nigeriano e sei omosessuale, ad esempio, rischi fino a 20 anni di carcere.
In quel caso, interviene la “protezione umanitaria”.
Ecco, Giorgina adesso vuole abolirla.
Se sei malato di qualche malattia curabilissima in Occidente, è giusto che tu crepi zitto e buono a casa tua, anziché venire a rompere i coglioni a noi.
Se nel tuo paese c’è una carestia che dura da anni, devi morire di fame a casa tua assieme ai tuoi amici e alla tua famiglia.
Se i tuoi diritti di essere umano vengono sistematicamente negati, nel tuo paese, devi prendertela con il tuo strambo dio africano che ti ha fatto nascere nel posto sbagliato, non sono mica problemi nostri.
Ormai è una rincorsa continua a chi propone la cosa più aberrante, a chi mostra di sbattersene di più di chiunque sia nato al di fuori dei nostri “patri confini”, a chi ci schiaffa davanti più sfacciatamente il proprio cinico disprezzo per ogni parvenza di solidarietà, rispetto, pietà umana.
Tutto questo mentre Salvini parla di “falsa retorica” per chi denuncia le sistematiche torture, le violenze, l’orrore legalizzato e finanziato da noi dei centri di detenzione in Libia.
[sostieni]
Non so più che dire.
Sento solo tanto schifo e tanta vergogna per quello che è diventato il nostro paese.
Quella in copertina è una foto di uno dei centri che Salvini definisce “all’avanguardia”, in Libia.
Auguro vivamente a lui e a Giorgina di vederne uno molto da vicino, prima o poi.