Quante volte vi sarete sentiti dire: “Come si fa a far figli in un mondo così, pieno di guerre, inquinamento, ingiustizie?”. Quante volte vi sarete sentite preoccupate per il futuro di vostro figlio, che forse non avrà mai una pensione e neppure un lavoro? Quante volte vi sarete sentite in colpa per non avere la possibilità di dargli da mangiare solo prodotti biologici, coltivati senza pesticidi, acquistati direttamente dal produttore?
Eppure, spessissimo, si dice che sia chi scelga di non far figli ad essere un po’ “egoista” perché decide di non prendersi responsabilità, di godersi la vita, di non impegnarsi fino in fondo, di non condannarsi a notti insonni e pomeriggi passati tra il corso di danza e quello di calcetto.
Credo, in realtà, che esista una forma di egoismo in ogni scelta che facciamo. E l’egoismo è qualcosa di naturale, se nei limiti e nelle proporzioni giuste. E’ egoista mettere al mondo dei figli non sapendo quale futuro potrà loro attendere in una società allo sbando, dove tutto ha un prezzo e nulla viene garantito, dove tutto fa male e niente è sicuro. Un figlio ti regala amore al 100%, soddisfazioni, progetti, sogni. Quando resti incinta è come se occhi e orecchie ti si tappassero. Vedi solo il bello e non sei più preoccupata per nulla. Ti senti come in una sfera di cristallo e sei certo che tutto andrà bene, per te, per il tuo piccolo, per la tua famiglia. Poi nasce e per proteggerlo diventi un soldato. Vedi pericoli ovunque, compri solo prodotti sicuri, eviti giochi pericolosi e lo perdi mai di vista. Tutto torna ad essere “difficile” e tu diventi “ansiosa”. Quando senti in tv le brutte notizie di bimbi rapiti e pedofili che violentano minori ti senti male e ti chiedi se questo mondo meriti delle nuove generazioni. Ti chiedi se quel figlio non sia stato generato solo per la tua felicità ma anche per migliorare un mondo marcio.
Alcune delle persone che decidono di non mettere al mondo dei figli giustificano così la loro scelta: “non si possono mettere al mondo bambini in un mondo del genere”. Eppure dietro c’è una scorciatoia. Se non fai qualcosa nulla potrà cambiare. Se non ti poni l’obiettivo di educare chi prenderà in mano questo mondo sporco, non puoi pretendere che vada meglio di così.
Certo un adulto che non è genitore vive più leggero: ha la rensponsabilità solo di se stesso, non teme ogni cosa e ogni persona, non deve pensare prima al futuro del proprio bambino che al suo e può vivere alla giornata. Chi ha figli no.
Non so se sia meno egoistico fare o non fare figli. So che io ho lottato tanto per averne uno e cerco di educarlo al meglio, sperando che diventi un uomo buono, onesto, sincero, felice, soddisfatto e un giorno un padre orgoglioso e coraggioso.