Il settore della distribuzione del vino è stato modificato, se non addirittura rivoluzionato, dai canali digitali. Un significativo cambiamento in tal senso si è verificato in occasione dello scoppio della pandemia da coronavirus, per effetto del quale il comparto è stato riorganizzato: in caso contrario, molto difficilmente sarebbe stato in grado di sopravvivere. Gli interventi più importanti hanno riguardato le modalità e i canali di vendita. Per avere un’idea più chiara in tal senso è sufficiente far riferimento ai dati relativi al 2020, anno in cui è stata registrata, in confronto all’anno precedente, una crescita del 120% da parte dei primi cinque player del settore, con un incasso di più di 118 milioni di euro.
Il valore del commercio elettronico
Ecco, quindi, che il settore del commercio elettronico ha permesso di salvare il fatturato di parecchie aziende, anche di dimensioni differenti tra di loro. Con la pandemia, la ristorazione è andata incontro a un fermo forzato, che ha riguardato più in generale tutto il mondo HORECA. Al tempo stesso, i tanti appassionati di vino, di birra e di distillati hanno scelto di non fare a meno dei consumi a cui erano abituati nonostante il lockdown. Come dire: sono cambiate le modalità e sono cambiati i contesti, il che ha velocizzato un processo che con tutta probabilità in ogni caso si sarebbe concretizzato, solo con tempi più lunghi.
Le opzioni di scelta
Ma quali sono state le conseguenze del moltiplicarsi del numero di venditori vino online? Di certo, sono aumentati i cataloghi dei siti specializzati, così come sono aumentate le etichette in vetrina e le aziende partner. Ne è scaturita una scelta decisamente più vasta rispetto a quella su cui si poteva contare anche solo pochi mesi prima. Il comparto del commercio elettronico enoico, dunque, ha assistito a una crescita notevole degli investimenti: la dimostrazione giunge da un giro di affari totale che si aggira sui 200 milioni di euro. Una crescita che, vale la pena di metterlo in evidenza, nei valori assoluti non è ancora esagerata. Eppure si tratta di una tendenza che merita di essere presa in considerazione sul piano strutturale.
Un nodo innovativo e importante
Il fenomeno, infatti, costituisce il punto di partenza per lo sviluppo e il rafforzarsi di un nodo molto importante anche per le cantine di piccole dimensioni che sono strettamente connesse al canale tradizionale e che, sia in termini di posizionamento che per dimensioni, risultano estranee alla GDO, vale a dire la grande distribuzione organizzata. Ma un discorso simile può valere anche per le cantine di dimensioni maggiori che fanno storicamente parte della distribuzione multicanale.
La comunicazione attraverso gli e-commerce
Una delle ragioni del successo dei siti di commercio elettronico deve essere individuata nelle modalità con le quali i player più importanti hanno deciso di imporre la propria presenza nel settore, costituendo un amplificatore delle narrazioni non solo delle singole aziende, ma anche dei terroir, dei distretti e delle denominazioni, e finendo per diventare una fonte di informazioni sempre più significativa. In più, è stata intrapresa una selezione di etichette e di produttori capillare, in virtù della notevole professionalità degli staff coinvolti. Ancora, sono stati realizzati degli spazi pensati per l’intrattenimento e per lo storytelling. I siti specializzati, in questo momento di boom del mercato, non si sono limitati a concentrarsi sulla vendita, ma hanno puntato anche su un’esperienza di navigazione che consentisse nuovi produttori e nuovi prodotti, in virtù di infrastrutture tecnologiche concepite per migliorare la customer experience e ottimizzarla.
La formazione, e non solo
A tale scopo sono state messe a punto delle attività di formazione, che sono andate ad affiancarsi ad altre proposte come, per esempio, seminari relativi all’abbinamento tra cibo e vino, ma anche approfondimenti dedicati alla cultura del vino e corsi di degustazione. Si è instaurato, così, un costante dialogo con il settore di tutti gli appassionati e di semplici curiosi che nutrono un interesse nei confronti del vino, grazie a cui le vendite sono cresciute. Ora che la pandemia è ormai alle spalle, l’acquisto tramite Internet si è trasformato in una vera e propria abitudine di consumo, in Italia e in molti altri Paesi del mondo.
Dove comprare vino online
Fra i rivenditori online di vino operativi nel nostro Paese merita una citazione speciale Fratellimazza.it, e-commerce che garantisce, per tutte le spedizioni in Italia che superano la soglia di spesa di 89 euro e 90 centesimi, la spedizione gratuita e un vino siciliano in omaggio. Il ricco catalogo e la professionalità dello staff sono i punti di forza di questa realtà, che coniuga attenzione al cliente ed esperienza nel settore.
[Articolo scritto in collaborazione con FratelliMazza.it]
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