Situato nell’Oceano Pacifico, l’arcipelago delle Isole Cook è costituito da quindici isole ed è abitato da poco meno di diciottomila persone. Kūki ‘Āirani, come vengono chiamate le isole in lingua maori, sono una democrazia parlamentare in libera associazione con la Nuova Zelanda, ma l’arcipelago è dotato di un autogoverno con la possibilità di divenire del tutto indipendenti in qualsiasi momento con un atto unilaterale.
Dopo quasi un mese di contrattazioni, le Isole Cook si sono dotate di un nuovo governo, in seguito alle elezioni dello scorso 14 giugno. A rendere difficile la formazione del governo è stata la parziale sconfitta subita dal partito del primo ministro in carica, Henry Puna, il Cook Islands Party, che ha perso la maggioranza assoluta in parlamento, passando da tredici a dieci seggi sui ventiquattro che compongono l’unica camera.
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A vincere la tornata elettorale è stato invece il Democratic Party di Tina Browne, che ha guadagnato due seggi rispetto alla precedente legislatura, passando dunque ad undici rappresentanti. A quel punto, sono iniziate le contrattazioni per la formazione del nuovo esecutivo, con Henry Puna e Tina Browne che si sono spesi per convincere i due deputati indipendenti e l’unico eletto dello One Cook Islands Movement a formare una coalizione.
A decidere è stata probabilmente la mancata elezione della leader Tina Browne, sconfitta nel proprio collegio elettorale, visto che la Costituzione delle Isole Cook prevede che il primo ministro debba essere membro del parlamento: a quel punto, il Democratic Party avrebbe dovuto scegliere un nuovo leader per guidare il governo.
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Alla fine, il primo ministro Henry Puna ha potuto annunciare di aver raggiunto un accordo con i due deputati indipendenti, Rose Toki-Brown e Robert Tapaitau, ai quali si è aggiunto George Maggie dello One Cook Islands Movement, raggiungendo dunque la maggioranza assoluta di tredici seggi su ventiquattro. In carica dal 2010, il sessantottenne Puna ha dunque ottenuto un nuovo mandato quadriennale per guidare ancora il governo.
Puna sarà anche il ministro degli Esteri del governo, mentre Mark Brown è stato confermato alle Finanze. Albert Nicholas è stato scelto come ministro degli Interni, mentre i tre membri esterni al Cook Islands Party sono stati premiati con importanti cariche ministeriali: Rose Toki-Brown alla Sanità ed alla Giustizia, Robert Tapaitau alle Infrastrutture ed all’Ambiente, George Maggie alla Cultura.