Immaginate di sposare la persona della vostra vita. Fatto? Ok. Ora immaginate di uscire per una commissione (si dice così anche se nessuno direbbe mai “esco per una commissione”) e fate conto di tornare e trovare la persona della vostra vita seduta al tavolo della sala o sul divano che, a occhi e pugni chiusi, ghignando come un paziente sottoposto a tso, sta declamando a gran voce “Facile punto it, facile punto it, facile punto it”. La soluzione, mi pare chiaro, in questo caso è il divorzio breve. Ma andiamo più in là.
Ora ipotizzate che, per amore, vi uniate alla persona della vostra vita (non riesco a trova’ sinonimi) e che, allestendo una seduta spiritica ad mentulam canis, arriviate ad assistere al momento in cui la suddetta forma di vita recita a pieni polmoni “abbassorum polizzam auto, abbassorum bollettem casam” abbigliato come un prestigiatore o, in alternativa, come una suora. Ora… “abbasorum” vorrebbe essere un verbo ma in realtà è un immaginato genitivo plurale – siamo nel latino più bieco – e bollettem casam così come polizzam sono accusativi singolari, “auto” invece potrebbe essere individuato come un dativo o un ablativo, il che porterebbe a tradurre “degli abbassamenti la polizza, degli abbassamenti la bolletta, alla casa” o “per la casa”. Ma facciamo finta che il pubblicitario, uscito incolume da tutti gli studi che hanno attraversato la sua esistenza, volesse con disinvoltura idealizzare una lingua morta epigona di idiomi reali ma in realtà solo gestita con il culo. Facciamo finta. Tutto il resto, però, è inspiegabile.
Stiamo parlando del sito facile.it spacciato come mirabile comparatore di prezzi per il viandante in cerca dell’assicurazione o similia più conveniente e tutto il resto. Va bene, ok. Ma perché trascurare che l’uomo è un bipede a cui può essere riconosciuta la dignità. Come sarà andata la riunione che portò alla decisione di una forma di comunicazione pubblicitaria come questa? Ci sarà stato chi avrà proposto un’anziana signora verso cui il nipote si fosse prodigato per dispensare conoscenze internautiche di soccorso. Qualcuno avrà provato a immaginare un concessionario di auto magari incerto sulla scelta migliore da fare per se stesso. Ma poi…la genialata: l’entrata in scena del tipo che avrà detto, raggiante, “io ho l’idea! Prendiamo una famiglia di quattro persone, madre, padre, figlio e figlia. Li mettiamo in piedi davanti al divano di casa, a pugni stretti e ginocchia piegato come se stessero cagando alzati tipo cavalli e gli facciamo ripetere il mantra “facilepuntoit” per tre volte. Ma sono un dio o no?”. E qui sono arrivati gli applausi.
La domanda, anche stavolta, è…perché? Perché non prendersi un paio d’ore in più per consegnare alla storia un’idea di cui le famiglie del titolare potessero non vergognarsi parlando dell’occupazione del pubblicitario di casa con gli amici? Perché non sondare i pareri dei condomini, dei genitori, magari anche di ex compagni di scuola che avrebbero confermato in massa che “abbassorum bollettem casam” è una locuzione che fa venire voglia di invadare la Polonia due volte? Perché? Non lo sapremo mai. Anzi, non lo saprebimus maiter. Et salutem at soretam, olè.