A seguito di un’indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Torino, sono stati identificati 50 siti web che proponevano abusivamente investimenti in criptovalute.
Attraverso i vari siti, che offrivano proposte di investimento rivolgendosi anche a cittadini italiani, i risparmiatori venivano invitati ad aprire un conto corrente e a depositare versamenti in monete virtuali. Venivano prospettati loro guadagni che potevano arrivare in breve tempo fino al 100% dell’importo investito. Si trattava ovviamente di vere e proprie truffe on line.
Le Fiamme Gialle, al termine di un’articolata operazione di analisi dei portali individuati e dei soggetti coinvolti, hanno identificato i responsabili dell’attività fraudolenta che sono stati denunciati. Più della metà dei 50 portali segnalati alla Consob sono stati chiusi.
Inoltre, è stato deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro congiunto tra Consob e Guardia di Finanza per intensificare la collaborazione in questo settore.
Ricordiamo ai nostri lettori che si è di fronte ad un investimento di natura finanziaria quando vi è la compresenza di tre elementi:
1) un impiego di capitale;
2) una promessa/aspettativa di rendimento di natura finanziaria;
3) l’assunzione di un rischio direttamente connesso e correlato all’impiego di capitali.
Ogni investimento di natura finanziaria, anche se si tratta di depositi di monete virtuali e portafogli elettronici, è regolamentato dal Testo Unico della Finanza (Dlgs 23 febbraio 1998, n.58).
Tutti i soggetti che raccolgono capitali, siano essi aziende o persone fisiche, sono obbligati a chiedere autorizzazione alla Consob, Diversamente, si incappa nel reato di abusivismo finanziario.
Alessandro Norcia