Un individuo che uccide 150 esseri umani, uno dopo l’altro, con metodi efferati , non può essere considerato che un criminale contro l’umanità. Per Tali crimini contro l’umanità non è ammissibile nessuna negoziazione con il criminale.
l’omicidio, il femminicidio e l’infanticidio feroci , tutti crimini di cui si è macchiato Brusca, reiterati su questa enorme scala, per un singolo individuo, non possono che significare che la sua intenzione omicida non è contro un soggetto x per un motivo y, che rientrerebbe nei crimini di omicidio comuni, ma è una chiara vocazione sterminatrice e genocida verso l’umano tout court, la mafia nel caso di Brusca è mera sovrainfezione, è stata solo la condizione per cui ha potuto esprimere questa sua natura di criminale contro l’umanità, di genocida. Avrebbe potuto essere la guerra o una dittatura allora a tutti sarebbe stato più chiaro di cosa parliamo quando parliamo di Brusca.
Un simile soggetto è un soggetto criminale non diverso dai soggetti che commettono genocidi, crimini di pulizia etnica, e altri crimini di guerra.
Un uomo che uccide 150 persone ( chissà quante di più in verità) e che è capace di sciogliere un bambino nell’acido è un uomo che fa la guerra all’umanità.
Dopo i processi di Norimberga e di Tokyo, l’individuo è diventato responsabile penalmente a livello internazionale dei crimini contro l’umanità, nel XXI secolo Il giudice naturale dei criminali contro l’umanità non è il tribunale dello Stato in cui hanno commesso i loro crimini contro l’umanità o di cui sono cittadini, ma la Corte Penale Internazionale, istituita dopo i due tribunali penali internazionali istituti dall’ONU dopo il processo di Norimberga, dopo Tokyo, dopo il Ruanda e la ex Jugoslavia.
Come tutti ben sanno, fra i motivi per cui furono istituti i tribunali sovrannazionali dall’ONU per giudicare i crimini contro l’umanità, e poi istituita la Corte Penale Internazionale con lo statuto di Roma, c’è il fatto che uno Stato nel giudicare un crimine e criminali del genere possa facilmente trovarsi nelle condizioni di non avere la necessaria indipendenza, a causa di influenze dei vari poteri presenti nello Stato, di collusioni, di zone d’ombra, di interessi particolari interne al dato Stato con i poteri di cui tale crimine fosse espressione, che potrebbero danneggiare gravemente la capacità di detto Stato di giudicare simili crimini.
A mio modo di vedere è esattamente quanto accaduto con #Brusca, un criminale contro l’umanità, brusca il genocida, come riconosciuto dai suoi stessi sodali che lo chiamavano appunto lo scannacristianni.
Dieci uomini come Brusca avrebbero potuto uccidere 1500 persone, 100 brusca sterminerebbero 15000 persone. Brusca criminale contro l’umanità uomo prototipo e pietra di volta di qualsiasi progetto di genocidio.
Brusca doveva, e deve essere giudicato per crimini contro l’umanità, i quali non vanno in proscrizione e per i quali non ci possono essere sconti, deve essere giudicato da un tribunale internazionale, perché lo Stato italiano non poteva avere, e non ha, la sufficiente libertà per giudicarlo in modo corretto, a causa del fatto evidentissimo che la mafia è un potentissimo potere perfettamente attivo nello Stato, che influenza profondamente le reazioni dello Stato, e con cui lo Stato, incapace di debellarla con le sole proprie forze, soprattutto a causa del livello di endemica corruzione che lo marcisce in ogni suo andito, come ebbe a dire il Magistrato Boccassini, è infine sceso a patti.
La vicende di Falcone e Borsellino, boicottati oltre ogni misura proprio nello Stato e infine da qualcuno nello Stato traditi, ne sono la geometrica dimostrazione.
La legge sui collaboratori di giustizia è stata voluta da Borsellino e Falcone? Se questa legge permette di lasciare libero un criminale contro l’umanità, responsabile di sterminio umano in cambio di informazioni, questa è una legge orribile, è una legge sbagliata, è una legge criminale.
Falcone e Borsellino, del resto, hanno chiesto e ottenuto questa legge anche come limite da essi raggiunto contro il potere occulto contro cui hanno perso la vita. Era il massimo che hanno potuto raccattare da uno Stato colluso che li ha sempre ostacolati, un contentino, rispetto a ben altri mezzi che chiedevano e che non ebbero mai. Poi sono stati assassinati. Non abbiamo idea dell’evoluzione che avrebbe avuto il loro giudizio rispetto a tutto questo sviluppo che oggi ha portato alla liberazione di uno sterminatore criminale contro l’umanità, non un mero mafioso.
Una legge che non ha strumenti per leggere la qualità del crimine che si trova di fronte, e che tratta uno sterminatore genocida come un omicida comune, è una legge fatta male, malissimo. Punto e basta. Va riformata con la riforma della giustizia. Basta trattare con la mafia. La mafia va eradicata e non legittimata politicamente con degli accordi quali la legge sui collaboratori di giustizia.
Le leggi, anche se le hanno chieste degli eroi, possono esser sbagliate e talora persino criminali, come lo furono le leggi razziali o le leggi naziste che permettevano lo sterminio.
Se lo Stato Italiano avesse avuto le mani libere invece che immerse inesorabilmente nelle torbide acque della questione mafiosa, dove non si vede mai abbastanza bene cosa fanno veramente queste mani dello Stato, spesso deviate , Giovanni Brusca avrebbe dovuto essere stato già consegnato alla Corte Penale Internazionale che lo avrebbe giudicato per crimini contro l’umanità, che sono i crimini più gravi che esistono. Ciò andrà fatto.
La sua condanna come criminale contro l’umanità è infinitamente più importante della sua utilità da collaboratore contro la mafia, che lo Stato non ha i mezzi o finge di non averli per eradicare senza bisogno di nessuna trattativa.
Lo Stato avrebbe dovuto incriminarlo per crimini contrò l’umanità, consegnandolo alla Corte Penale Internazionale, altro che premiarlo per le sue delazioni. In ogni caso ci penserò io, da cittadino comune, a presentare denuncia alla Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità contro Giovanni Brusca.
Invece lo Stato Italiano, trattando in cambio di informazioni, lo ha de facto protetto da un processo per crimini contro l’umanità sottraendolo come criminale contro l’umanità al giudice che i popoli hanno costituito quando, con il processo di Norimberga, si sono definitivamente costituti i crimini contro l’umanità, ovvero la Corte Penale Internazionale, quella che ha giudicato Milosevic, per intenderci.
Proprio l’Italia che è uno dei 22 firmatari che hanno ratificato lo Statuto della conferenza dei Plenipotenziari tenutasi a Roma, Statuto di Roma, fra Giugno e Luglio del 1997 conferenza che ha istituito la Corte Internazionale Penale Permanente, avrebbe dovuto dimostrate una rigorosa, ferrea, filologica consapevolezza della necessita di condannare i crimini contro l’umanità in quanto tali invece di declassarli a crimine comune, come ha fatto con Brusca il genocida, per ottenere vantaggi in un oscena trattativa Stato Mafia in nome di una lotta alla mafia che lo Stato ha vistosamente perso da tempo.
Lo Stato la ha certamente persa sul piano culturale e antropologico, che sono i piani dove il dominio della mafia si riproduce attraverso i suoi stessi dominati, grazie alla società spettacolare che promuove il feticismo mafioso, dominati i quali altri non sono soprattutto che le centinaia di migliaia di bambini e giovani oggi abbandonati dallo Stato, ma non dalla società dello spettacolo. Per la precisione oggi in Italia ci sono un milione e 137 mila minori che vivono in stato di povertà assoluta (dati censis) ai quali al posto di formazione e, sport, salute e infine lavoro, viene offerto spettacolo criminale 24/7 come modello culturale a cui ispirarsi per non annegare nella fame. Sconfitta dello Stato che con questa liberazione di Brusca lo scannacristiani a mio modo di vedere si celebra come un vero e proprio sanguinolento fasto criminale.
E’ da questo bacino di povertà assoluta di 1 milione e 137 mila minori feroci per disperazione e abboffati da anni da Saviano a diete ferree di saghe criminali che le mafie arruolano gli scaglioni dei loro eserciti. Ecco la guerra alla Mafia che hanno perso Grasso & company, sono il milione e 137 mila minori in condizioni di povertà assoluta.
Invece Pietro Grasso, sul cui profilo Facebook sta divampando un dibattito di protesta popolare per questa liberazione, dibattito di cui Grasso si disinteressa ampiamente, non rispondendo a nessuno sotto al suo stesso post in cui riflette sulla liberazione di Brusca, dice e scrive, sia sulla pagina Facebook che sulla sua pagina Instagram, sulla quale con linguaggi inconsapevolmente mimetici dei linguaggi della spettacolarizzazione del feticismo criminale, invita i cittadini a seguire le sue “storie di mafia“, definizione in se già apologetica del crimine mafioso, ebbene scrive che lo Stato ha vinto 3 volte. Io penso invece che Grasso scrivendo così abbia completamente perso i lumi della ragione e sia afflitto di uno dei peggiori mali del secolo, esibizionismo e narcisismo mediatico.
Io invece dico che mai come oggi la Mafia è vittoriosa. Basti pensare che andiamo per la 5a serie di Gomorra, e mai come oggi il criminale mafioso è diventato da decenni quell’amico televisivo d’eccellenza che a ora di cena si manifesta in ogni famiglia italiana al posto a tavola che una volta era del buon Mike Bongiorno, trionfo mafioso che grazie a un aedo dell’epos mafioso come Saviano è ormai trionfo anche internazionale.
Ne ho trattato ben 6 anni or sono nel mio testo mafia spettacolo e consenso sociale , in In nomine Mafia et filii et spettacolus sancti ne ho trattato in Controllo del presente omicidi psichici sociali e culturali, in Saviano sul Letto del el chapo bufala mondiale e in altri mie testi.
Ma Brusca non è un semplice killer mafioso. Ha enormemente superato questa categoria massima del crimine comune ed è entrato trionfalmente nel crimine contro l’umanità uccidendo bambini e donne incinta.
Ergo La fattispecie giuridica con cui lo Stato italiano lo ha giudicato, trattando sulla pena, in cambio di informazioni che lo Stato avrebbe dovuto essere in grado di trovare da solo, con opera di investigazione, è completamente inadeguata.
Come può il dottor Aldo Grasso, esponente di una magistratura che sta anche essa dando uno spettacolo pietoso con le sue corruttele e guerre intestine, che però non sono che un riflesso della catastrofe antropologica che sta investendo l’occidente da decenni, dire che lo Stato ha vinto?
Questo Stato che ha liberato un criminale contro l’umanità dopo 25 anni di galera, e che ora lo protegge , e lo mantiene?
La legge dei collaboratori di giustizia è un atroce fallimento. La mafia la ndrangheta la camorra la sacra corona unita sono sempre più forti. Sono diventate cosi forti che ormai sono uno dei modelli più rappresentati dallo spettacolo televisivo del feticismo criminale.
Brusca deve tornare davanti a un tribunale immediatamente, deve andare a rispondere di crimini contro l’umanità al Tribunale Penale internazionale, per quanto mi riguarda questa dovrebbe essere una delle supreme missioni di ogni cittadino della Repubblica Italiana, certamente la mia.
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