Un tipico e (purtroppo) diffuso esempio di pessimo utilizzo dell’utilissima strategia di couponing sia da parte dell’esercente che dell’acquirente, è rappresentato dalle offerte che si trovano sui principali portali online di couponing.
UNA TRISTE STORIA VERA
Sappiamo, infatti, che solitamente un triste storia vera va avanti (da anni) sempre nello stesso modo: ristoratore viene convinto a praticare un prezzo super-stracciato su un tipico “menù fisso”, con prezzo pieno magari leggermente gonfiato rispetto al reale valore di mercato, iniziando quindi da subito a porsi come una mera commodity. Oltre allo sconto, dovrà poi retrocedere una percentuale sul fatturato o pagare un canone fisso per restare in piattaforma ed ottenere altri clienti.
In questo modo, come ovvio, il suo margine di guadagno per singolo utente acquisito si abbasserà e, in diversi casi, addirittura registrerà numeri negativi (c’è chi ha “perso” 600 euro per acquisire altrettanti avventori tramite offerte di cena).
Ora, il couponing ha un obiettivo chiaro e semplice: portare clienti al locale che, provando il servizio e rimanendone positivamente colpiti, torneranno a mangiare a prezzo pieno e/o faranno un buon passaparola. Di conseguenza, è anche concepibile ragionare in termini più lungimiranti di prima acquisizione ed accettare di guadagnare poco, nulla o addirittura perderci in una prima fase.
PREZZI BASSI, LIMITI ALTI E MOLTI CLIENTI SCONTENTI
Il punto, però, è che in molti casi gli acquirenti di coupon devono prima di tutto affrontare una serie di limitazioni piuttosto odiose per godersi la cena o il pranzo. In primis, un menù fisso con piatti prestabiliti o pochissima possibilità di variazione. Se il prezzo è molto basso, usato come evidente specchietto, saranno escluse anche bevande e coperto.
E che dire del week-end? Quasi sempre, sabato e domenica sono esclusi dalle offerte. Ma veniamo alla questione più importante: la qualità delle materie prime utilizzate. Dovendo lavorare a margine nullo, il ristoratore tenterà di risparmiare il più possibile sui piatti in menù fisso, dovendo quindi spesso rinunciare alla qualità delle pietanze previste.
LE LAMENTELE: “TRATTATI DA CLIENTI DI SERIE B”
Molti fruitori di coupon, di conseguenza, lamentano pessime esperienze nel servizio avuto e l’essere stati trattati come “clienti di serie B”, quasi di disturbo.
Ecco: in questo senso possiamo notare l’errore più marchiano ed assolutamente da evitare che ancora troppi esercenti commettono. Hai abbassato i prezzi eccessivamente per attirare avventori (molti dei quali, proprio in virtù del prezzo molto contenuto, sono esclusivamente “scrocconi occasionali”), dovendo però abbassare di molto anche qualità del servizio e dei prodotti e limitando la qualità e varietà dei piatti da mangiare.
Hai quindi “trascinato” nel locale persone che sono già destinate ad uscirne scontente e pensando ”Mai più in questo posto”. Doppio, anzi triplo danno: poco guadagno o addirittura perdita, clienti insoddisfatti che non torneranno e…passaparola negativo.
LA SOLUZIONE: CAMBIARE PARADIGMA
Per questo, nell’ottica di trovare un’idea win win per tutta la filiera – piattaforma di vendita, esercenti e clienti finali – abbiamo pensato di cambiare totalmente il paradigma e di sperimentare una soluzione che non a caso sta trovando ottimo riscontro pur essendo partita da appena 2 mesi.
In pratica il concetto è molto semplice: meno guerra dei prezzi, con offerte comunque molto convenienti per gli avventori. Il tutto però con menù libero e non fisso, promozioni valide anche nei week end o almeno in un giorno tra sabato e domenica, coperto e vino di qualità inclusi. Insomma: un modo per far fruire al meglio il locale e tutti i piatti che offre, senza rinunciare alla qualità per qualche euro di risparmio in più.
Un esempio di offerta? Clicca qui e nota le differenze!
CANDIDA IL TUO RISTORANTE
MARGINI DI PIÙ, HAI CLIENTI PIÙ SODDISFATTI
Il nostro sistema, inoltre, prevede altre interessanti novità per i ristoratori:
- Zero commissioni sul venduto, quindi margine residuo assicurato al 100%
- Zero costi d’ingresso e/o abbonamento per restare in piattaforma
- Pagamento diretto da parte del cliente nel locale (zero attese per intermediazione)
A questo punto è semplice fare un paio di calcoli e comprendere la possibilità di incremento sul margine residuo, non dovendo retrocedere il 30-40% in commissioni sui coupon venduti e non avendo altri costi di gestione da considerare per la vendita dei coupon, totalmente a carico della piattaforma.
MA LA PIATTAFORMA COME CI GUADAGNA?
Semplice, ogni coupon sconto ha un valore in crediti, che ne stabilisce in costo in euro. Il rapporto è di 1:3 e 1:4, ovvero si ottengono dai 3 ai 4 euro di sconti per ogni euro speso. Esempio: 30 euro di sconto a seguito di 10 euro di crediti virtuali acquistati. Il sistema dei crediti rappresenta il guadagno di YOUng, che in questo modo assicura un cashback senza precedenti ai suoi utenti e riesce spesso ad ottenere prezzi anche più bassi di quelli che si trovano sulle più note piattaforme di couponing.
In questa fase di lancio, è possibile inserire in maniera totalmente gratuita il proprio locale sul marketplace di YOUng, inviando candidatura cliccando su “Candida il tuo ristorante”.
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