Due generazioni distanti e diverse, ma portatrici di universi valoriali ugualmente rilevanti, si incontrano in un interessante progetto in quel di Seattle. Da un lato 400 anziani (molti dei quali hanno circa 90 anni e costante bisogno di assistenza), dall’altro 125 bambini di età compresa tra i 2 mesi e i 5 anni: ad unirli una scuola materna decisamente sui generis, un Istituto di educazione intergenerazionale nella casa di riposo Providence Mount St. Vincent.
IL VALORE PEDAGOGICO DEGLI ANZIANI
Già nel lontano 1993 i professori Mario Gecchele e Giovanni Danza condussero una ricerca sul potenziale educativo dei nonni, tendente a metterne in evidenza l’importante carico formativo. Lo sviluppo, e potremmo azzardare addirittura l’umanizzazione, degli adulti di domani passa infatti anche attraverso l’accudimento e l’educazione da parte delle persone più anziane, depositari di un sapere del tutto speciale e di una sensibilità particolare alla quale hanno contribuito il tempo e l’esperienza.
L’educazione, ma anche il supporto materiale e psichico in senso più ampio, che proviene da un nonno è costituzionalmente diversa da quella a cui è deputata un’agenzia formativa come la scuola o la famiglia. Anziani dunque come portatori di autentici valori pedagogici.
I nonni inoltre ricavano soddisfazione dal rapporto con i nipoti al di là dell’efficacia della loro azione educativa. È nel contempo un dovere e un piacere dedicare tempo e impegno a un bambino piccolo al quale si rapportano con rinnovate intraprendenza e dinamicità, trasmettendo tutte le caratteristiche del proprio vissuto con modalità ludiche istintive. Gli anziani percepiscono in modo naturale il bisogno dei più piccoli di ricevere affetto e comprensione, e in maniera altrettanto naturale ottemperano a quella necessità.
Da lì l’idea di promuovere quasi un nuovo paradigma culturale, incentivando il ruolo attivo degli anziani e il rapporto di reciprocità fra generazioni: obiettivo precipuo è la stabilizzazione di un mutuo atteggiamento solidale che valorizzi il potenziale positivo dell’infanzia così come dell’anzianità.
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CENTRO ANZIANI E SCUOLA MATERNA:
L’INNOVATIVO MODELLO EDUCATIVO DI SEATTLE E… DI PIACENZA!
Nell’anticonvenzionale scuola materna di Seattle, bambini e anziani condividono spazi, tempi, emozioni, in un mutuo scambio fatto di apprendimento, crescita, cambiamento. Una nuova forma di socializzazione, grazie anche a programmi mirati in grado di apportare benefici a entrambi. Per 5 giorni settimanali, bambini e anziani raccontano e ascoltano storie, suonano, ballano e disegnano. Così, mentre gli anziani mantengono attivi mente e corpo, i piccoli hanno l’opportunità di sperimentare una nuova modalità educativa, sviluppando facoltà intellettive e motorie. Entrambi sono felici, soprattutto gli anziani che ricevono poche visite dai loro cari e che dai bambini traggono forza e vitalità, combattendo nel contempo l’inevitabile declino mentale.
[sostieni]
In Italia vantiamo infine l’esempio virtuoso di Piacenza, dove esiste un asilo nido nel quale convivono in armonia piccoli e anziani. Il progetto attualmente è unico, ma se pensiamo che solo nel nostro Paese sono 4 milioni le persone (ultrasettantenni) che soffrono di solitudine, capiamo bene quanto sarebbe auspicabile importare stabilmente questo modello educativo.
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