Rai-Insinna : Rendo pubblica la lettera che ho scritto oggi a tutti i membri della commissione di vigilanza RAI sulla questione Insinna. La lettera alla commissione di vigilanza si è resa necessaria dopo che ben tre lettere che ho scritto all’ufficio Stampa della RAI sono cadute nel vuoto totale, disgustoso esercizio di disprezzo alle domande dei cittadini. Dopo il mio articolo sulla violenza contro il corpo femminile ascoltate nel fuori onda di Insinna, ( qui ) articolo letto da 21.000 cittadini contribuenti ed elettori, chiedevo senza ottenere una minima risposta delucidazioni sulla questione alla RAI . Ecco la lettera che ho spedito oggi alla commissione per porre l’attenzione sul comportamento di questa istituzione finanziata con il pubblico denaro che dovrebbe avere massimo rispetto dei cittadini contribuenti e che Insinna ha invece chiamato “La merce”.
A fine lettera pubblico poi gli indirizzi mail personali di tutti i membri della commissione di vigilanza sui servizi RAI , comprendenti Presidente, segretari, senatori e parlamentari membri, sperando con ciò di fare per il cittadino servizio utile e anzi invitando calorosamente i cittadini a usarli senza timore per porre all’attenzione dei nostri rappresentanti le vostre petizioni su ogni questione che riteniate importante. Solo con la cittadinanza attiva e militante possiamo sperare in una amministrazione che sia di fatto e non di nome pubblica.
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A tutti gli Onorevoli membri della
Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
All’ufficio stampa della RAI
QUESTIONE INSINNA E QUESTIONE MANCATE RISPOSTE DA UFFICIO STAMPA RAI AL MIO GIORNALE
Attenzione: questa lettera e il nome di tutti i destinatari sarà pubblicata sul nostro magazine tra qualche giorno a prescindere ormai se riceverò una risposta o meno.
Egregi Onorevoli Parlamentari e Senatori della Repubblica Italiana questa è la quarta mail che scrivo all’ufficio stampa della RAI e, oggi, per la prima volta a voi stessi- senza aver mai ricevuto uno straccio di risposta.
Avevo chiesto a Ufficio Stampa Rai la possibilità di sentire per una intervista un Funzionario della Rai, possibilmente il Presidente, sulla questione Insinna a seguito di questo mio primo articolo sui fatti : Flavio Insinna: “la si porta di la’ e la si colpisce al basso ventre” é art. 414 c.p.
Articolo a oggi letto da 21.000 cittadini ed elettori della Repubblica Italiana nonché paganti 21 mila canoni televisivi,ebbene: dal 26 maggio, (data della mia prima mail) nessuna risposta, come potrete verificare in screenshoot allegato in questa mail, Atteggiamento questo da regime fascista o stalinista o da Stato mafioso, fate voi, cosa inaccettabile già a partire dal fatto che i cittadini pagano una tassa per la RAI.
Le domande per cui chiedevo di poter contattare o essere contattato dal presidente della RAI o da un suo portavoce o da altro funzionario di alto livello erano semplicissime.
FATTI
il direttore di rete Andrea Fabiano ha espresso piena solidarietà a Flavio Insinna a proposito dello scandalo suscitato dal fuori onda trasmesso da Striscia la Notizia ma questa solidarietà è scandalosa essa stessa perché tra le molte volgarità che abbiamo ascoltato ci sono state delle dichiarazioni, fatte all’interno di una sede della RAI, durante orario di lavoro, in cui Flavio Insinna dice di una concorrente “portatela di la colpitela al basso ventre e riportatela di qua”.
Questa frase rappresenta un crimine e un reato perché è violenza essa stessa e istigazione al delitto ( art. c.p. 414 )
Le frasi che istigano a colpire una donna al ventre, organo che è anche il luogo e il simbolo della maternità e della natività, soprattutto in questi giorni di violenza sulle donne, sono una intollerabile ed oscena istigazione alla violenza sulle donne e persino al femminicidio , come ho espresso nel mio articolo se responsabilmente vorrete approfondirlo.
la RAI non può, proprio ideologicamente, dare lavoro a chi , durante la propria funzione di conduttore e dentro le sue sedi, si lascia andare a esprimere frasi che sono già in se stesse crimine orribile, crimine che ricorda scene da Garage Olimpo o da Camera della Tortura di via Tasso o da campo di concentramento : Ve la ripeto “portatela di là’ colpitela al basso ventre e riportatela qua”.
DOMANDE
Avrei voluto dunque chiedere per raccontarlo ai lettori se la RAI si è resa conto della gravità estrema di queste dichiarazioni di violenza contro il corpo della donna nella sua più intima essenza, il ventre , che è anche appunto maternità, e se si stia apprestando a indagine e a quali misure disciplinari contro Flavio Insinna e , per il suo ruolo di responsabile, specialmente contro il Direttore di rete Andrea Fabiano che sul suo profilo twitter – vi allego screenshoot- espresse piena solidarietà, ancora visibile sul suo social, ad Insinna, invece di esprimere profonde scuse a nome della Rete che dirige , ai cittadini della Repubblica Italiana.
Ricordiamo di sfuggita anche la vergognosa questione che il signore che ha esclamato queste inudibili e criminali parole è un uomo da oltre 1.000.000 di euro annui di contratto , mentre, il direttore Fabiano riceve per esprimere solidarietà a frasi che immaginano calci sul ventre di una donna portata nella stanza di la per condizionarne il comportamento, circa 300.000 euro annui.
Volevo anche, in seconda battuta, chiedere, visto che Insinna, come abbiamo tutti udito, cercava di violare il regolamento RAI per imporre giocatori diversi da quelli determinati dalle regole , quali certezze avesse la RAI che non si sia trattato di una forma di turbativa in un gioco che prevede vincite in denaro ingentissime e quali certezze avesse la RAI che non vi siano stati negli anni passati della conduzione del programma del signor Insinna altri tentativi del genere riusciti o meno, e se vi sarà anche per questo indagine interna e magari inchiesta giudiziaria.
Ma dopo aver scritto all’Ufficio Stampa della RAI in qualità di responsabile cultura di un organo di stampa italiano – organo di stampa a tutti gli effetti legali, in quanto come tale registrato presso il tribunale- senza contare che noi abbiamo una pagina social da quasi 100.000 lettori e molti più lettori unici ( cittadini a cui viene prelevato il canone e che vanno a votare) , e dopo averne atteso inutilmente ed attonito per oltre un settimana una minima risposta, comincio a pensare che la RAI sia integralmente MARCIA dentro, visto che tra il comportamento di Insinna, del direttore di rete Fabiano e dell’ufficio stampa della RAI di cui sarebbe, pare, capoufficio il signor Luigi Coldagelli -il cui simpatico volto ho potuto infine apprezzare tra le mondanità del sito Dagospia- , parrebbe proprio esserci una assoluta e perfetta coerenza di comportamento, il cui principio sembrerebbe essere il disprezzo del Cittadino.
Cittadino a cui però si è arrivati a mettere direttamente le mani nel portafogli per prelevare il canone della RAI
Illustri Onorevoli della commissione che in rappresentanza della sovranità popolare dovete vigilare sui servizi della RAI, (etimologia del sostantivo SERVIZI appunto da SERVIRE), ebbene tutto ciò è osceno, abominevole, aberrante, raccapricciante, odioso, schifoso e quant’altro e assolutamente meritevole di rivolta.
Nel vano tentativo di comunicare con qualcuno questa molteplicità di scandali mi sono reso conto poi che sul sito ufficiale RAI non esistono le mail personali dei dirigenti: altra cosa vergognosa e squallida, dato che paghiamo noi, a cui forse si dovrebbe urgentemente porre riparo, Onorevoli vi invito a ispirarvi e comparare – per esempio- il sito della RAI al sito della CNN dove i massimi responsabili hanno ben pubblicati i loro indirizzi mail a cui i cittadini possono scrivere potendo documentare cosi di averlo fatto, restando nelle loro mani la copia della mail spedita.
Per quanto riguarda la frase di Insinna sul colpire al ventre una donna mi auguro, e con me centinaia di migliaia di cittadine e cittadini, che in Voi Legislatori non trovi nessunissimo spazio di tolleranza o vorrebbe dire che non la RAI ma lo Stato stesso verserebbe in agonia morale irreversibile , e spero che le forse troppo poche donne della Commissione di vigilanza sappiano porre la questione di questa frase criminale al centro di provvedimenti serissimi e urgenti di cui i cittadini contribuenti aspettano di avere notizia.
Ponendo il nostro magazine a vostra completa disposizione,
vi ringrazio della vostra attenzione
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Indirizzi mail dei membri della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Presidente fico_r@camera.it
Vicepresidenti lainati_g@camera.it francesco.verducci@senato.it
Segretari anzaldi_m@camera.it molea_b@camera.it
SENATORI alberto.airola@senato.it annamaria.bernini@senato.it paolo.bonaiuti@senato.it enrico.buemi@senato.it alfonso.ciampolillo@senato.it jonny.crosio@senato.it vincenzo.cuomo@senato.it segreteria.ldambrosio@gmail.com camilla.fabbri@senato.it federico.fornaro@senato.it gasparri@tin.it miguelgotormdp@gmail.com salvatore.margiotta@senato.it claudio.martini@senato.it raffaele.ranucci@senato.it maurizio.rossi@senato.it roberto.ruta@senato.it antoniofabio.scavone@senato.it Riccardo VILLARI senza contatto
PARLAMENTARI boccadutri_s@camera.it bonaccorsi_l@camera.it r.brunetta@camera.it dalessandro_l@camera.it fauttilli_f@camera.it fratoianni_n@camera.it garofani_f@camera.it gelmini_m@camera.it ginoble_t@camera.it liuzzi_m@camera.it lupi_m@camera.it nesci_d@camera.it orfini_m@camera.it peluffo_v@camera.it pisicchio_g@camera.it rampelli_f@camera.it