Le parole tradite di Papa Francesco.
Papa Francesco aveva detto: “I corrotti, coloro che fanno la tratta degli schiavi e i fabbricanti di armi che sono mercanti di morte dovranno rendere conto a Dio”. “Sono sicuro che se faccio la domanda: quanti di voi siete fabbricatori di armi? Risponderete: Nessuno! Questi non vengono a sentire la parola di Dio, questi fabbricano armi e sono mercanti di morte. Che il timore di Dio faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio. Chi è servo del potere, chi fabbrica le armi non sarà mai felice nell’aldilà. Potere e vanità non ci promettono nulla!”. erano le parole tuonanti di Papa Francesco, durante l’udienza generale di qualche tempo fa, che potete leggere con pochi click sui più autorevoli quotidiani nazionali. Sono Parole durissime e senza ambiguità ricordate anche da Avvenire. Vi è indicata una azione anzi due: fabbricare le armi e vendendole con esse vendere la morte; una condanna di azioni che non ha nulla a vedere con questioni personali. E’ una condanna assoluta, è un anatema vero e proprio, verso chiunque fabbrichi, a prescindere da come si chiami, armi e vendendole venda con esse la morte. Nonostante queste recenti parole del Pontefice Massimo siano ancora riecheggianti nelle orecchie e nell’animo della cristianità, ieri 19 settembre 2016 è andato in scena lo scandalo: i fabbricanti e commercianti di armi non solo sono andati ad Assisi per il 30° Anniversario degli Incontri Internazionali per la Pace, all’Incontro “Sete di Pace”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con la diocesi di Assisi e dalle Famiglie Francescane, ma invitati vi hanno preso parola per parlare.
“Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato in mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo, è meglio per te entrare nella vita zoppo, che essere gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, càvalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo che essere gettato con due occhi ‘nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue”. (Mc. 9, 37-47)
Cosi ieri pomeriggio nel mio albergo veneziano vicino Campo Santa Margherita dove mi trovavo al momento della notizia su rai news, sono rimasto interdetto e pieno di stupore trovandomi ad ascoltare addirittura un discorso sulla pace, da un signore dal volto deciso e autorevole, il cui nome è Mauro Moretti e la cui attuale professione è quella di Amministratore Delegato di un complesso industriale militare, anzi di un ex complesso industriale militare oggi divenuto One Company – seguendo la dottrina della centralizzazione e divisionalizzazione che fu inaugurata circa 40 anni or sono dalla riforma del Pentagono attuata dal segretario della Difesa USA McNamara – dall’evocativo nome di LEONARDO, il quale fu artista famoso anche per progetti militari, “Perché Leonardo? Perché Leonardo da Vinci era un innovatore nel senso più profondo e moderno, capace di immaginare, con cinquecento anni di anticipo, molte delle tecnologie che sono alla base dei nostri prodotti, dal rotore di un elicottero alla macchina volante, dagli studi di ottica ai veicoli blindati” come recita un passaggio del Sito di Leonardo Finmeccanica. Ma che appunto fino a poco tempo fa si chiamava semplicemente FINMECCANICA, e tutti sapevano di cosa si parlava quando se ne parlava, ovvero uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali di Armi.
Dunque il signore che vedevo parlare ieri 19 settembre a Spirito d’Assisi dal volto segnato in maniera anche dura da una intensa attività decisionale, era proprio un signore che compie l’azione di Amministrare per conto degli azionisti ( da cui il suo essere delegato ) la costruzione delle armi e la loro vendita in tutto il pianeta, decidendo – decidere è il suo lavoro per inciso – insieme al consiglio di amministrazione cosa , come, quanto ,quando e dove fabbricare ( questo fa l’AD di una direzione centrale industriale) e cosa quanto come e dove ( a chi) vendere. Costruire armi e commerciando con esse la morte – per restare fedeli alla metafora di Papa Francesco- restando quelle terribili azioni per cui si sarà chiamati secondo il Santo Padre a renderne conto a Dio, insieme ai corrotti e a mercanti di esseri umani.
Le parole del discorso espresso da questo signore che passa il maggior tempo della sua attività decisionale nella gestione della fabbricazione e della commercializzazione delle armi prodotte da LEONARDO-FINMECCANICA a vari Stati del mondo che le usano anche commettendo crimini umanitari, rilasciate in parte a Rainews e altrimenti leggibili per intero qui erano cosi sensate e anche affascinanti che ascoltate ad occhi chiusi si sarebbero potute scambiare per le parole udite in una assemblea del fu movimento no global, dove del resto anche fioriva rigogliosa la retorica ad ombreggiare serissime lotte per la leadership di questa o quella fazione.
Il signor AD di LEONARDO FINMECCANICA seduto per fare un bel discorso alla conferenza di ieri allo Spirito di Assisi, –notevole il passaggio dove dice citando uno scienziato evidentemente stranamoriano che “il diavolo non è oggi la guerra ma la tecnologia civile che crea divario tra ricchi e poveri“- nonostante le parole di Papa Francesco, su quelli che fanno il suo lavoro, non ha detto, “io fabbrico e vendo armi e le mie armi però servono la pace” ,no. Questo, è vero, non lo ha osato, non fino a questo punto, anzi si poteva notare nel suo atteggiamento un ammirevole sforzo di dissociazione dalla consapevolezza di se stesso, sforzo al cui successo hanno amorevolmente contribuito tutti a lo Spirito di Assisi 2016 tralasciando di chiedergli conto, come farà il Padre Eterno poi, della sua attività di fabbricante di armi.
Ha infatti parlato di generiche tecnologie anche spaziali per cui si possono monitorare ad esempio terremoti come quello che ha colpito da poco amatrice e dintorni. Certo non ha continuato dicendo: “Signori e cari reverendi Ovviamente gli ordigni che la industria bellica che amministro in delega, costruisce e poi vende a varie forze armate anche di stati politicamente instabili del mondo, sono in grado di produrre effetti distruttivi , e ben lo fanno, che ridicolizzano i sismi più aggressivi che la terra possa scatenare, noi 370 morti possiamo produrli in 5 millesimi di secondo con un l’ultimo ritrovato della nostra ricerca in un missile dalla testata grande poco meno di una bottiglia di coca cola, altro che terremoti, ergo noi siamo più grandi di DIO“, no non lo ha detto, ma chissà in quel guizzo del labbro superiore un poco spasmodico nel mentre parlava forse vi era un qualcosa di questo pensiero.
Del resto basta guardare qualche immagine dalla carbonizzate e calcificate città della Siria, o basterebbe riuscire ad ottenere immagini delle devastazioni che l’Arabia Saudita sta producendo in Yemen con i bombardamenti che sta scaricando sul suo territorio da oltre due anni – senza nessuna autorizzazione ONU- , Arabia Saudita, ottimo cliente di Leonardo Finmeccanica– per dargli piena è assoluta ragione del resto, loro sono ben più devastanti con le loro armi di qualsiasi catastrofe naturale da cui ci promettono una qualche protezione con la tecnologia dual della ricerca e produzione militare industriale.
I terremoti che con gli scampoli di tecnologia avanzata dalla ricerca militare vorrebbero monitorare sono proprio dei principianti in fatto di distruzione rispetto alla scienza della distruzione che egli amministra in delega. Sappiamo bene inoltre che l’uso civile di alcune tecnologie discendente dalla ricerca militare è uno dei cavalli di battaglia preferiti dei fabbricanti di armi per cui la società dovrebbe continuamente ringraziarli piuttosto che maledirli per il sangue degli innocenti versato , senonché autorevoli scienziati come Seymour Melman, che hanno speso la vita sulla questione, ci dicono che la ricerca civile se non fosse stata parassitata e depauperata da quella militare che ormai assorbe la maggior parte dei finanziamenti dello Stato – anzi degli Stati- e anche i migliori tecnici e scienziati, sarebbe arrivata comunque ben più velocemente, con un costo infinitamente minore e conseguenze completamente diverse alle stesse tecnologie che di tanto in tanto trovano impiego nel settore civile dalla ricerca militare
Dunque il reverendo AD di Leonardo Finmeccanica ha dissertato sulla pace e per la pace allo Spirito D’Assisi, Eppure ci dice uno studio dell’autorevole istituto di ricerca svedese SIPRI, che Finmeccanica, oggi Leonardo, figurava già nel 2008 come l’ottava azienda al mondo nel settore degli armamenti con vendite per oltre 13,2 miliardi di dollari rappresentanti il 53% di tutte le vendite dell’azienda, il che significa che più della metà del fatturato di LEONARDO- FINMECCANICA proviene dal settore degli armamenti che spazia dai sistemi di “elettronica per la difesa e sicurezza” con le controllate DRS Technologies, Elsag Datamat, Selex Communication, Selex Galileo, Selex Sistemi Integrati, Selex Service Managment, Seicos), alle vere e proprie produzioni militari della Agusta Westland, Alenia Aeronautica, Alenia Aermacchi, Eurofigher GmbH, della Oto Melara, della MBDA e della WASS. Per capirci parliamo di cose che vanno dai radar di puntamento e di tiro, ai cannoni, dai caccia ai siluri, dagli elicotteri Mangusta ai missili aria-aria Meteor e quant’altro. Insomma come scriveva Famiglia Cristiana già qualche anno fa il made in Italy che spara sempre di più .
Possibile, andavo meditando, che chi ha spiccato gli inviti non abbia valutato la biografia e la compatibilità di questa con l’indirizzo teleologico della conferenza -LA PACE- Invitando a parlare per essa mani più difficili da lavare che quelle di Macbeth ??
Guardando attonito a questo miracolo per cui l’AD di FINMECCANICA uno dei principali soggetti fabbricanti e commercianti di armi del mondo, parlava ieri 19 settembre anno Domini 2016, dal pulpito di SPIRITO D’ASSISI mi ponevo, come credo chiunque tra i milioni di fedeli un minimo consapevoli che ogni cosa detta chieda una minima coerenza con la realtà, la questione sulla vigenza, sulla autorità e sulla verità di queste capitali parole del Santo Padre contro i fabbricanti e mercanti di armi, tristemente meditando con ciò che spesse volte, forse la maggior parte delle volte, essere capi di stato o monarchi assoluti, come lo è il Santo Padre nello stato del Vaticano, non dispensi affatto da complotti e tradimenti, che esibiscono lo spettacolo nel sovrano di plateali impotenze.
Ha forse potuto avere salva la vita il giovane Kennedy per il semplice fatto di essere il presidente degli Stati Uniti? Colui che aveva dichiarato “ O noi eliminiamo la guerra o la guerra eliminerà noi” ? Colui che aveva avviato una riforma integrale e totale della gestione del complesso Industriale Militare, per porlo sotto il controllo civile, – ed è finita poi, dopo il suo assassinio, esattamente al contrario, che la società civile è stata messa sotto il suo totale controllo– : complesso Militare industriale teorizzato e inaugurato con la famosa circolare del Generale comandante delle forze alleate in Europa durante la seconda guerra mondiale, David Eisenhower nel 1946, appena finito il conflitto mondiale , e da cui però lo stesso Eisenhower, resosi contro del mostro a cui aveva dato vita, 15 anni dopo nel suo discorso di addio da 34° presidente degli Stati Uniti, chiedeva alla nazione e a ogni singolo cittadino di guardarsi attentamente, vigilando e militando con la propria cittadinanza affinché non diventasse troppo potente, questa istituzione monster dove le stesse persone ormai incarnavano nello stesso momento poteri politici economici e militari di massima grandezza, divorando ogni libertà ? Oh no, tutt’altro, forse proprio per il suo essere cosi importante, e in grado di realmente realizzare quella riforma che gli era successo di perderla, la sua vita preziosa.
Guardando questo raccapricciante spettacolo dell’AD di una industria di armi parlare per la pace, e non già da uomo pentito e ritrovato che aveva abbandonato il male perché convertito al bene dalle parole del Santo Padre, no, macchè, ma proprio da AD di FINMECCANICA in carica, che, per capirci, domani starà nuovamente decidendo magari di inviare una nuova commessa di missili aria terra alla Monarchia Saudita, nella cui patrizie famiglie si annidano focosi quanto facoltosi fiancheggiatori dei criminali dell’isis per intenderci, e raccapricciante solo perché cosi me lo facevano apparire le parole del Santo Padre contro i mercanti di morte, parole che avevo vivide come una fiamma di fede nel cuore, mi chiedevo: ma cosa penserà oggi Papa Francesco , ridicolizzato da questa triste decisione di invitare come relatore per una conferenza mondiale per la pace uno dei migliori nemici naturali della pace, l’Ad di una delle più grandi industrie di armi del pianeta, cosa a cui evidentemente, per motivi che restano degli arcana imperii, non si era potuta sottrarre questa fazione della Chiesa che non è stata fedele alle parole del proprio Pontefice Massimo?
Immaginavo lo sconforto e la tristezza interiori di questo uomo, la vertigine dell’impotenza quando si scopre che coloro che dovrebbero sostenerti nel buon governo del regno di Dio tradiscono la tua parola e il tuo mandato, le tue raccomandazioni e la pratica del tuo governo e ti lasciano solo a parlare parole che dunque cadono nel ridicolo, in un tragico ridicolo davanti al mondo intero.
Mi sono detto allora che scrivere queste poche parole e testimoniare di ciò, cosa che sicuramente mi farà creditore dell’odio della Bestia Trionfante, era mio dovere e con ciò mio il dovere di affiancare e sostenere sia il Papa che l’uomo umano che anche è Papa Francesco, il figlio e lo spirito santo, e a cui oggi è stato inflitto l’atroce tradimento davanti al mondo delle proprie sue stesse parole.
Del resto nella Chiesa traditi e traditori da sempre siedono alla stessa mensa – ironia della sorte dipinta da Leonardo divenuto suo malgrado e senza consenso testimonial dei fabbricanti di morte– ognuno con i propri destini ben cuciti addosso In sæcula sæculorum.
Da ultimo poiché tra i molti illustri ospiti figurano, insieme a 6 premi nobel per la pace “la cattolica nordirlandese Mairead Maguire, Premio Nobel per la Pace 1976, il Presidente Emerito di Polonia e leader di Solidarnosh Lech Walesa, Premio Nobel per la Pace 1983, l’attivista americana per i diritti umani e direttrice della campagna sulle mine antiuomo Jody Williams, Premio Nobel per la Pace 1997, la leader della Primavera Araba in Yemen, Tawakkul Karman, Premio Nobel per la Pace 2011, Hassine Abassi e Amer Meherzi, componenti il quartetto tunisino vincitori del Premio Nobel 2015” come scrivono gli organizzatori dell’evento, anche la sociologo-star Bauman e il violinista Uto Ughi, mi chiedevo quanto queste persone cosi importanti per la nostra società siano realmente consapevoli di quanto sono coerenti con se stessi, con la parte che amano di se , il proprio intelletto, la propria arte, magari il proprio ethos, la propria parola pubblica e quanto consapevoli siano di quanto facciano parte o meno di una grande macchina integrata del dominio tanto da non prendere le distanze, condannando la cosa, dal sedere per la pace gomito a gomito con l’amministratore delegato di una delle maggiori industrie produttrici e venditrici di armi del mondo come Finmeccanica, in questo grottesco e quasi surreale evento che lo ha visto relatore per la pace a lo Spirito di Assisi, nonostante l’anatema di Papa Francesco che da ultimo presenzierà nella sua impotenza a questo tradimento delle sue stesse parole, nella giornata finale dell’evento. Che Dio abbia pietà di Noi !!
Questi ultimi più che i traditori mi ricordavano il mattino in cui Cristo fu rinnegato 3 volte prima del canto del gallo.
Ecco erano queste le povere meditazioni di un piccolo fraticello.
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