Non stava mai fermo, Enrico Gasperini. Solo tre settimane fa, la sua ultima proposta: una serie di norme in grado di accelerare ed agevolare lo sviluppo delle startup innovative. Pioniere del digitale, fondatore di Inferentia e Digital Magics, è stato il primo a credere nel nostro progetto. Noi tutti ricordiamo il giorno in cui di YOUng disse: “Non ho mai visto una startup nata al Sud con un tasso di crescita così rapido”. Ebbe il coraggio di puntare, insieme a Gennaro Tesone e Domenico Soriano di 56 Cube, su un progetto che era e – soprattutto oggi – è non solo imprenditoriale ma di divulgazione culturale.
Molti imprenditori conoscono Enrico per la sua fama di grande innovatore pragmatico. Noi vogliamo ringraziarlo perché ci ha dato l’opportunità di viverlo come uomo e come manager un po’ più da vicino, per oltre tre anni. Al suo staff, rimasto “orfano” di un padre tanto capace e motivante, mandiamo un forte, affettuoso e sincero abbraccio colmo di cordoglio ed al contempo di energia positiva, perché siamo sicuri che saprà onorare la memoria e le ambizioni di quest’uomo grande nell’animo oltre che nell’aspetto. Noi, con YOUng, faremo di tutto per continuare a combattere e raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati, per non deluderlo e per recuperare quel tasso di crescita che lo entusiasmò nel 2012. Ciao Enrico, con affetto e gratitudine, da tutti noi.
SALUTO PERSONALE DEL DIRETTORE, GERMANO MILITE
Solitamente, quando una persona muore, si diventa tutti molto più indulgenti nei suoi confronti. In alcuni casi, si cade nella più piena ipocrisia. Un mezzo lestofante, diviene un uomo “buono”, che “ci mancherà”. Ogni suo peccato più o meno grave viene automaticamente perdonato, come se un defunto non dovesse più avere colpe. Come se le pessime azioni commesse in passato, possano essere spazzate via dal solo fatto che non potranno più essere compiute. Non condivido questo approccio e, chi mi conosce, non può certo meravigliarsi di questo.
Nel caso di Enrico Gasperini, stroncato da un infarto a soli 53 anni, non c’è però bisogno di nessuna opera agiografica postuma. Perché Enrico era un uomo non solo geniale, pioniere del digitale made in italy, ma una persona buona, gentile; onesta.
Un gigante,che superava il metro e 90 e che aveva tutto di rassicurante: dall’aspetto allo sguardo paterno, fino al suo vocione profondo e pacato. Non riuscivi ad immaginarlo incazzato o iracondo. Sorrideva e ti abbracciava anche solo stringendoti la mano, con decisione ma senza mai “stritolarti”. E’ stato il primo a credere in me e soprattutto in YOUng.
Enrico era e rimarrà sempre il mio ideale d’imprenditore: ambizioso ma onesto, visionario ma concreto. La dimostrazione che l’etica aziendale può esistere ed ottenere grandi successi, anche in Italia.
Oggi purtroppo non potrò essere al tuo funerale, Enrico. Ma tu sai che siamo comunque “connessi”, ovunque tu sia; anche se dove sei ora magari non c’è campo.
Un caro abbraccio a te e chi, senza di te, dovrà andare avanti e non fermarsi, ma fare ancora meglio. Noi ci impegniamo a fare lo stesso, come e più di prima. Per non deluderti.
L’INTERVISTA AL D-SUMMIT
In questo video, l’intervista realizzata da Germano Milite ad Enrico Gasperini in occasione del D-Summit