Sul complesso e delicato tema delle vaccinazioni infantili, ci sono alcuni dati certi, verificati e verificabili che riscontrano la sparizione di malattie che in passato mietevano numerose vittime e la drastica diminuzione dei decessi dovuti anche per le note “influenze stagionali”. Altro dato di fatto recente è che, ovunque le vaccinazioni siano diminuite, contestualmente siano aumentate le vittime e siano ricomparse malattie che si pensavano definitivamente debellate. Proprio in Italia, i bimbi sono di recente tornati a morire di pertosse, eventualità considerata improbabile solo fino a qualche anno fa, prima dello scoppio della moda criminale anti-vax.
Nel marasma dei siti che diffondono disinformazione antiscientifica criminale a mero fine speculativo e/o ideologico, c’è anche autismovaccini.org, che con questa “lettera” inviata dalla dottoressa Gabriella Lesmo all’editorialista Paolo Mieli raggiunge probabilmente l’apice della supercazzola para-scientifica ammantata di verità assoluta “dal medico testimonial” di turno. La lettera che Lesmo ha indirizzato a Mieli contiene qualche elemento di buon senso, diluito però all’interno di contenuti a dir poco agghiaccianti e, cosa più importante, frutto di mere teorie anedottiche non dimostrate da alcuno studio e da alcuna pubblicazione (singolare notare come, tutti i medici anti-vaccinisti convinti, non siano mai stati capaci di pubblicare mezza ricerca scientifica in grado di suffragare le loro tesi) e foriere della consueta, pluri-smentita teoria che vuole la correlazione tra autismo e vaccini.
MiLLANTERIE SENZA ALCUNA FONTE
In particolare, in un passo della sua accorata lettera, la dottoressa scrive:”È ormai disponibile a livello mondiale una notevole quantità di dati epidemiologici e di studi clinici ed autoptici che indicano che la malattia autistica si realizza nell’organismo infantile nella delicata fase di sviluppo, come effetto di una encefalopatia innescata dalle vaccinazioni che danneggiano il tessuto nervoso con meccanismo immuno-allergo-tossico”. Peccato che, termologia specialistica a parte, manchi anche un solo link di esempio che dimostri queste ardite affermazioni e che, inoltre, Lesmo non si degni di citare neppure una rivista scientifica, un nome, un riferimento anche solo meno vago per aiutare il lettore a verificare la veridicità di ciò che scrive. Qualcuno, tra i commenti, riprende proprio questo passo e chiede spiegazioni, con fonti da poter consultare. La risposta della “redazione” è ancora più agghiacciante del testo scritto dalla dottoressa e si sintetizza così: ”Le cerchi su internet e non faccia il pigro”. L’arroganza tipica di chi agisce in malafede, sarebbe esilarante se il tema trattato non fosse tanto vitale per la salute pubblica e si stesse discutendo di calcio e non di scienza medica e bambini.
A quel punto, però, un altro utente replica con più fermezza e chiede nuovamente le fonti, stigmatizzando l’atteggiamento dei moderatori. La nuova risposta della redazione, oltre che arrogante, è anche offensiva. Potete leggerla qui e giudicarla da soli:
Due richieste di fonti (agevolmente linkabili per zittire i presunti “troll” e chi “vuole solo far cagnara”) e zero risposte nel merito. Solo un ridicolo quando inutile rimando ad una sezione apposita del sito, dove però è impossibile reperire nello specifico riferimenti alle affermazioni dell’autrice. Anche il sottoscritto ha lasciato due commenti, entrambi opportunamente censurati.
Insomma: tutto sembra contraddire lo sproloquio di Lesmo; anche, giusto per citare uno degli innumerevoli esempi che può reperire proprio chi per lavoro sa come fare fact checking, questo articolo della CNN che riprende l’annosa vicenda e cita il Journal Of Pediatrics per stabilire che i vaccini per l’età infantile sono sicuri.
IL RITORNO PERENNE DI WAKEFIELD
La parte più delirante della lettera è però quella dove si parla (ancora???!) degli studi del reo confesso dott. Wakefield in merito alla correlazione tra vaccini ed autismo. Per Lesmo, difatti, nonostante lo stesso medico gallese abbia ammesso la truffa orchestrata per dimostrare l’indimostrabile correlazione vaccini-autismo al fine esclusivo di ottenere lauti risarcimenti, ci sarebbero fantomatici “documenti” che, anche in questo caso, ovviamente (e casualmente?) non sono linkati ma che a quanto pare sono al solito “reperibili in rete”. E a questo punto immaginiamo la battagliera dottoressa discutere le sue tesi ed il tuo master facendo riferimento a ricerche e studi neppure citati, che risponde: ”Non fate i pigri, cercateveli su Google” ai componenti della commissione che, interdetti, le chiedono gli opportuni riferimenti bibliografici. A quanto pare ha proprio Lercio, che con uno dei suoi titoli satirici avverte: ”Dal 2016 abolita la laurea in medicina. Basterà avere internet”.
Eppure proprio l’OMS di recente ha ribadito pubblicamente che:”I dati epidemiologici disponibili indicano che non ci sono prove che suggeriscono che qualsiasi vaccino dell’infanzia possa aumentare il rischio di disturbi dello spettro autistico e che, in base a revisioni commissionate dall’Oms, non vi è alcuna associazione tra l’uso di conservanti come il Thimerosal, che contiene etilmercurio nei vaccini e disturbi dello spettro autistico”.
Non solo, lo stesso medico incaricato dal Tribunale Di Milano di indagare sulla correlazione tra vaccino Infanrix Hexa Sk ed insorgenza dell’autismo, conclude la sua lunga relazione scrivendo testualmente che: “Il profilo beneficio/rischio dell’Infanrix hexa continua a essere favorevole”. Naturalmente, questa conclusione, ai medici, alle associazioni ed agli avvocati che sperano di ottenere cospicui risarcimenti (e/o un po’ di visibilità) non va bene per niente. Perché, sapete: non sono solo le bieche multinazionali del farmaco a voler far soldi ad ogni costo. Anche chi specula (e guadagna) su ignoranza e disperazione di certi genitori ha tutto l’interesse affinché la polemica non finisca ed affinché si dimostri ad ogni costo il cosiddetto “nesso causale” tra vaccini ed autismo o anche solo la pericolosità generica e terrorifica delle vaccinazioni infantili.
IL BUSINESS DIETRO I RISARCIMENTO AI GENITORI DI BIMBI AUTISTICI
Del resto parliamo di un business enorme, con circa 600.000 bimbi autistici solo in Italia e relative famiglie da poter (far) risarcire qualora, oltre che in tribunale, si riuscisse a dimostrare il nesso causale tra vaccinazioni infantili ed insorgenza di danni cerebrali permanenti. Come direbbero anche quelli di Big Pharma “Its business, baby”. La salute, ancora una volta, non interessa ai nuovi paladini della lotta contro le multinazionali del farmaco. Il “Rapporto riservato” di Glaxo, citato e linkato dal Fatto Quotidiano che per l’occasione ha usato un bel titolo acchiappaclick, inoltre, ricorda che dal 2000 sono stati tra i 6 ed i 24 milioni i bambini vaccinati con l’esavalente. Di questi, solo poco più di 500 hanno presentato l’insorgenza di effetti collaterali gravi. Tra loro, ci sarebbero 5 casi di autismo riscontrati dal medico/perito, che però non è riuscito (tanto per cambiare) a dimostrare scientificamente la correlazione tra l’esavalente e l’insorgenza del disordine mentale. Anche il Fatto, infatti, scrive che “manca, però, una descrizione dettagliata dei casi e della correlazione con l’autismo”. La parte criticabile (molto criticabile) del documento riservato di Glaxo, è semmai quella dove emerge che, su oltre 550 complicazioni riscontrate nella fase di trial pre-approvazione del farmaco, solo 56 siano state effettivamente riportate in tabella. Tuttavia, anche se ci fosse un rischio verificato e verificabile, parleremmo di 5 casi di autismo “probabilmente (ergo non dimostrato ndr) con-causato da Infanrix Hexa Sk” su 15 milioni di vaccinazioni effettuate in media. Lo ripeto: cinque, su quindici milioni. Anche un solo bambino sarebbe troppo, certo, ma qualunque medico non meritevole di immediata radiazione dall’albo ha l’onestà intellettuale e la competenza giusta per affermare che, aspettarsi “rischio zero” da un farmaco, equivale a pretendere qualcosa di impossibile ad oggi. Se dovessimo eliminare dal mercato ogni cura che presenta contro-indicazioni, dovremmo semplicemente smettere di curarci con la medicina moderna e tornare ai guaritori ed agli sciamani.
E, non a caso, quando agli anti-vax domandi come curano se stessi ed i propri figli anche da una semplice febbre molto alta, ottieni sempre il silenzio più totale. Del resto è ovvio, visto che volendo essere coerenti con la nuova fobia anti-vaccini, considerando che la maggioranza dei farmaci (anche i più noti, diffusi ed utilizzati) hanno contro-indicazioni molto più gravi e pericolose di quelle di un esavalente, occorrerebbe medicarsi solo con l’acqua, o magari con qualche preghiera.
CHI E’ LA DOTTORESSA LESMO?
Ma, prima di concludere, torniamo all’autrice della lettera ed al suo profilo professionale e personale. In merito alle ricerche ed alle pubblicazioni scientifiche sul tema “autismo e vaccini” che con tanta sicurezza tratta, non risultano presenti documenti che attestino la credibilità ed il peso internazionale della dottoressa. Se esistono, la stessa Lesmo si guarda bene dal citarli. Non solo: Lesmo risulta essere anche “Consulente Tecnica di Parte della famiglia che ha visto riconosciuti i benefici della Legge 210/92 dal Tribunale di Milano in merito alla correlazione fra autismo e vaccinazione”. Insomma: è in pieno e chiaro conflitto d’interessi, proprio come quei ricercatori pagati da Big Pharma per diffondere informazioni che fanno bene al marketing aziendale. In ultimo, ma non per importanza, la dottoressa racconta pubblicamente di essere madre di un bambino che è stato danneggiato da una vaccinazione in età infantile. Comprenderete, quindi, come la sua sia una battaglia ideologica nata per portare a termine una vendetta personale, ergo per nulla lucida, per nulla obiettiva e per nulla scientificamente valida. Lesmo non scrive infatti nei panni di un medico esperto del tema trattato, con il giusto distacco emotivo, ma in quelli di una madre che vuole farsi giustizia ad ogni costo, ignorando la salute pubblica, quella degli altri bambini e le vite salvate dalle vaccinazioni di massa.
IL RESTO DEGLI AUTORI
Il resto degli autori del portale si commenta da solo in merito a credibilità e competenza. Oltre a Lesmo ci sono infatti un infermiere “free lance”, un farmacista, un genitore/attivista e Laura Caselli, la co-fondatrice del gruppo “Losai”, famosa per essersi laureata in complottismo e dietrologia deliranti presso l’Università di Youtube.
Se queste sono le persone in grado di influenzare altre persone fino a far scendere le vaccinazioni obbligatorie e quelle consigliate sotto la soglia del 95%, allora forse la nostra razza merita sul serio l’estinzione. YOUng, in ogni caso, è come sempre disponibile ad ogni replica (a patto che sia documentata e segua le regole deontologiche dell’informazione, scientifica e non) e ad intervistare la dottoressa Lesmo e qualunque altro anti-vaccinista convinto. Fino ad oggi, nessuno degli anti-vax ha mai voluto intavolare un sano e serio confronto con noi, risponendo semplicemente alle nostre domande. Tra censure, consuete accuse diffamatorie (“siete pagati dalle multinazionali!!11!”) e smarcamenti dell’ultimo minuto, non siamo mai riusciti a fugare le nostre lecite curiosità e la nostra fame di sapere alternativo.