Sembra un ossimoro: sembra, appunto. Tradizione e innovazione in realtà non si contrappongono perché la nostra società è tradizionalmente innovativa. Non cerchiamo forse sempre di migliorare la realtà che ci circonda? La tradizione non è immutabile: così specifica il curatore di TEDxBologna Andrea Pauri, introducendo il tema che accompagnerà la quinta edizione all’Auditorium Unipol, il 24 ottobre, appunto, “Tradizionalmente Innovativi”.
TEDxBologna torna dunque dopo l’ottima affluenza di pubblico dell’anno scorso, in cui tra gli ospiti è intervenuto anche Luca Parmitano: ” Una bellissima coincidenza – racconta Andrea Pauri – inizialmente ci aveva comunicato di non poter essere presente, in quanto impegnato al Triathlon di Houston. Poi, per altri motivi, ho spostato la data dell’evento e per una casualità proprio in quel giorno, Parmitano si trovava a Bologna: l’anno prima era nello spazio, l’anno dopo l’abbiamo avuto sul palco di TEDx!”
Quest’anno saranno 19 gli speaker che illustreranno, in 18 minuti ciascuno, idee che meritano di essere divulgate e progetti che meritano di essere diffusi: imprenditori, artisti e designer, sette dei quali bolognesi, un panel di italiani ma provenienti da Los Angeles, New York, Parigi, Istanbul, Barcellona, Londra… Cittadini del mondo, che hanno tuttavia mantenuto ben salde le proprie radici nella tradizione, settando il loro modo di intendere innovazione proprio a partire dalla propria storia.
” TEDxBologna, quest’anno, ha tra le altre novità una sessione tutta bolognese – dichiara Pauri – è un elemento che abbiamo voluto a tutti i costi perché siamo consapevoli che questa città ha svariati talenti nascosti, molti volati in altri Paesi, e noi abbiamo pensato di riportarli qui per farci raccontare la loro idea vincente”.
Sono migliaia ormai le città del mondo in cui il format TEDx si è inserito (acronimo di Technology, Entertainment, Design; la x significa evento organizzato in modo indipendente), da quando 25 anni fa, si è tenuto per la prima volta in California. TED era in origine solo una conferenza annuale che si teneva a Monterey. Da allora gli eventi, organizzati dall’omonima organizzazione no profit americana, ha visto alternarsi personaggi come Bill Gates, Al Gore, Richard Branson, Isabel Allende, Gordon Brown e si è ormai diffuso pienamente anche in Italia, (non solo nelle città ma anche nell’ambito di molte Università, da La Sapienza, alla Luiss, fino a Bocconi e IED): soltanto quest’anno circa una trentina già realizzati, tra cui il 20 giugno TEDxPompei e una ventina ancora in divenire. Tra di loro gli organizzatori dei vari TEDx fanno rete: “Ci conosciamo, confrontiamo e supportiamo, anche quest’anno faremo un incontro al Lago di Como”, specifica Andrea Pauri.
I progetti e le idee che sfileranno in questa quinta edizione, sostenuta da Unipol gruppo e Allnet Italia e patrocinata dal Comune di Bologna, sono molto variegati: un rivoluzionario progetto di “treno” a levitazione magnetica e, sempre a proposito di mobilità, c’é chi ha inventato un sistema di misurazione della CO2 ad personam giornaliero, abbinato ad un sistema di monetizzazione commisurato a quanta anidride carbonica in meno si è immessa nell’aria.
Si parlerà anche di Open Innovation, in quanto nuovo modo di fare management in un’azienda e di Open Badge, un portfolio personale della propria conoscenza. Sul palco salirà chi ha inventato la chitarra di alluminio, già suonata da Ben Harper, Saturnino, Lou Reed, Bruce Springsteen, Sting, e il Digital Design Library, il primo archivio di ricerca tematico sulla storia del Design italiano. Si aggiunge a sorpresa anche l’inventore di Cococrack, “uno strumento semplice, utilizzabile da chiunque per aprire senza sforzo, in sicurezza e igienicamente uno dei frutti più duri che conosciamo, il cocco”, come si legge sul sito. I profili degli speaker sono tutti visionabili sul sito di TEDxBologna.
Ci sarà anche chi è riuscito a portare a Cesena 1000 musicisti provenienti da tutto il mondo per suonare e cantare insieme una sola canzone dei Foo Fighters, “Learn to Fly”, attraverso lo spettacolare flashmob realizzato il 26 luglio, sostanzialmente basato sulla passione di una generazione trasversale per il rock, sull’energia condivisa e sul crowdfunding: chiedere a gran voce l’esibizione del gruppo in Italia ha certamente prodotto un risultato tangibile, oltre l’enorme viralità e risonanza mediatica e così la band di Dave Grohl, dopo aver risposto di sì in un video tutto in italiano, si esibirà al Carisport di Cesena il 3 novembre.
Il coordinatore di Rockin’1000, che è stato anche intervistato dalla CNN, è l’eclettico Fabio Zaffagnini, presente anche l’anno scorso sul palco di TEDxBologna, con l’intervento “L’inquietudine creativa“: viaggiatore professionista, 39enne di Fusignano in provincia di Ravenna, nasce come geologo marino, fonda il progetto Trail Me Up, un sistema di realtà virtuale aumentata che permette agli utenti di visitare virtualmente sentieri in giro per il mondo, e da quest’anno è inserito nella lista degli Experts della Commissione Europea nell’ambito del product design e della social innovation:
In occasione di TEDxBologna – racconta Fabio Zaffagnini – farò un intervento incentrato sulla viralità, cosa si può pianificare e cosa no: per esempio noi non avevamo previsto 26 milioni di visualizzazioni su Youtube per “Rockin’1000”! Intervento, dal racconto del backstage del progetto, alle evoluzioni future che genererà, certamente in linea con il tema della manifestazione: “Se ci pensiamo non eravamo altro che un’orchestra con tanti elementi, dunque qualcosa di totalmente tradizionale, soltanto reinventata in una chiave nuova. Non abbiamo certamente inventato modalità di comunicazione inedite, ma sicuramente abbiamo scelto di affiancare proprio tradizione e innovazione, ben oltre la sfiducia di questi tempi, con un senso di rivalsa”.