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Il latte fa male o no? Miti e bufale da entrambe le parti

Postato il Ottobre 2, 2015 Giovanni Guarini 0

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Il latte è un veleno o un alimento prezioso? Aiuta le ossa o le indebolisce? Dovresti darlo al tuo bambino? Questo articolo non prenderà una posizione tout court, piuttosto cercherà di far chiarezza nella bolgia dei proclami.

 

Nessun animale, una volta svezzato, beve ancora latte

Mito

Quante volte l’avete sentito dire? Se avete assistito ad una conferenza di un nutrizionista “moderno” probabilmente avrà esordito con questo slogan. E probabilmente insieme agli altri avete annuito, convinti della validità della prova empirica suprema. Latte e derivati sono innaturali e perciò fanno male.

Eppure l’affermazione è palesemente falsa. Chi ha provato a lasciare all’aperto una ciotola di vilissimo latte pastorizzato, omogeneizzato, scremato e magari anche scaduto, sa che il primo animale selvatico che passa se lo puppa. Sia esso un uccello, un ratto o un serpente, svezzato o no.

 

Il best-seller mondiale "The China Study" dimostra che il latte fa male e che la dieta vegetariana, tipica della Cina rurale provoca meno morti per cardiopatie e tumori di quella americana.

Bufala

Gli studi sui quali si basa il libro di T. Colin Campbell sono due. Nel primo, dei topini vengono alimentati con una dieta vegana mentre un altro gruppo è nutrito con della caseina. Il primo gruppo sta bene, il secondo si ammala di tumore. Quando al secondo gruppo si cambia la dieta con quella vegana, tutti guariscono, viceversa tutti si ammalano.

Il dna del topo è molto simile a quello dell’uomo e quindi mi sta bene l’associazione. Un po’ meno bene mi suona l’associazione caseina=latte. La caseina è la proteina principale del latte, può essere da questo estratta in vari modi e in altrettanti modi viene usata. Come collante industriale, per farne guaine protettive o insieme alla formaldeide per farne bottoni e pettini, per esempio.

Questa “proteina” è l’ingrediente cattivo dei formaggi economici, delle sottilette, dei formaggini. Pseudo-formaggi che son fatti con caglio di latte esausto che non riesce a stare in “forma” se non con una mano di collante. Tra il latte e la caseina corre soltanto una parentela lontana, imbastardita da processi industriali denaturalizzanti. Perciò la tesi estrapolata da questo studio non mi convince.

Il secondo studio si concentra sulle differenze della dieta tra la Cina rurale e l’occidente (gli Stati Uniti, famosi per la qualità del cibo). I cinesi rurali mangiano più che altro verdure e non si ammalano come i cugini americani che mangiano moltissime proteine animali. L’autore ne deduce che la carne, il latte  e i derivati sono i colpevoli.

Questa parte mi convince ancora meno della prima visto che la differenza principale tra le due diete è che i cinesi rurali mangiano cose artigianali e gli ammericani mangiano plastica, condita con altri ingredienti che poche volte derivavano da alimenti naturali, per così dire. La generalizzazione mi pare ancora più azzardata di quella della caseina.

 

Il latte contiene promotori della crescita per l'animale a cui era destinato, se l'uomo consuma latte di mucca, si sta sparando ormoni di tutt'altra taglia e questo può aiutare la crescita di tumori.

Vero

La somatotropina bovina è l’ormone della crescita che la mucca produce naturalmente, la stimola a produrre latte e tramite questo arriva al vitello e ne stimola la crescita, molto rapida. Logico che per i produttori di latte sia una molecola molto interessante. Purtroppo per loro, sebbene detto ormone sia stato sintetizzato chimicamente, in Europa ne è vietato l’uso. Ma non è vietata, per esempio, la somministrazione di vitamina D o l’uso delle luci artificiali che stimolano la produzione naturale di quest’ormone. Né è vietata la selezione di razze bovine che ne producono di più.

In Italia la razza più comunemente allevata per produrre latte è la Holstein, capace di dare anche 60 litri di latte al giorno per 10 mesi all’anno. Una mucca normale, allatterebbe solamente dopo aver partorito e fino allo svezzamento del vitello, producendo circa 4 litri di latte al giorno.

 

Il latte che compriamo al supermercato oltre a contenere troppi residui di ormoni, contiene antibiotici e antimicrobici...

Vero 

Purtroppo le mucche allevate intensivamente sono “aiutate” giornalmente a stare in salute e a produrre latte con questi prodotti, che vengono per comodità aggiunti direttamente ai buoni mangimi industriali.

Perché? Prova tu a vivere in un capannone sovraffollato, mangiando alimenti che non riesci a digerire (mais e soia principalmente, lo stomaco delle mucche è buono per digerire erba, non cereali) insieme a compagne che non sanno tenersi la popò e la pipì! E prova a non ammalarti.

 

...e pus

Vero

Pus. La mastite è una infiammazione normale per una mucca in costante produzione, e la sua mammella, insieme al latte, secerne pus. Per legge il latte deve essere filtrato dal pus, ma la Direttiva Europea 92/46CEE stabilisce che un litro di latte possa contenere fino a 400 milioni di “cellule somatiche” (nome scientifico del pus). Un cucchiano di pus per tazza di latte, per loro, non ha mai ammazzato nessuno. (Mito)

 

Non ci sono prove che il calcio contenuto nel latte venga assimilato. Anzi, la digestione del latte, promuovendo l'acidità dell'organismo, consumerebbe il calcio.

Vero 

Digerendo il latte, aumentiamo l’acidità del nostro organismo e questo richiede l’immediato uso di buffers che ristabiliscano il ph neutro, pena la morte. Il nostro sangue deve avere un ph costante intorno a 7,4  se non riuscisse a mantenere questo valore costante, moriremmo velocemente. Tra i principali buffers alcalini usati dal nostro corpo, il calcio è quello presente in maggiore quantità. Le ossa sono una riserva di calcio e se il tuo corpo ne ha bisogno e non ne trova comincerà a fagocitare le tue stesse ossa pur di mantenere un ph neutro.

Ma

Tieni presente che alcuni derivati del latte possono essere per te più difficili da digerire di altri. Non esiste una regola buona per tutti, per qualcuno è meglio lo yogurt e i latticini fermentati, per altri meglio il burro e la panna. La medicina ayurvedica offre buoni spunti per comprendere questo discorso, fai il test delle Dosha e stai sintonizzato con il tuo corpo per capire meglio. (test gratuito).

 

Conclusione

Il latte e i suoi derivati sono alimenti con un alto valore energetico ma richiedono un notevole impegno per essere digeriti, soprattutto se ingeriti insieme ad altri alimenti. Possono contenere tracce di robaccia che non vorresti assumere. Il consumo provoca gonfiori di stomaco e stimola le infiammazioni, come i dolori alle articolazioni. Il latte della filiera convenzionale, più di quello naturale, può contribuire, se non esserne la causa, all’insorgenza di varie patologie anche letali.

Si può scegliere di eliminare latte e derivati dalla dieta e il nostro organismo ringrazierà. Specialmente se non andiamo a sostituirli con prodotti della soia o altre preparazioni industriali “alternative”. Ma si può anche optare per un consumo consapevole, mangiandone meno e scegliendo meglio.

Si possono acquistare latte e latticini da un produttore locale, scegliendo quello che tratta le sue mucche con amore e le lascia libere di andare in giro per i campi e produrre latte quando la natura glielo comanda. Evitare il latte omogeneizzato o pastorizzato troppe volte. Eliminare il latte magro e anche quello parzialmente scremato.

Il latte scremato è stato snaturato dal processo che ha subito e il tuo organismo non sa come digerirlo perché non lo riconosce. Uno studio svedese ha seguito per 12 anni 1800 uomini con diverse abitudini alimentari, osservando che quelli che assumevano latte e derivati a basso contenuto di grasso avevano maggiore probabilità di ingrassare e di sviluppare malattie cardiocircolatorie. (Holmberg S. Thelin A. 2013 leggi , Kratz M. Baars T. Guyenet S. 2013 leggi)

Cosa faccio io

Ne consumo meno ma di migliore qualità. Penso alle mucche e alle capre che mi danno il latte; se loro non sono felici, come potrei esserlo io che me ne nutro? Scelgo non tra il bene e il male, ma tra il buono e il cattivo. Che è diverso. La mozzarella non si può condannare con superficialità.

GG

Autore

  • Giovanni Guarini
    Giovanni Guarini

    Sono un nutrizionista olistico, gourmet, appassionato di medicine alternative e scienza. Scrivo su young dal 2014 come blogger e dal 2015 da redattore. Sono uno studente di Medicina Tradizionale Cinese e un attivo promotore dell'agricoltura e l'alimentazione naturale.

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#caseina#dieta vegana#latte#latticini#somatotropina bovina#T. Colin Campbell#the china study

Pubblicato da

Giovanni Guarini

Sono un nutrizionista olistico, gourmet, appassionato di medicine alternative e scienza. Scrivo su young dal 2014 come blogger e dal 2015 da redattore. Sono uno studente di Medicina Tradizionale Cinese e un attivo promotore dell'agricoltura e l'alimentazione naturale.


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