I disturbi di ansia e depressione, secondo l’EPA (Associazione europea di psichiatria) al giorno d’oggi colpiscono il 38% della popolazione mondiale. Un dato sicuramente sorprendente che la dice lunga sulla salute mentale di tutti noi, anche se molti di questi casi non sono gravi e non richiedono vere terapie.
I motivi che ci portano a vivere uno stato di ansia costante sono moltissimi e spesso fanno parte della nostra quotidianità, dallo stress provocato dal lavoro oppure dalla mancanza o precarietà dello stesso, alla vita sregolata, il consumo di alcol, il fumo e il sonno irregolare che non ci permettono di riposare a sufficienza, dai ritmi frenetici alle relazioni instabili con chi ci è vicino. Quest’ultimo aspetto è probabilmente quello che è maggiormente cambiato nella generazione attuale, che vive costantemente connessa a internet e che gestisce molte più relazioni in maniera meno profonda, attraverso i social network.
Le reti sociali sono un’innovazione che ha portato tanti benefici, ma ha anche contribuito all’aumento generalizzato di ansia, insonnia e stress. Ed i più suscettibili sono gli adolescenti che restano connessi di notte: l’ansia si genera dalla freneticità con cui viaggiano le informazioni e le comunicazioni su internet che non ti permettono di scollegarti dalla rete perché se resti disconnesso per qualche ora rischi di perdere il filo del discorso e venire tagliato fuori. Questo fenomeno, che viene chiamato F.O.M.O (Fear of missing out), si sta diffondendo sempre di più tra i giovani, nei quali crea uno stato di ansia perenne per l’attesa di ricevere risposte ai propri post, di essere il primo a condividere le ultime novità e di non perdersi mai una tendenza. Questo stato mentale sta diventando quasi la normalità, il simbolo di una generazione estremamente dinamica ed irrequieta, non un disturbo, ma un modo di essere di un’intera società. Ma non è certamente uno stato psichico salutare.
Solo quando l’ansia arriva a livelli molto elevati viene considerata un disturbo da trattare con cure farmacologiche. La percentuale di persone che affronta delle terapie per l’ansia è infatti infinitamente più bassa del 38% che ne soffre, come indicato dall’EPA.
Ma in tutti gli altri casi la prevenzione e altri tipi di terapie non farmacologiche potrebbero essere la giusta soluzione per riequilibrare lo stato mentale. Una risposta viene proprio da internet: si tratta di
GuidaPsicologi.it, un portale dedicato alla psicologia che, oltre ad essere un marketplace per l’incontro tra psicologi in tutta Italia e potenziali pazienti, offre uno spazio per il confronto direttamente in rete: soprattutto gli utenti più giovani, abituati alle comunicazioni digitali, possono esporre anonimamente qualsiasi problema, lieve o grave che sia, a cui gli psicologi iscritti al portale risponderanno dando un parere esperto.
Una valida alternativa alle terapie farmacologiche è prevenzione e la cura dell’ansia con il supporto di psicoterapeuti professionisti, come quelli di GuidaPsicologi.it, che anche solo dandoci la possibilità di aprirci e qualche consiglio possono aiutarci ad evitare che uno stato di lieve agitazione si trasformi in un disturbo psichico serio o uno stato di depressione.
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