La Aquarius, in questo momento, si trova a 35 miglia dal nostro paese, a 27 da Malta.
A bordo ci sono 629 persone, 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
Al momento la nave è ferma, perché il nostro Ministro dell’Interno Salvini, in accordo col Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il grillino Toninelli, ha chiuso i porti, sostenendo che la nave debba attraccare a Malta (il “porto sicuro più vicino”), non in Italia.
Malta, d’altra parte, fa sapere che, trattandosi di persone salvate in un tratto di mare che, secondo gli accordi, è di competenza italiana, ritiene che la nave debba dirigersi verso il nostro paese.
Io non voglio entrare nel merito della questione e del diritto internazionale, non mi interessa neanche farlo.
Quello che posso dire è che le questioni politiche si risolvono a tavolino, non sulla pelle di bambini e donne incinte.
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La propaganda salviniana e purtroppo, oggi, anche grillina (ormai a distinguere un leghista da un grillino è solo una questione puramente geografica) ci grida in faccia che “Malta (e quindi l’Europa) deve farsi carico delle sue responsabilità, non possiamo accoglierli tutti noi”.
Ed è quello che, sui social network, vanno ripetendo come tanti orsetti Duracell impazziti i leghisti e i grillini: MALTA DEVE SMETTERLA DI MANDARLI TUTTI DA NOI.
Ed avrebbe un fondo di senso, se non fosse per il fatto che, attualmente, Malta è il paese europeo che, in proporzione al numero di abitanti, accoglie più immigrati in assoluto, dopo il Lussemburgo.
Il paese europeo con il più alto numero di rifugiati, sempre in proporzione al numero di abitanti, dietro la Svezia.
Esattamente, Malta, il “paese egoista che ci lascia da soli a fronteggiare l’invasione”, in proporzione, accoglie NOVE VOLTE gli immigrati che accogliamo noi.
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E ora ditemi che sono un “buonista”, perché oggi io mi vergogno del mio paese.
Mi vergogno di una classe politica di sciacalli che lascia in alto mare della gente che fugge da guerre, dittature, carestie, deprivazioni dei diritti umani.
Mi vergogno di un popolo che si dice cristiano e, oggi, insulta persino il Papa che parla di accoglienza.
Vi leggo e mi stupisco di quanto vi abbiano fatto diventare brutti, cattivi e meschini in così poco tempo.
Vi hanno fatto credere che “tutta l’Africa non entra in Italia” quando gli sbarchi nel periodo di picco, nel 2016, equivalevano allo 0.2% della nostra popolazione.
E di quello 0.2% oltre l’80%, una volta arrivato qui, ripartiva per andare altrove.
In quel periodo di massimo picco, eravamo il DECIMO paese in Europa, per numero di immigrati.
Vi hanno convinti che il problema fossero gli ultimi, i più poveri, quelli che cercavano una vita migliore per se stessi e i propri figli.
E oggi applaudite ad un governo di miserabili sciacalli che, per mantenere alto il gradimento presso le scimmie che oggi urlano di “invasioni” e immaginarie “sostituzioni etniche”, abbandona in mezzo al mare uomini, donne e bambini.
Provo rabbia, provo rancore, provo tanta tristezza per quello che siamo diventati.
Vi leggo su Facebook (per fortuna, nella vita reale, di persone del genere ne incrocio poche, quelle che mi circondano sono ancora esseri umani) e non riesco a non provare un senso di enorme disagio, spesso di vera e propria repulsione.
Non siamo noi “buonisti”, siete voi che fate schifo.
Vi hanno trasformati in mostri.
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