Nico Rosberg, voto 10. Sempre più il Leo Di Caprio della Formula 1. Quattro vittorie nelle prime quattro gare disputate. Può sembrare che sia stato fortunato, che abbia vinto soltanto per demeriti altrui, invece Nico è stato bravo a tenersi lontano dagli errori (e da gente tipo Kvyat) nonché a gestire una Mercedes non completamente affidabile. Non è un caso che i guasti capitino sempre ad Hamilton che ha uno stile di guida più irruento e meno accorto.
Danil Kvyat, voto 0. Ha tamponato Vettel due volte di fila in due curve di fila, coinvolgendo nell’incidente anche il proprio compagno di squadra. Gara rovinata per tutto il team Red Bull (la Williams ringrazia) oltre che per la Ferrari. Senza contare il precedente del GP della Cina. Nelle dichiarazioni post gara non si è neppure assunto le sue responsabilità confermando il suo atteggiamento da bullo di periferia ubriaco. Un perfetto esempio di come un pilota di Formula 1 non dovrebbe essere.
Valterri Bottas, voto 7. Finalmente una gara senza tamponare nessuno! Bello il duello con Raikkonen (che dispone di una macchina migliore) ed è giunto al traguardo davanti al compagno di squadra, il veterano Felipe Massa. Continua così!
Sebastian Vettel, voto 9. Altra gara durata meno di 100 metri. Il voto alto è per non aver preso a pugni Kvyat.
Secondo in qualifica, parte 5 posizioni più dietro per aver sostituito il cambio (danneggiato in Cina nell’incidente con Kvyat). Incidente con conseguente ritiro per la seconda gara di fila (su quattro disputate), sempre al primo giro e sempre per colpa di Kvyat. Questa è sfortuna!
Kimi Rikkonen, voto 3. Per un errore in qualifica perde la prima fila, e pazienza. In gara rimane ben presto l’unico pilota Ferrari superstite. A questo punto, da un pilota Ferrari, pagato fior di milioni ed ex campione del mondo, ci si aspetterebbe una gara all’attacco di Rosberg, una vittoria, o almeno provarci. Invece Kimi è lento, accumula un distacco enorme, subisce sorpassi da Hamilton che partiva molto dietro e da Bottas che dispone di una macchina inferiore. Che figuraccia!
Fernando Alonso, voto 7. Chi non muore si rivede! Nando stavolta si è fatto vivo addirittura in zona punti, sesto posto, dico sesto! Un’impresa non da poco considerando che guida una McLaren Honda, bravo Nando!
Però adesso vai dal barbiere a tagliare barba e capelli.
Gran Premio della Russia, voto 5. Un Gran Premio di Formula 1 senza scandali, madornali errori della direzione gara e disastri vari è sempre gradito. Complimenti alla Russia per aver realizzato il circuito di Sochi riciclando la cittadella che fu costruita per le Olimpiadi Invernali del 2014, un bell’esempio per chi si occupa di infrastrutture ed eventi in Italia. Però, non si offenda Putin, il tracciato non è molto tecnico e non permette molti sorpassi, infatti l’unica emozione della gara è stata offerta dal pilota padrone di casa Kvyat (e ne avremmo fatto volentieri a meno).
Ferrari, voto non lo so. La macchina di quest’anno sembra veloce ma non ne siamo sicuri perché sfiga ed errori hanno sin qui camuffato (e vanificato) le prestazioni. Qualche errore dei piloti, qualche errore del muretto, Kvyat, ma soprattutto scarse prestazioni in qualifica. E se si parte dietro è molto probabile essere coinvolti in incidenti nel traffico o nella lotta per la rimonta. Non dico davanti alle Mercedes, ma basterebbe partire sempre davanti a Kvyat e Bottas, tanto per essere tranquilli.
Vladimir Putin, voto 8. Ha fatto bene gli onori di casa ed ha fatto pure finta di non annoiarsi. Però mette troppa soggezione ai piloti. Si vocifera che sia stato lui a dare qualche suggerimento pre-gara al suo connazionale Kvyat, ma sono solo pettegolezzi.
Rio Haryanto, voto non lo so. Anche lui coinvolto in un incidente alla prima curva e gara finita troppo presto non per colpa sua. La regia non lo ha nemmeno inquadrato. Poverino, in fondo è un pilota di Formula 1 anche lui!