Avete presente quando si dice “Ogni nuova nascita è un lieto evento”? C’è chi lo dice e lo pensa davvero e chi invece ritiene che ci siano nascite e nascite.
I bambini che nascono dopo un rapporto naturale, quelli che vengono concepiti in un bel letto matrimoniale con le lenzuola di seta rosa, sono davvero un “lieto evento”. Gli altri, quelli nati da utero in affitto, quelli avuti grazie a procreazione medicalmente assistita, quelli “formati in laboratorio”, invece, no. Era meglio che non nascessero, soprattutto se poi dovranno crescere in una famiglia di gay.
Ci sono cose che nella mia vita di madre, di donna, di essere umano, che non avrei mai voluto leggere, vedere, vivere. Cose che non dovrebbero mai succedere.
Dopo la nascita del figlio di Nichi Vendola e del suo compagno, in Italia, paese ancora a quanto pare ancora troppo puritano, cattolico e bigotto, è scoppiato un putiferio. Ci siamo tutti sentiti in dovere di scegliere da che parte stare. Addirittura ho sentito due vecchiette al mercato chiedersi: “Ma tu stai dalla parte di Vendola o contro?“. Vecchiette che guardano “Uomini e Donne over” il pomeriggio, leggono “Chi” la mattina e sono preoccupate per Belen e suo marito che a Natale si sono separati.
Purtroppo però non sono solo gli anziani, quelli più difficili da cambiare, quelli che non riescono ad accettare le evoluzioni della specie e della scienza, a pensarla così. Ho molti conoscenti di giovane età, e per giovane intendo sotto i 35 o addirittura sotto i 30, che sui social si sono “schierati” contro questa nascita, con l’alibi che “è per il bambino”. Dimenticando completamente che quel bambino non sarebbe mai e poi mai nato se Vendola e il suo compagno non lo avessero tanto desiderato, proprio come qualsiasi coppia innamorata.
C’è chi, soprattutto le donne che puzzano di un femminismo oramai ingiallito, sostengono invece che “la povera donna che ha venduto il suo utero verrà sfruttata, maltrattata, usata come oggetto“. Quando? Perché? Una donna può fare una scelta, per soldi o per morale che sia: è la sua vita, il suo utero e la sua scelta, va rispettata proprio in quanto donna.
Per me ogni nuova nascita è davvero un lieto evento, e ancora di più se quel bambino, senza tanta determinazione, non fosse stato voluto, cercato e dite anche “pagato”. Non ci vedo nulla di male. I soldi usati per “comprare” quell’utero non erano soldi pubblici e quindi Vendola e suo marito potevano farci quello che volevano: farsi una vacanza ai Caraibi, comprarsi una casa sulla Costa Azzurra, rifarsi il guardaroba oppure fare un figlio che è per me la cosa più nobile e meno egoistica di tutte queste.
Mi fanno più schifo quelli che usano i soldi per corrompere, drogarsi, ubriacarsi o fare del male. Qui non ci vedo nulla di male ma solo del bene: il bene che queste due persone daranno al loro bambino. Bene uguale o addirittura superiore a quello che ogni altro genitore potrebbe dare al proprio figlio. Perché ogni nuovo bambino venuto al mondo è una festa, una gioia, un miracolo.
E allora benvenuto Tobia. Lasciati amare e fatti proteggere da chi ti ha tanto desiderato: i tuoi genitori.