#AndreARisponde
La storia di una lettrice che ha iniziato una "relazione" piuttosto kinky
Caro Andrea,
Mi chiamo Lucrezia ed ho poco piu’ di 40 anni, sono una donna attraente ed etero. Mi piacciono gli uomini un po’ alla “principe azzurro”: attraenti, di successo, generosi e simpatici.
Due anni fa ho rincontrato una vecchia fiamma, erano 20 anni che non lo vedevo e il primo impatto e’ stato decisamente piacevole, mi ha intrigato all’istante, una cosa di pancia! Si chiama Sebastian, 45 anni, bello, alto, moro, libero professionista di successo, con una cultura notevole. E’ di origini milanesi, molto galante ed educato, non è mai stato sposato e non ha figli. Apparentemente l’uomo perfetto.Il primo incontro è stato impeccabile, da manuale. Io e lui a cena, la conversazione era interessante ma io ero troppo presa dalla sua fisicità: mi distoglieva dal cibo e da tutto il resto. Dopo cena abbiamo fatto un lungo giro in macchina, nessuno dei due sembrava voler tornare a casa. Non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, il suo fisico da nuotatore, i suoi muscoli, mi rendevano impossibile concentrarmi su altro. Ci siamo baciati e, quando gli ho sbottonato la camicia e ho lasciato scivolare la mano sui suoi pettorali, lui mi ha sussurrato “mordimi forte!”. Poi mi ha riaccompagnato a casa. Inutile dirti che non sono riuscita a chiudere occhio.
Qualche sera dopo ci siamo rivisti per un aperitivo in centro. Abbiamo ripetuto il gioco, baci appassionati e poi la buona notte.
Non riuscivo a crederci. Mi sembrava di aver vinto alla lotteria.
Ti chiederai dove sia il problema, beh…il problema c’era eccome! E l’avrei scoperto di lì a poco.
Abbiamo iniziato a fare “sexting” su whatsapp, molto eccitante, ma io volevo un incontro vero. Invece lui ha cominciato a farmi capire che i suoi gusti sessuali erano un po’ particolari, non voleva un contatto reale, umano, sessuale. Godeva all’idea di essere calpestato, umiliato, ignorato, usato come poggiapiedi, tappeto, tavolino, posacenere. Avrebbe raggiunto l’orgasmo solo se gli avessi spento una sigaretta nel palmo della mano. Era fissato con gambe e piedi, avrebbe carezzato e leccato per ore quelle parti del corpo.
Ad essere sincera la cosa ha cominciato ad incuriosirmi. Mi sono scoperta sfacciata. In chat ero diventata la sua dea malvagia, lo torturavo fino a farlo letteralmente stramazzare. Si,
stramazzare, un verbo tra i suoi preferiti.
Mentre io descrivo i maltrattamenti lui si masturba, ed io godo solo del potere che ho su di lui!
Ora, ecco il problema: continua a dirmi che sono la sua Dea e che sono perfetta per lui ma inventa sempre mille scuse per non incontrarci. Praticamente non lo vedo mai e non lo sento mai.Ci parliamo solo via chat e non abbiamo MAI fatto sesso vero.
Mi dice che sono l’unica a conoscere il suo “segreto kinky”, la sua professione non ne gioverebbe se si venisse a sapere.
Questa cosa mi confonde, non capisco perchè fermarsi al virtuale. Teme forse di rimanerci “sotto”? E’ un uomo intelligente ed ha capito perfettamente che questo non può bastarmi, la curiosità mi ha fatto iniziare ma continuare così non mi interessa.Esiste secondo te un modo per rompere il muro e riuscire ad incontrarlo di nuovo? O devo rassegnarmi ad usarlo come un “concilia-sonno”?
Ti saluto e ti ringrazio,
Lucrezia
Cara Dea di Whatsapp, il tuo amico è un genio. E anche un po’ manipolatore secondo me. Ha capito che eri “game” per lui e ti sta usando per la gioia delle sue gonadi. D’altronde se è riuscito ad arrivare a 45 anni e non si è ancora fatto accalappiare ci sarà pure un motivo, no?
Devo pur dire che anche tu non mi sembri una che “dorme” e il gioco pare risuonare bene anche con le tue di gonadi, solo che tu vorresti una vibrazione meno virtuale.
Io non so se il tuo principe azzurro evita di incontrarti perché ha paura di restare intrappolato o perché non riesce ad affrontare apertamente il suo lato kinky. Ti do un consiglio, ordinagli di recarsi in un luogo neutro e di telefonarti da li, scegliti il posto tale che tu possa essere li, non essere vista, ma possa interagire con lui secondo i canoni del vostro gioco. Solo come esempio, se tu lo invitassi a recarsi su una terrazza e tu dal piano superiore procedessi a fumare la tua bella sigaretta e a scrollare la cenere addosso a lui, molto probabilmente starebbe al gioco e godrebbe della “distanza di sicurezza” anche quando si accorgerebbe della tua presenza. La lista degli “abusi” che si possono praticare ad un piano di distanza, magari non è illimitata, ma pensaci un po’ e vedrai che ti viene in mente roba.
Sfortunatamente chi ha dei gusti sessuali un po’ particolari si sente per primo lui stesso un diverso a causa dell’educazione che ci viene impartita. Qualunque desiderio esuli dalla lista delle cose normali, mette in allarme chi lo prova, ed accettarlo come normale in un contesto che non lo agevola, non è cosa semplice. Se il nostro amico ha paura a mettere in pratica le sue fantasie, magari è perché è soltanto all’inizio del percorso di accettazione di se stesso, allora potresti dargli un aiuto inserendoti nella sua vita con gradualità. Un passo intermedio può essere quello di fargli vivere una esperienza soft, dal vivo, ma magari con gli occhi bendati. Nella realtà vera, quella alla luce del sole, lui sembra essere abituato ad agire in maniera dominante. Una benda escluderebbe un dettaglio importante della realtà vera e potrebbe farlo sentire più a proprio agio in un gioco di sottomissione.
Ho chiesto un parere alla dott.ssa Gravili*, consulente di coppia e coach sessuale
Cara Lucrezia,
aggiungo a ciò che ti ha già scritto Andrea, che il tuo amico ti ha proposto ed ha vissuto con te un “contatto reale, umano e sessuale”, anche se con una modalità inizialmente insolita (kinky) per te.
La nostra sessualità è così ricca e variegata, e sarebbe davvero triste circoscriverla al solo petting e al solito coito. Io dico che hai una preziosa occasione a portata di mano: quella di esplorare ulteriormente una nuova ed intrigante parte di te. Forse il tuo amico “ci ha visto lontano” ed ha scelto di “iniziarti” ad un tuo modo di essere che forse è “evidente” agli occhi dei più, e meno a te.
Mandaci un estratto delle vostre chat, così riusciremo a capire meglio il caso e magari ce lo godiamo anche noi…
In bocca al lupo Lucrezia, io ti immagino una bella donna, con tutti i “chakra” al punto giusto. Se ti va di uscire dal mondo virtuale e trovarti uno “slave” vero, sappi che il mondo reale è pieno di candidati. Proprio la categoria alla quale appartiene il tuo principe, quella degli uomini di successo, pare che pulluli di masochisti e kinky passivi, fatti un giro e mi darai ragione. Ora che conosci la dea “cattiva” che è in te, nutrila, accudiscila e mantienila in vita finché ne riceverai eccitazione in cambio.
Slap!
AndreA
*dott.ssa Gabriella Gravili
formatrice – coach
counselor – c.sessuologa
mediatrice – pratic. avvoc.to abilitato
gabriella.gravili@yahoo.it
Skypename:
gabriella. gravili
tel. 329 4486226
brindisi – lecce