La Lega restituirà i famosi 49 milioni di euro allo Stato, ma a rate.
In quasi 80 anni. Senza interessi.
Lo sapete tutti, ormai.
La Lega finirà di restituire i soldi che ci ha rubato quando Salvini avrà 121 anni.
A quanto pare, stando a quanto dice il procuratore Cozzi, è una forma di rateizzazione che era già stata utilizzata in precedenza, per altre imprese.
Evidentemente conviene rubare soldi allo Stato e poi, se si viene scoperti, restituirli, se le modalità di pagamento sono queste.
Di questo genere di trattamento, però, non possono usufruire le persone normali, gli operai, i negozianti, i precari, neanche quei “piccoli imprenditori” a cui la Lega si dice tanto vicina.
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Di un trattamento simile non ha potuto godere Ivan Vedovato, ad esempio, un ventiquattrenne veneto morto suicida a luglio.
Aveva ereditato un’azienda in rosso dal padre e lo Stato gli ha sequestrato tutto prima che potesse fare qualsiasi cosa.
A lui, ad esempio, ottanta anni in più avrebbero fatto comodo.
Di una rateizzazione del genere non possono usufruire quelli che hanno problemi a pagare il mutuo della casa, o quelli che stentano ad arrivare a fine mese con l’attività di famiglia.
Non possono disporre di un trattamento del genere neanche quelli che si ritrovano a dover occupare un posto per viverci dentro, salvo poi essere sfrattati e buttati in mezzo alla strada da quello stesso ministro che ha rateizzato in 80 anni la restituzione dei soldi che il suo partito ha sottratto a tutti, compresi loro.
Ma se rubi 20 euro di cibo al supermercato sei un ladro e devi andare in galera, se ne rubi 49 milioni e poi, quando ti scoprono, li restituisci in 80 anni, allora sei un eroe.
In Italia funziona così.
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