Nico Rosberg, voto 10. Apparentemente solo fortunato, al contrario dei suoi colleghi, il buon Nico è stato bravissimo in questa prima parte del campionato a non sbagliare nulla, sopportando anche vari guasti meccanici. Terza vittoria su tre gare disputate, sei di fila considerando il 2015.
In Cina, poverino, si sarà annoiato tutto solo in testa al Gran Premio mentre gli altri giocavano all’autoscontro. Tranquillo Nico, se domenica prossima incontri Bottas o Kvyat vedrai che inviteranno a giocare anche te.
Danil Kvyat, voto 5. Indubbiamente veloce, ha attaccato più che poteva facendo bene il suo lavoro di pilota. Alla seconda curva, con un sorpasso molto azzardato, ha tagliato la strada a Vettel provocando il tamponamento tra le due Ferrari. Sebastian a fine gara gli ha chiesto educatamente dei chiarimenti e lui ha risposto con toni da bullo di periferia. Tecnicamente non ha violato alcuna norma, infatti non è stato penalizzato ma c’è sempre modo e modo, in pista e fuori. Caro Danil, più educazione e meno energy drink!
Ferrari, voto 6 di incoraggiamento. La macchina c’è eccome, le strategie di gara pure, i pit-stop sempre ben fatti. Ma la Ferrari non riesce a far fruttare il potenziale, 3 gare su 3 molto sfigate e piene di errori con entrambi i piloti. Hai presente quando stai lavorando, ma hai il fiato del padrone sul collo, così ti emozioni e sbagli tutto? Ecco, forse è meglio che il mega-presidente Marchionne la smetta di andare in pista. Proviamoci!
Kimi Raikkonen, voto 8. Perseguitato dalla sfiga. In una sola gara ha subito un tamponamento al via dal team-mate, una foratura al pneumatico, rottura dell’alettone, sakè scadente ma si è arrampicato fino alla quinta posizione. A fine gara si è detto molto adirato ma, da buon Iceman, aveva la stessa faccia di quando vince.
Suggerimento: mettetegli un santino sul cruscotto oppure un adesivo “bimbo a bordo” sull’alettone posteriore.
Romain Grosjean, voto 6 di incoraggiamento. Nemmeno stavolta ci ha regalato un incidente dei suoi, di quelli che faceva una volta, spettacolari, che per l’intera settimana successiva mostravamo il replay sullo smartphone agli amici che non guardano la Formula 1. Almeno in Australia e Bahrain aveva fatto tanti punti, stavolta è arrivato 19esimo, tanto valeva… Forse gli serve un incoraggiamento.
Valterri Bottas, voto 4. Una domenica opaca per le Williams che non si sono viste affatto nelle prime posizioni, ma Valterri ha voluto comunque lasciare il segno (bello grosso, sulla macchina di Vettel). Ormai Bottas ne fa almeno una ad ogni gara. Che Valterri stia cercando di prendere il posto di Grosjean e Maldonado come giullare della Formula 1? Il francese però aveva ben altro stile, molta più teatralità.
GPDA, voto 5. La Gran Prix Drivers Association è il sindacato spontaneo dei piloti di Formula 1. In questo momento di crisi della categoria, i drivers vogliono voce in capitolo circa le nuove decisioni regolamentari.
Per mostrare coesione, hanno organizzato una bella cena tutti insieme a Shanghai nei giorni precedenti al Gran Premio, in un ristorante italiano (a Shanghai !?!?!?) tra i più rinomati della città. Peccato che poi hanno litigato per il conto e alla fine hanno pagato alla romana, 18 conti separati ed altrettanto carte di credito, una scena ridicola per loro stessa ammissione. Coesione, si diceva. Nico Rosberg ha pure pubblicato sui social un bel selfie di gruppo. Ma Rio Haryanto era stato invitato? Su, ragazzi…
Force India, Manor, Sauber, Renault, non classificati. Come disse Marge Simpson: “Se non hai qualcosa di carino da dire di una persona, non dire niente”.
Rio Haryanto, voto non lo so. Ma dov’era?
Direzione gara, voto 1. Che senso ha costruire impianti faraonici, super moderni, super sicuri se poi i Commissari parcheggiano i mezzi di soccorso a bordo pista?