A pensarci bene, la cosa che a me fa più paura è il pensiero che, a quel “ABOLIREMO LA POVERTÀ”, Di Maio ci possa credere davvero.
Portare il rapporto deficit/pil al 2.4% è pericoloso, inutile girarci attorno.
Specialmente se lo porti a tanto non per investire sul futuro o per creare lavoro, ma per abbassare le tasse ai ricchi con la Flat Tax, per un condono e per prendere in giro la gente con quella buffonata del reddito di cittadinanza.
E “pericoloso” significa che c’è il rischio concreto che possa essere un passo verso il default vero e proprio.
E credetemi: il default non piacerebbe al “popolo”, perché i più poveri sarebbero i primi a pagarne concretamente le conseguenze.
Ma a Di Maio e a Salvini non interessa. A loro interessa fare propaganda. Continua, incessante, martellante.
E se ho la nettissima sensazione che Salvini si renda perfettamente conto dei rischi che corre, inserendo una flat tax che serve principalmente ad aiutare chi i soldi li ha già, di sicuro non i poveri, per quanto riguarda Di Maio ho molti dubbi. Ho l’impressione che lui, catapultato dalla curva in cui vendeva Caffè Borghetti direttamente al governo di una delle più grandi economie del mondo, sia davvero convinto che lo spread a 400 sia “tutta fuffa”, leggende metropolitane, una sorta di babau per i politici, non un possibile segnale di un tracollo imminente.
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Mi piacciono i parametri dell’UE?
No.
Mi piace questa Europa basata sui mercati, prima ancora che sui popoli?
No.
Mi piace l’idea che la politica sia subordinata all’economia e alla finanza?
No.
Ma questo non significa che non esistano dei rischi gravi e oggettivi.
E quei rischi superano di gran lunga i supposti “benefici” di questa manovra.
Ho paura che Giggino, davvero, non se ne renda conto. Non lo sappia, semplicemente. Perché Giggino non è uno squalo calcolatore e fascistoide come Salvini, forse, ma di sicuro è tanto, tanto fiducioso nei propri (miseri) mezzi quanto è ignorante. E lui è davvero molto ignorante. E l’ignoranza, l’incapacità, possono fare più danni della malafede, se sei il capo del partito di maggioranza del governo.
E ieri, vederlo gioire affacciato al balcone mi ha fatto correre un brivido lungo la schiena. Sarà perché l’ultima volta in cui, da queste parti, osannavamo un tizio in balcone, poi non è finita troppo bene.
[sostieni]
In bocca al lupo a tutti, specialmente ai più poveri. Temo che tutta quella felicità che vedete in foto possa presto tramutarsi in una smorfia di dolore.
Ma non sarà Giggino a pagarla, potete giurarci. Sarete voi.