Era già trascorso un anno e quasi nessuno se ne era reso conto.
Le stagioni erano arrivate come sempre, ma pareva quasi che l’inverno non fosse mai finito.
Primavera, estate e autunno avevano danzato sulla Terra senza incontrare nessuno e quelle poche persone che erano in giro avevano il sorriso coperto da una mascherina.
Io, Babbo Natale, ero pensieroso e un po’ preoccupato.
Cosa avrei potuto mai regalare ai bambini per il Natale 2020, il più strano di tutti? Avevo curiosato tra i cataloghi dei giocattoli alla ricerca di qualche idea, ma tutti i giochi mi erano sembrati vecchi, già visti e soprattutto inutili in quel momento, fuori tempo.
Fuori tempo…
Sobbalzai.
Certo, avevo trovato la soluzione.
Ecco, regalerò loro il tempo!
Ma come si fa a regalare il tempo? Forse con un orologio, una sveglia, una clessidra?
No, il tempo si regala con i ricordi e i ricordi si fissano nella memoria con le parole, con le immagini, con le emozioni.
Regalerò loro la memoria di quelli che hanno nel cuore così non smetteranno mai di credere nella bellezza dei sentimenti, non smetteranno mai di sperare. E allora ho iniziato a costruire macchine fotografiche, agende, penne, matite, colori, pennelli, strumenti musicali, maschere, costumi, perché i ricordi passano attraverso le emozioni e le emozioni si esprimono con l’arte.
Presto la tristezza sarebbe passata e la speranza avrebbe ritrovato il suo posto accanto a ciascun bambino.
Ogni bambino sarebbe diventato un artista per non dimenticare e avrebbe riportato la luce nel Mondo.