Nella puntata de “La Zanzara” del 13 ottobre 2025, il presunto trader finanziario Alex Soldati viene messo alle strette dalle accuse di truffa mosse dal giornalista Germano Milite. La tensione conferma quanto già emerso nell’inchiesta di Fufflix: il profilo pubblico di Alex Soldati risulta sempre più compromesso, mentre la giustizia sembra ancora lontana. Per comprendere appieno tutte le sfumature di questa vicenda, è necessario ripercorrere i passaggi che hanno originato il caso Alex Soldati.
Il 23 settembre 2025, in una live sui canali YouTube e Twitch di Fufflix, il direttore di Young e Fufflix, Germano Milite, dà voce alla testimonianza di Gianpaolo, che nel 2023 affida 12.000 euro ad Alex Soldati. L’accordo prevedeva che, con i soldi presi in prestito, Soldati avrebbe garantito, attraverso l’attività di trading, guadagni mensili tra l’8% e il 10% . Di questi investimenti, però, non esiste alcuna prova concreta, e il denaro risulta completamente perso.
Il caso è finito sotto i riflettori di Fufflix anche perché, nei giorni precedenti alla diretta, Alex Soldati aveva utilizzato i propri canali social per lanciare ripetutamente pesanti minacce contro ex clienti e detrattori, arrivando perfino a pubblicare i dati sensibili di Gianpaolo, che chiede soltanto di riavere indietro i suoi soldi.
Dal giornalismo finanziario al personaggio di “The Wolf Trader”
La storia personale di Alex Soldati si discosta parecchio dagli archetipi della fuffa.
Innanzitutto, i titoli di studio: Soldati è laureato in Economia Europea presso l’Università degli Studi di Milano e in Economia e Finanza all’Università di Milano-Bicocca. Grazie a queste competenze, inizia a lavorare nel settore dei media come analista e giornalista finanziario. Questa prima versione di Soldati ha il volto del conduttore televisivo che parla di mercati con padronanza, intervistando anche importanti trader italiani.
Nel giro di pochi anni, però, cambia completamente volto. Nasce così il personaggio di “The Wolf Trader”: fisico palestrato, tatuaggi sul viso e un’attitudine da trapper. Soldati torna a far parlare di sé dopo la chiusura della Gintoneria, locale che frequentava abitualmente. L’amicizia con David Lacerenza lo portano come ospite a “La Zanzara”, dove Soldati e la fidanzata bielorussa Katsiaryna Bondorava raccontano al conduttore Giuseppe Cruciani la cosiddetta “vita da Gintoneria”.
Le testimonianze di Gianpaolo e Maria
Gianpaolo conosce Alex Soldati nel 2023, quando la metamorfosi del personaggio non è ancora completa. Convinto dalla sua esperienza nel mondo della finanza, decide di affidargli 12.000 euro. L’accordo viene formalizzato con un contratto di prestito che, in realtà, maschera una gestione abusiva di fondi di investimento. Il rendimento atteso è alquanto irrealistico: si parla del 10% mensile.
Gianpaolo non ha accesso diretto ai conti di Soldati e riceve solo aggiornamenti generici sull’andamento delle operazioni. Durante un viaggio a Miami, Soldati gli comunica che l’attività di trading ha subìto un ritardo a causa di un presunto bug di piattaforma.
Non ricevendo la restituzione del capitale investito, Gianpaolo chiede indietro la somma, ma senza successo. Decide quindi di sporgere querela contro Alex Soldati. Ad oggi, tuttavia, non sembrano esserci progressi nel procedimento penale. Come spesso accade nei casi di truffa, il percorso giudiziario è lento, mentre sul piano civile è possibile ottenere risultati più rapidi, ad esempio con un decreto ingiuntivo che limiti la libertà dell’indebito di aprire conti correnti o disporre dei propri beni.
Ad ogni modo, in base a una clausola del contratto, Soldati sarebbe tenuto a rimborsare almeno il 90% della somma ricevuta, ma Gianpaolo non ha ancora visto un euro.
Durante la diretta su Fufflix, con la partecipazione del consulente finanziario Agostino Ricotta, emerge anche il caso della signora Maria, che avrebbe affidato a Alex Soldati una somma di 26.000 euro, mai restituita, dopo aver già perso denaro in una truffa precedente. Le conversazioni e le e-mail rese pubbliche delineano il profilo di una donna in condizioni di fragilità mentale, circostanza che aggrava la posizione di Soldati. Dalla chat della live interviene Katy, la fidanzata di Soldati, che tenta di delegittimare la testimonianza della signora Maria, accusando Milite e gli ospiti di strumentalizzare i casi di clienti scontenti per screditare l’attività del compagno.
Lo scontro a “La Zanzara” e le minacce a Germano Milite
Tornando alla puntata de “La Zanzara”, Alex Soldati affronta in diretta le accuse di truffa avanzate da ex clienti e da Germano Milite. Il confronto diventa subito infuocato: Soldati si difende ostentando sicurezza e affermando di possedere una licenza emiratina, definendo le denunce come campagne di diffamazione orchestrate. Milite, però, lo incalza con le testimonianze degli investitori ingannati, tra cui la signora Maria, collegata dalla Germania, che racconta di essere stata raggirata da Alex Soldati.
Oltre alle testimonianze, emerge con forza anche la questione della licenza per operare: Soldati continua a ribadire di essere in regola con il titolo emiratino, ma Milite ricorda che nessuna licenza estera può abilitare alla raccolta diretta di capitali da cittadini italiani, né a svolgere attività di promotore finanziario all’interno dei confini nazionali.
Individuare la differenza tra trading personale e gestione fondi per conto terzi è fondamentale, perché solo chi è iscritto agli albi regolamentati può legalmente offrire servizi d’investimento. Da qui l’accusa di abusivismo finanziario nei confronti di Alex Soldati, che sfrutta comunque la trasmissione di Cruciani per continuare a promuoversi. Questo comportamento, fa notare Germano Milite in diretta, potrebbe configurare il caso di esercizio e proposta abusiva di servizi e prodotti finanziari.
Ma c’è un capitolo ancora più oscuro che aggrava la già delicata posizione pubblica di Alex Soldati: le minacce di morte rivolte a Germano Milite, accompagnate dalla diffusione dei dati personali e dell’indirizzo del giornalista, un gesto che ha trasformato la disputa in una campagna intimidatoria. Questa escalation mostra come la violenza verbale faccia parte della strategia difensiva di Alex Soldati, mettendo a nudo non soltanto i contorni opachi della sua attività di investimento, ma anche la propensione a esercitare pressioni personali contro chi si oppone al suo operato.







