Luca De Stefani (Big Luca) mi ha querelato

Il signor Luca De Stefani, in (poca) arte Big Luca, mi ha querelato. Ho avuto modo di leggere solo le frasi che mi ha contestato, ritenendole diffamatorie, senza poter risalire al contesto o alla fonte delle stesse. Non so, cioè, se sono frasi che ho pronunciato durante una delle mie dirette sul canale Youtube di Fufflix, oppure scritte in un commento, in un post su fuffapedia.com ecc.

Nel documento che mi è stato consegnato in Polizia per poi chiedermi un interrogatorio di garanzia da fornire al pm per il suo lavoro di indagine preliminare, infatti, ho potuto leggere solo una serie di virgolettati che riportano mie presunte frasi. Dico presunte perché, come scritto, non ho avuto modo di verificarle una ad una e vedere se ad esempio qualcuno fosse stata anche inventata di sana pianta, o “ricostruita” in maniera da poterla mistificare.

E non sarebbe certo la prima volta (mi è capitato di recente proprio con esposto inviato al mio ordine dai sigorni del Gatto e la volpe nel web, dove si riportavano frasi da me mai pronunciate).

Dunque ho dovuto preparare la mia difesa andando un po’ “a naso”, cercando di ricordare in che contesto avessi espresso certe (a mio avviso assolutamente legittime) critiche. Non posso riportare le frasi per ovvie ragioni, visto che sono oggetto di un’indagine preliminare in corso, ma posso ovviamente ricostruire l’ascesa ed il declino del signor De Stefani, provando ad immaginare quali sono i motivi della sua azione, sicuramente legittima dal suo punto di vista.

L’ho fatto con questa dettagliata ricostruzione, già molto letta ed apprezzata, che riprende anche vere e proprie “perle bigluchiane”, come dirette De Stefani. Con tanto di clip, screenshot ed improponibili landing page di vendita. Mi sembrava opportuno rilanciarla e linkarla anche da qui.

#Big Luca

Pubblicato da

Germano Milite

Giornalista professionista. Partendo dalla televisione, ha poi lavorato come consulente in digital management per aziende italiane ed internazionali. E' il fondatore e direttore di YOUng. Ama l'innovazione, la psicologia e la geopolitica. Detesta i figli di papà che giocano a fare gli startupper e i confusi che dicono di occuparsi di "marketing".