Verso il disgelo USA Russia : la telefonata Putin Trump.
Il Cremlino ha ufficialmente comunicato il contenuto della telefonata intercorsa fra i due capi di Stato.
A quanto pare le due superpotenze americana e russa si avviano a una prospettiva di cooperazione non indifferente, non solo nel gestire congiuntamente la sicurezza planetaria, ma anche dal punto di vista economico, se si riflette in fondo le due superpotenze, se da una parte sono separate dall’oceano Atlantico, cosa che potrebbe trarre in inganno i distratti europei portandoli a credere di essere il passaggio obbligato per gli USA e la Russia per avere scambi, dall’altra parte invece Russia e Stati Uniti quasi si lambiscono nel confine fra Alaska e Russia orientale.

Lo stretto di Bering è largo appena 83 km con una profondità che non supera i 50 m, dunque teoricamente vi è una enorme possibilità di costruire infrastrutture di comunicazione, come grandi porti commerciali sulle due sponde continentali se non addirittura un ponte, che supererebbe solo di 50 km il ponte più lungo del mondo, quello della baia di hangzhou in Cina.
Questo soltanto per dire che in realtà la Russia e gli Stati Uniti sono estremamente più vicini di quanto non lo siano gli Stati Uniti e l’Europa.

L’apertura di una stretta relazione commerciale fra Stati Uniti e Russia che avrebbe nello stretto di Bering il suo naturale hub, porterebbe a un’enorme sviluppo sia dell’Alaska sia della Russia orientale, e dunque la cosa è anche di interesse strategico nello sviluppo interno dei due paesi.
A ciò aggiungiamo l’instabilità del Medio Oriente, una instabilità che con la devastante violenza che Israele sta portando avanti nella Striscia di Gaza con tutte le le ricadute che ciò avrà nelle relazioni fra Israele e mondo arabo e islam, non sembra destinato a un mutamento pacifico, più il mutamento climatico che sta rendendo la zona artica favorevole all’apertura di nuove rotte commerciali, tutto sembrerebbe indicare che una inedita convergenza fra Russia e Stati Uniti veda quantomeno crescere delle forti condizioni di possibilità concrete, nel frattempo l’Europa, nel suo inverno diplomatico, si isola sempre di più fungendo da scarico a terra delle geo tensioni che mentre lasciano liberi gli Stati Uniti e la Russia, attraversano il vecchio continente folgorandolo.
Del resto l’Europa non è nuova a suicidi folli quali quelli che ha messo in essere nelle due guerre mondiali
Ecco il testo rilasciato dal Cremlino sulla lunga telefonata intercorsa fra i due capi di stato

Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
18 marzo 2025 20:15
I leader hanno continuato il loro dettagliato e franco scambio di opinioni sulla situazione che circonda l’Ucraina. Vladimir Putin ha espresso gratitudine a Donald Trump per il suo impegno nel raggiungere il nobile obiettivo di porre fine alle ostilità e alla perdita di vite umane.
Confermando il suo impegno fondamentale nel trovare una soluzione pacifica al conflitto, il Presidente della Russia ha espresso la volontà di elaborare a fondo possibili soluzioni in cooperazione con i partner americani, volte a raggiungere una soluzione che sia globale, affidabile e duratura e, naturalmente, tenga conto dell’esigenza essenziale di eliminare le cause profonde della crisi, nonché dei legittimi interessi di sicurezza della Russia.
Riguardo alla proposta del Presidente degli Stati Uniti di dichiarare un cessate il fuoco di 30 giorni, la parte russa ha delineato una serie di punti significativi riguardanti la garanzia di un controllo efficace su un possibile cessate il fuoco lungo l’intera linea del fronte, nonché la necessità di fermare la mobilitazione forzata in Ucraina e di riarmare le Forze armate dell’Ucraina. È stato notato che sussistono alcuni gravi rischi relativi all’intrattabilità del regime di Kiev che ha ripetutamente sabotato e violato gli accordi negoziati. È stata posta l’enfasi sugli atti barbarici di terrorismo commessi dai militanti ucraini contro i civili residenti nella regione di Kursk.
È stato sottolineato che la cessazione totale degli aiuti militari e di intelligence stranieri a Kiev deve diventare la condizione fondamentale per impedire un’escalation del conflitto e progredire verso la sua risoluzione attraverso mezzi politici e diplomatici.
Riferendosi al recente appello di Donald Trump a risparmiare la vita dei militari ucraini circondati nella regione di Kursk, Vladimir Putin ha confermato che la parte russa era disposta ad abbracciare motivazioni umanitarie e ha garantito che i soldati delle Forze armate ucraine avrebbero vissuto e sarebbero stati trattati equamente, in conformità con la legislazione russa e il diritto internazionale, in caso di resa.
Durante la conversazione, Donald Trump ha avanzato una proposta affinché le parti si astengano reciprocamente dagli attacchi alle infrastrutture energetiche per 30 giorni. Vladimir Putin ha risposto favorevolmente alla proposta e ha immediatamente impartito l’ordine pertinente alle truppe russe.
Altrettanto favorevole è stata la risposta del Presidente russo al suggerimento di Donald Trump di implementare una nota proposta riguardante la sicurezza della navigazione nel Mar Nero. I leader hanno concordato di avviare colloqui per elaborare ulteriormente i dettagli specifici di tale accordo.
Vladimir Putin ha reso noto che il 19 marzo le parti russa e ucraina avrebbero effettuato uno scambio di prigionieri, scambiando 175 persone ciascuna. Inoltre, come gesto di buona volontà, saranno rimpatriati anche 23 soldati ucraini gravemente feriti che attualmente ricevono assistenza presso strutture mediche russe.
I leader hanno confermato la loro intenzione di proseguire gli sforzi volti a raggiungere un accordo bilaterale in Ucraina, tenendo in particolare considerazione le proposte sopra menzionate del Presidente degli Stati Uniti. A questo scopo, sono ora in fase di formazione una task force di esperti russi e una americana.
Vladimir Putin e Donald Trump hanno anche affrontato altre questioni internazionali, tra cui la situazione in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso. Saranno fatti sforzi congiunti per stabilizzare la situazione nei punti di crisi e stabilire una cooperazione sulla non proliferazione nucleare e sulla sicurezza globale. Ciò contribuirà a sua volta a migliorare l’atmosfera generale delle relazioni tra Russia e Stati Uniti. Un esempio positivo è il recente voto all’ONU su una risoluzione sul conflitto in Ucraina, in cui i due paesi hanno allineato le loro posizioni.
I leader hanno espresso un interesse reciproco nel normalizzare i legami bilaterali alla luce della speciale responsabilità di garantire la sicurezza e la stabilità globali sostenuta sia dalla Russia che dagli Stati Uniti. In tale contesto, hanno affrontato un’ampia gamma di aree in cui i due paesi potrebbero stabilire una cooperazione, discutendo diverse idee volte a promuovere potenziali legami di reciproco interesse in economia ed energia.
Donald Trump ha espresso il suo sostegno all’idea di Vladimir Putin di organizzare partite di hockey su ghiaccio sia negli Stati Uniti che in Russia tra giocatori russi e americani della NHL e della KHL.
I presidenti hanno concordato di rimanere in contatto su tutte le questioni sollevate.