Il 20 maggio 2021 è stato approvato in Consiglio dei Ministri il Decreto Sostegni bis, molto interessante nell’ottica dei Contributi a Fondo Perduto. Vengono introdotti tre meccanismi diversi per stabilire l’ammontare dell’importo da destinare alle partite IVA, comprese modalità di erogazione e requisiti necessari. Previsto un bonus “gemello” a quello di marzo, un contributo per chi ha subito ulteriori danni economici e un terzo sostegno perequativo.
Il Decreto Sostegni Bis consta di 78 articoli e contempla misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
Vengono introdotti una serie di Bonus a cui possono avere accesso diverse categorie. Al criterio del fatturato viene aggiunto il criterio dell’utile per la distribuzione dei sussidi.
Appare a tal proposito indispensabile avere una panoramica complessiva ben chiara per capire se e come si ha diritto ai Finanziamenti a Fondo Perduto. Potrebbe infatti essere necessario presentare apposita domanda all’Agenzia delle Entrate o rientrare tra i soggetti che hanno diritto al pagamento automatico.
Decreto Sostegni bis: a chi si rivolge e quanto è stato stanziato
Per il Decreto Sostegni Bis sono stati stanziati 40 miliardi di euro. L’obiettivo è ampliare gli strumenti necessari a contrastare la diffusione del contagio e ridurre al massimo l’onere sociale ed economico derivante dall’adozione delle misure di prevenzione.
Sostegno dell’economia con abbattimento dei costi fissi delle imprese
La prima importante misura riguarda un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto che permetterà di ampliare il bacino di beneficiari di ulteriori 370mila partite IVA. Nel paragrafo successivo ci concentreremo unicamente su queste misure.
Tutela della salute
Il decreto stanzia 2,8 miliardi di euro per rafforzare il sistema sanitario soprattutto nel contrasto alla pandemia, con un 50% destinato al “Fondo del Commissario straordinario per l’emergenza”. Previsti anche interventi per ridurre liste d’attesa, esenziona del ticket in caso di controllo per soggetti che si sono ammalati di Covi-19; reclutamento di psicologi e, insieme, di neuropsichiatri infantili per assistenza speciale a bambini e adolescenti
Lavoro e politiche sociali
Con il nuovo Decreto si intende proseguire con le azioni a tutela dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica comprese le loro famiglie. Vengono stanziati a tal proposito 4,2 miliardi di euro che comprendono anche nuove misure di facilitazione dell’uscita del mercato del lavoro dalla crisi pandemica.
Giovani, scuola e ricerca
Nel Decreto Sostegno Bis i giovani rivestono un ruolo di spicco. Per la prima volta vengono stanziati 50 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022 che confluiranno nel “Fondo italiano per la scienza”, un fondo per la ricerca di base.
Accesso a credito e liquidità delle imprese
Con lo stanziamento complessivo di 9 miliardi si intende garantire alle imprese accesso al credito, sostegno della liquidità e incentivazione della capitalizzazione. A questo scopo la moratoria sui prestiti viene prorogata al 31 dicembre 2021.
Sostegno agli Enti territoriali
1,9 miliardi di euro vengono stanziati per sostenere gli Enti territoriali e le autonomie. Per quanto riguarda gli interventi principali, 500 milioni destinati al Trasporto pubblico locale, 100 milioni a compensazione della tassa di soggiorno e 500 milioni per risanamento dei Comuni in disavanzo strutturale.
Misure di carattere settoriale
Ulteriori fondi sono stati stanziati a sostegno di specifiche categorie professionali colpite dalla pandemia. Tra queste: agricoltura, trasporti, cultura e spettacolo.
15 miliardi di euro di contributi a fondo perduto per i titolari di partita IVA
I nuovi contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni Bis permetteranno di ampliare il bacino di beneficiari di ulteriori 370mila partite IVA. Nello specifico si tratta di soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione, e di enti non commerciali e del terzo settore.
Inoltre, l’eliminazione dei limiti settoriali e della classificazione delle attività economiche sono state studiate nell’ottica di fornire un reale aiuto a fronte degli ingenti danni economici causati dalla pandemia.
I tre (+ 1) tipi di aiuto inclusi nel Decreto Sostegni bis
- Un contributo a fondo perduto “gemello” di quello già ottenuto a marzo con il Decreto Sostegni, destinato alle partite IVA con calo di fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020; in tal caso l’erogazione avverrà in automatico, per cui non è necessario presentare domanda;
- Un nuovo contributo che prende in considerazione il calo medio mensile del fatturato nell’arco temporale compreso tra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021;
- Un ulteriore contributo di tipo perequativo che si focalizza non sul fatturato bensì sui risultati economici (che devono aver subito un peggioramento) e sui ristori di cui si è già beneficiato nel 2020 e nel 2021. Il contributo verrà assegnato all’inizio dell’autunno.
A questi tre sostegni si può aggiungere un quarto che interessa i soggetti con redditi superiori a 10 milioni di euro, con possibile elevazione del limite a 15 milioni. Anche in questo caso farà fede la perdita di risultato economico d’esercizio tra il 2019 e il 2020.
Non è semplice navigare nel mare magnum delle informazioni relative alle opportunità di contributi a fondo perduto offerte dal Decreto Sostegni Bis.
Per questo occorre avvalersi di esperti che riescano a fornire il supporto necessario a recuperare queste informazioni. Gli stessi professionisti saranno in grado di guidare i singoli così come le aziende nella selezione del tipo di investimento da richiedere, accompagnandoli nel percorso di erogazione e consentendo di fatto un facile accesso ai contributi a fondo perduto.
Potete scaricare il testo integrale del Decreto Sostegni Bis qui.
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