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La Reggia di Caserta è uno dei monumenti di maggiore prestigio e di valore più elevato di tutto il nostro Paese. Chi si trova a compiere un viaggio nella città campana, pertanto, non può fare a meno di prevedere una sosta per ammirare questo splendido monumento. Tanto elegante quanto sfarzosa, questa residenza fu costruita per volontà di Re Carlo di Borbone: l’architetto che la progettò nella seconda metà del Settecento fu niente meno che Luigi Vanvitelli. Per altro, un intero giorno non sarebbe sufficiente per visitare la reggia nella sua interezza, viste le sue dimensioni e la quantità di ambienti che la compongono, dalla cascata ai giardini, passando per gli appartamenti.
Che cosa vedere nella Reggia di Caserta
Volendo concentrare in poche ore la visita alla reggia, vale la pena di inserire nel proprio itinerario i giardini inglesi, la parte principale del parco e le stanze più importanti degli appartamenti storici. Questi ultimi sono formati in totale da circa 1.200 stanze, a cui si può accedere percorrendo una scala a doppia rampa stupenda, che si conclude in un vestibolo. La Sala degli Alabardieri è la prima stanza in cui ci si imbatte, e prima di arrivare alle sale private ce ne sono alcune di rappresentanza. Da non perdere il parco, che è lungo ben 3 chilometri. Dal retro del palazzo parte un viale lungo che, dopo essersi articolato in due strade parallele, raggiunge la Grande Cascata, che accoglie la Fontana di Diana e Atteone: da qui si può entrare nei Giardini Inglesi. La Fontana di Venere e Adone e la Fontana di Eolo sono solo alcune delle meraviglie che spiccano nel mezzo delle due strade che costituiscono il viale. La Peschiera Grande, invece, è un bacino che in teoria era nato per permettere al re di pescare, ma che poi è stato impiegato per le esercitazioni di milizia navale.
Oltre alla Reggia di Caserta
Ovviamente la Reggia di Caserta non è il solo sito di interesse in cui valga la pena di fermarsi a Caserta. Nella frazione di San Leucio, per esempio, c’è il belvedere omonimo, che accoglie il Palazzo Reale del Belvedere. Qui il re Ferdinando IV di Borbone aveva deciso di installare una delle sue manifatture reali di maggior prestigio, all’interno della quale veniva prodotta la seta. Questa seta, poi, veniva spedita in tutta Europa, e serviva per rivestire, tra l’altro, gli arredi di Buckingham Palace in Gran Bretagna, della Casa Bianca negli Stati Uniti e del Palazzo del Quirinale a Roma.
Casertavecchia
Proseguendo nel tour di Caserta ci si può spostare nel borgo di Casertavecchia, un nucleo antico situato a circa 400 metri di altezza. Collocato alle pendici dei monti Tifatini, è a una decina di chilometri di distanza dal centro della città e mostra le sue origini medievali nei vicoli che lo compongono e nei palazzi che vi si affacciano. Non mancano, comunque, ristoranti di cucina tipica e piccole botteghe artigiane. Meritano di essere visitati il Complesso monumentale dell’Annunziata, i resti del Castello e il Duomo con il campanile.
La Cattedrale di San Michele Arcangelo
L’ultimo monumento da segnare in agenda è la Cattedrale di San Michele Arcangelo, che rappresenta la chiesa più importante della città, non distante dalla reggia e da via Mazzini. Si tratta, in sostanza, del Duomo di Caserta, con una grande scalinata in pietra che conduce all’ingresso e decorazioni in stile barocco.
Prima di organizzare il viaggio è sicuramente una buona idea verificare le previsioni del tempo: consigliamo l’affidabilità del sito www.meteogiuliacci.it, così da non farsi trovare impreparati in caso di pioggia.
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