Neapolitan Postcards, un titolo eblematico: non semplicemente l’italiano ‘cartoline napoletane’, per sottolineare la valenza internazionale di una proposta, con immagini centrate sul dato paesaggistico e ambientale napoletano. Una cifra globale/locale sulla scia della storica esperienza del paesaggismo che negli ultimi secoli ha dato vita nel territorio partenopeo a interessanti produzioni, da Van Wittel e Lusieri alla Scuola di Posillipo, passando dai vari Della Gatta, Fergola ecc.
Da quelle nobili esperienze si è scesi nei tempi più recenti ad un impoverimento della qualità sino ad oleografie pure e semplici. Roberto Sanchez vuole recuperare in chiave contemporanea, il grande stimolo creativo della sua città, conservando ironicamente e ambiguamente la valenza di ‘cartolina’, nel tentativo di evadere dal ristretto provincialismo, per rilanciare il carattere di interesse universale delle nostre suggestioni di paesaggio e di cultura.
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Tutto questo attraverso una personalissima ricerca stilistica che propone una visione sempre filtrata dalla suo lungo percorso artistico. Scriveva anni fa Arcangelo Izzo nella presentazione a lavori di Sanchez sulla stessa tematica: “Così all’occhio esploso dell’osservatore le scene si squadernano sul caravaggesco nero pittorico o sull’indicibile buio filmico, dal momento che l’artista, oggi, nel suo mestiere non arruola soltanto i mezzo di rappresentazione tradizionale, ma mobilita energie nuove e molteplici riferimenti di memoria, che rimandano alla fotografia e alla cinematografia,all’illustrazione e alla sfida tecnologica”.
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La mostra, oltre ad essere allestita al Museo Minimo di Napoli, si snoda contemporaneamente presso lo showroom de “La Lumiére” in Piazza del Plebiscito 13, sempre a Napoli.