I TRENI DELLA MORTE E L’AEREO NUOVO DEL PREMIER
Scontro tra i treni strage colposa di Stato: di questo si tratta per come la vedo io. La strage dei treni in Puglia è un crimine, un crimine colposo certo, ma un crimine, un crimine di Stato.
Sono più che certo infatti che dal momento che esistono mezzi per evitare l’errore umano lo Stato che, non applicando mezzi, tecnologie e pratiche, conservi le condizioni di possibilità di quell’errore nonostante disponga di tecnologie atte ad evitarlo, innanzi tutto con il basilare raddoppio dei binari, si rende responsabile della tragedia: anzi uno Stato che cosi si comporti, è causa diretta di qualsiasi errore perché è proprio il suo comportamento negligente ad avere reso non solo semplicemente possibile l’errore umano ma altamente probabile, o meglio ancora ad averlo reso certo anche se in un dato momento sconosciuto sulla linea temporale fino al momento dell’avvenimento della tragedia programmata dalla negligenza stessa.
I morti della tragedia Ferroviaria sono dunque le vittime di un crimine colposo dello Stato, c’è poco da fare, è semplicemente così; crimine di cui ne dovrebbe rispondere certamente il Governo in carica al momento dell’incidente se dal suo incarico al momento dell’incidente stesso fosse passato, come è stato, un irragionevole tempo senza che il governo abbia rimosso le condizioni prime del pericolo mortale per la pubblica sicurezza; Governo poi che, ci rattrista dire, ha sentito un’altra priorità molto più urgente di quella di assicurarsi che non esistessero binari unici a doppio senso nella rete ferroviaria della Repubblica che sono una letale Roulette Russa puntata alle tempie soprattutto di lavoratori e studenti pendolari che ogni giorno vi viaggiano sopra -nonostante la presenza di fondi stanziati per evitare ciò come meglio racconta qui Mattia Cataldo -e dunque di correre immediatamente a compiere il proprio dovere.
Stiamo parlando della priorità cioè che il Governo ha sentito ben più importante di comprare, impegnando la nazione in un leasing di oltre 175 milioni di euro, un nuovo gigantesco aereo , pur esistendone già uno, per gli spostamenti internazionali del premier e di altri rappresentanti dello Stato- mentre ometteva di rimuovere immediatamente il pericolo letale costituito innanzi tutto dalla presenza di un solo binario -nemmeno supportato da alta tecnologia- dove i treni viaggiavano alternatamente in senso opposto, binario dove infine si è verificato ciò che era stato scritto non dal destino ma dalla mano della negligenza dello stato, ovvero quella che possiamo chiamare una strage colposa poiché solo questa ignobile negligenza ha determinato che nel 2016 gli operatori ferroviari abbiano dovuto coordinarsi con il telefono per gestire il pericolosissimo traffico a due sensi su un binario unico: strumento, il telefono, sicuramente all’avanguardia nei primi anni 20 del 900, ma oggi matematico propulsore di errori certi qualora fosse solo al suo utilizzo affidata la sicurezza di trasporti pubblici come appunto dimostra questa tragedia –essendosi tra l’altro trasformato questo telefono nel frattempo in uno strumento anche altamente distraente che sempre lo Stato dovrebbe vietare per legge ormai di utilizzare durante il lavoro da parte di operatori impegnati in cose ad alto coefficiente di rischio – ( per esempio alle forze dell’ordine preposte a vigilanza antiterrorismo nei punti sensibili) e alle penne a sfera per segnalare sui registri di bordo transiti, partenze e presenze di locomotori in stazione.
Processeranno i ferrovieri ai quali non sono stati forniti i mezzi di cui oggi disponiamo per evitare quella che è senza quei mezzi una probabilità certa, cioè l’errore umano. Ma la fornitura delle tecnologie più avanzate non può essere opzione facoltativa del Governo in fatto di sicurezza e salute pubbliche, dovrebbe essere un imperativo categorico ( cosi intende l’art. 117 Cost.) la cui omissione dovrebbe rappresentare un reato gravissimo di cui i rappresentanti dello Stato che lo hanno commesso dovrebbero essere chiamati a rispondere .
I ferrovieri hanno commesso l’errore umano anche causa della mancanza dei mezzi oggi esistenti atti a impedirlo quell’errore, mezzi che lo Stato, con una spesa valutata due tre milioni di euro, – una rata del leasing del nuovo aereo comprato dal governo Renzi- avrebbe dovuto fornirgli –primo tra tutti il secondo binario– : mentre lo stesso Stato, nella figura concreta delle persone del Governo in carica, —Stato a cui l’art 117 della costituzione dando la potestà legislativa assoluta in fatto di sicurezza affida il dovere categorico e la responsabilità assoluta della sicurezza stessa dei cittadini-, ha invece commesso con questa negligenza un vero e proprio crimine, colposo certamente ma tale senza dubbio, un crimine di strage, un crimine contro sicurezza e salute pubblica. I Ferrovieri andranno incontro a processo.
In un paese politicamente alfabetizzato il Premier, Premier che nel frattempo di questo tempo ha intanto comprato un nuovo costosissimo aereo di Stato, sotto il cui governo fosse avvenuta questa negligenza pluriomicida, anzi stragista, dovrebbe immediatamente rassegnare le dimissioni porgendo le più sentite scuse alla nazione. Qui in Italia invece sarà qualcuno nelle ferrovie -poco importante gerarchicamente- a pagare. Mentre il Premier continuerà a volare nel blu dipinto di blu.