Shakespeare in quarantena è un progetto innovativo nato dall’artista e musicista Mark Di Giuseppe il quale ha già sperimentato produzioni teatrali di questo genere di regia in cui, ad ogni artista coinvolto, veniva assegnata una parte che doveva sviluppare lavorando in piena autonomia e dove l’intera opera veniva condivisa interamente con gli altri attori e partecipanti solo durante il giorno del debutto dal vivo.
A questo progetto hanno partecipato 22 artisti sparsi in diverse parti dell’Italia e del mondo, che hanno reinterpretato quest’opera in periodo di quarantena, dentro le loro abitazioni o i loro giardini, ognuno creando qualcosa di unico, completamente diverso, sbizzarrendosi solamente con la propria creatività, usando qualsiasi cosa a disposizione: marionette, pupazzetti, tazze, ombre, o anche semplicemente un primo piano del viso.
Ognuno ha prodotto il proprio segmento dell’opera ideandolo senza conoscere o visionare il lavoro degli altri artisti coinvolti.
L’unica indicazione data era la parte dell’atto da recitare: hanno infatti potuto scegliere il tipo di recitazione, seria o comica, lo sfondo, cosa o chi usare come “attore” e come doppiarlo.
La prima di questa opera andrà in onda sul web con un Video Party il 19 maggio alle ore 21:00, e sarà una prima visione, non solo per il pubblico, ma anche per tutti gli artisti che potranno visionare per la prima volta l’intero lavoro, avendo la possibilità anche di scambiarsi commenti in tempo reale.
L’idea di questo Video Party è proprio quella di sostituire la première al teatro.
La Tempesta di Shakespeare, l’ultima opera teatrale di Shakespeare, ambientata in una sconosciuta isola del Mediterraneo, racconta le vicende del mago Prospero, il personaggio principale, che invoca una tempesta che si rovescia su dei naviganti per farli naufragare sull’isola e per mantenerli sotto il suo controllo.
Possiamo immaginare che questa tempesta è proprio quello che abbiamo vissuto da qualche tempo a questa parte, in questi giorni difficili, e la scelta dell’opera non è stata casuale: “dal primo giorno di quarantena avevo in mente questo progetto, e volevo mettere in scena Shakespeare, ma non c’è un opera sua che parli della peste, così ho pensato alla tempesta, una tempesta che ci ha colpito e ci tiene in isolamento in questa nostra ‘isola’ ” dice Mark.
“Ho voluto coinvolgere tutti insieme, e avendo fatto scuola di cinema, sfruttando le mie conoscenze, ho voluto riproporre questa forma innovativa di teatro”.
Mark di Giuseppe, presente nella scena del taglialegna, e l’artista che ha interpretato l’introduzione e il finale, Silvestro Sentiero, nel 1998/1999 avevano già collaborato insieme ne La Tempesta, recitata in napoletano.
Il monologo fatto da lui nel finale è lo stesso dello spettacolo originale di quell’epoca.
Allora avevano partecipato 16 attori e musicisti, alcuni di loro erano tra i più famosi della sceneggiata napoletana e vinsero anche il Premio UBU, uno dei premi più importanti del teatro in Italia.
L’ idea di questo progetto nasce da Mark, che è stato l’ideatore, organizzatore, coordinatore, compositore di musiche e che si è occupato del montaggio dei video, insieme a sua moglie Emanuela Ambrosino, che ha scritto l’intera narrazione, che è stata tradotta in napoletano da La Baracca dei Buffoni.
Ricordiamo che l’attuale periodo di quarantena ha annullato ogni produzione artistica, musicale e teatrale live, lasciando gli artisti senza prospettive di lavoro.
Questo progetto infatti vuole raccontare che nonostante la pausa della quarantena, la creatività non si arresta e che l’arte è una certezza che rende il mondo un luogo migliore.