Questo sito utilizza cookie

Sappiamo che (giustamente) non te ne frega nulla, ma siamo obbligati a mostrarti questo inutile banner per dirti che gestiamo cookie tecnici e, se acconsenti, anche statistici (Google Analytics) e di marketing (Meta Pixel). Se li accetti, ci permetti semplicemente di tracciare (in forma anonima) le tue visite. Quindi non fare lo str** e clicca sul bottone blu :) Se hai tempo da perdere, leggi la nostra Privacy Policy.

Gestisci cookie
  • Home
  • News
  • Cantera
  • Tips
  • Chi Siamo
    • Il Progetto
    • Il Team
  • Richiesta di Adesione
  • Password Dimenticata
  • Continua con Facebook
    Continua con Google
  • Messaggi Recenti

    • Buste da lettera intestate: tutti gli step per arrivare...
      Agosto 4, 2025
    • Sinergie tra imprese e Terzo Settore: un’alleanza...
      Luglio 21, 2025
    • Quando il cliente è giovane: quali gadget personalizzati...
      Giugno 25, 2025
Young - Slow Journalism
  • Home
  • News
  • Cantera
  • Tips
  • Chi Siamo
    • Il Progetto
    • Il Team

Cerca



Editori

  • achilleterzo
  • Ale C. Ph
  • Alessandra Busanel
  • Alessandro Cini
  • Alessia Di Giovanni
  • Alfonso
  • Andrea
  • Andrea Corvino
  • Andrea Paone
  • AndreArisponde
  • Angela Vitaliano
  • Angelo Golino
  • Anna
  • Anna
  • Annette Palmieri
  • Antonia Storace
  • Antonio Casaccio
  • Arcybald
  • ArmandoArmy Fusco
  • Arsenale Kappa
  • Arsenale Kappa
  • Attilio De Alberi
  • Aurora Scudieri
  • Beatrice Elerdini
  • Beatrice Elerdini
  • Blog Intervista
  • Blog Intervista
  • Carlo Crudele
  • Carmine Falco
  • Charlotte Matteini
  • CleanNet
  • Dario Cerbone
  • Dario Cerbone
  • darioierimonti
  • David Colantoni
  • Davide Cerisola
  • Davide Gambardella
  • Davide Marciano
  • Eleonora Russo
  • Elisabetta Besutti
  • Elisabetta Besutti
  • elizabethskia
  • elvis
  • Emiliano Rubbi
  • Ettore Panella
  • Fabio Belli
  • Fabio Botter
  • Fabio Vanacore
  • Fabrizio Cianci
  • Federica Maneli
  • Federica Russo
  • Federico Cartelli
  • Federico José Bottino
  • FEF ACADEMY
  • Francesco Di Paola
  • Francesco Di Paola
  • Germano Milite
  • Gianmarco Crinieri
  • gianrolando scaringi
  • Giorgio Del Sole
  • Giovanni Carzana
  • Giovanni Guarini
  • Giulia Piccolino
  • Insem SPA
  • ketty
  • La Fiera
  • Laura Elisa Rosato
  • Livio
  • Loredana de Michelis
  • Lorenzo Tosa
  • Luca lamesa
  • Luca Marinelli
  • Luca Mazzucchelli
  • Luciano Costantino
  • Luciano Costantino
  • lwmaster
  • Manuela Stacca
  • Maria Melania Barone
  • Maria Pia Dell'Omo
  • Mariagiovanna
  • Marialuisa Monda
  • Marta Caldara
  • Martina Mugnaini
  • Martina Mugnaini
  • Mathew Meladoro
  • Mattia Andres Lombardo
  • Mattia Andres Lombardo
  • Mattia Cataldo
  • MedPov
  • MedPov
  • moneyfarm
  • Nunzio
  • Nunzio
  • Pier Luca Santoro
  • Pierluigi Sandonnini
  • Redazione Cultura
  • Redazione Cultura
  • Redazione YOUng
  • Riccardo Bottazzo
  • Riccardo Bottazzo
  • RIVEFLUVIONE
  • Roberto Corradi
  • Rosa Anna Buonomo
  • Rosanna Gaddi
  • Ruben Lagattolla
  • Ruben Lagattolla
  • Sabina Guzzanti
  • Samantha Viva
  • Sergio Ferraris
  • Silvia Buffo
  • Simona Rabboni
  • Simona Rabboni
  • Simone Santi
  • Slytouch
  • Slytouch
  • Stefano Iannaccone
  • Stella Levantesi
  • Sveva Alagna
  • Team Young
  • testfree
  • Tonino Bucci
  • Valentina Varlese
  • Valerio Maggio
  • Vincenzo Scichilone
  • Yeerida
  • Yeerida
  • YOUngTips

Neurocapitalismo: tra dominio totale e resistenze molecolari

Postato il Luglio 4, 2016 Stefano Dorigo 0

Per leggere questo articolo ti servono: 3 minuti

Per me, che sono ancora in piena formazione e che ho appena cominciato un proprio percorso professionalizzante, non è cosa da poco cercare di riportare una lettura lucida dell’eccellente libro di Giorgio Griziotti. Gli eventi nella capitale francese si susseguono a ritmo sostenuto, eppure il testo “Neurocapitalismo. Mediazioni tecnologiche e linee di fuga” non poteva forse uscire in un momento più propizio. Gli spazi che stanno deflagrando con l’innesco del dispositivo sulla nuova legge del lavoro, stanno organizzando resistenze tenaci di una moltitudine la cui composizione sembra sfuggire a tutti i canoni classici della sociologia. Ed è proprio quando la lotta si intensifica che l’analisi deve farsi ancora più tagliente e chirurgica.

Il libro di Griziotti rappresenta dunque uno strumento essenziale da aggiungere alla tanto abusata metafora della cassetta-degli-attrezzi-del-rivoluzionario. Se non altro perché si tratta di un documento militante, composto da un autore che non è certamente lontano dalle riflessioni accademiche – pur non essendone organico – ma che ha anche avuto l’opportunità di vivere a far vivere esperienze pratiche e gestionali di quello che affronta. Basta solo il suo curriculum per fornire una forte base teorico-pratica: più di trent’anni d’attività come ingegnere informatico in cooperative ed associazioni dell’economia sociale ma anche in una multinazionale francese dei servizi informatici, dieci anni di formazione nell’area dell’antagonismo autonomo in Italia. Due percorsi all’apparenza complementari, ma che permettono di riproporre una visione equidistante dagli approcci apocalittici e quelli tecnoutipistici verso i nuovi media.

Griziotti cerca di tratteggiare gli scenari del dominio e del conflitto innescati dai processi guidati dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da trent’anni a questa parte, dall’inizio della controrivoluzione neoliberale. Ma oltre a entrare nel dettaglio di meccanismi che per molti sarebbe complicato anche solo immaginare, Griziotti riesce a ricomporre il tutto con un linguaggio accessibile anche a i non  iniziati. Oddio, aver letto qualche testo della scuola posteoperaista sulle nuove forme del capitalismo cognitivo aiuta, ma diciamo anche che Neurocapitalismo aiuta a decifrare meglio molti scritti accademici a riguardo: ma il pregio ulteriore è quello di riuscire a guardare oltre l’infinito presente che subiamo e delineare primi immaginari postcapitalistici.

Tutto parte da una semplice constatazione di base. Ormai i dispositivi tecnologici di calcolo e comunicazione sono talmente diffusi e integrati non solo al nostro quotidiano, ma anche ai nostri copri, da poter essere definiti bioipermedia: un “interazione continua dei corpi e dei sistemi nervosi organici con il mondo tramite il complesso dei dispositivi mobili, delle applicazioni e delle infrastrutture reticolari” (pag. 120). È dal nucleo di questo concetto che si sviluppa tutta la riflessione attorno alla “fusione dell’umano e del tecnologico. Una fusione che crea nuove relazioni di potere che si fonde con l’ambiente planetario modificato e che queste nuove relazioni … radicali e gioiose … sostengono l’etica vitalista della mutua interazione fra specie. Questo postantropocentrismo è una nuova utopia, ed abbiamo un grande bisogno d’utopie in questo momento” (pag. 121). Il libro non fa altro che ripercorre quel sistema complesso e rizomatico su cui sfrecciano oggi i rapporti di dominio tecnologico, ma anche di resistenza: resistenze che si danno in maniera autonoma e cooperativistica, rifuggendo i rigidi e obsoleti modelli sindacali classici e ritrovando nello slancio individuale e mutualistico nuovi gesti di sabotaggio.

foto dorigo

Giorgio Griziotti, Neurocapitalismo. Mediazioni tecnologiche e linee di fuga, Mimesis, Milano – Udine, 2016, 260 pagine

Una cosa è certa: per vincere sulla macchina, per rendere efficace il guasto, bisogna conoscerla, averne confidenza. E il libro di Griziotti è anche un’esortazione a non smettere mai di studiare e di approfondire, apposta per meglio affinare le proprie armi di lotta, che poi sono anche quelle di lavoro: è negli spazi liberati sulla rete che si riesce a fornire più solide basi per aprire spazi di libertà nel reale interconnesso.

Forse nella mia rilettura di Neurocapitalismo sono riuscito ad essere oscuro e superficiale al tempo stesso, ma pochi libri come quelli di Griziotti sono stati capaci di ridarmi il senso di “relazioni rizomatiche” e “soggettività nomadi” con la sua stessa chiarezza. Giorgio riesce a scorge lo sviluppo di forme individualizzate e valorizzanti di lotta, una sorta di ribaltamento di dell’individualismo capitalistico e autolesionista, senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, ma anzi rimarcando una filosofia dell’attraversamento capace di cavalcare diverse situazioni, diversi stimoli.

“Siamo quindi a un bivio: quello che è in gioco non è tanto lo sviluppo di scienze e tecnologie sempre più integrate, ma il modo di usarle per organizzare la lotta e l’uscita dal modello letale in cui la tecnologia prende il posto dell’ontologia” (pag. 179).

 

#giorgio griziotti#neurocapitalismo#Neurocapitalismo. Mediazioni tecnologiche e linee di fuga#recensione

Pubblicato da

Stefano Dorigo

Dottorando in antropologia all'università Paris8, sotto la direzione di Alain Bertho (Les temps des emeutes, Bayard, 2009), nonché autore del romanzo A Riot Of My Own assieme a Pantaleo Elicio (www.ariotofmyown.net). Da sempre appassionato dei nuovi fenomeni sociali urbani e insorgenti, convinto assertore della partecipazione diretta e dell'approfondimento filosofico: per avere una visione a 360 della complessità degli eventi. Dopo aver passato i suoi vent'anni a fare il girovago su e giù tra Francia e Italia, attualmente vive a Parigi, lavorando nella ristorazione per finanziarsi gli studi. Saltuariamente il reporter.


Potrebbe piacerti anche

84
Condominio Reale di Vito Ferro su Yeerida
Settembre 12, 2016
138
Jón Kalman Stefánsson, un fuoriclasse dei nostri tempi
Agosto 19, 2015

Consigliati dall'editore

Buste da lettera intestate: tutti gli step per arrivare al cartaceo perfetto
Agosto 4, 2025 0
Sinergie tra imprese e Terzo Settore: un’alleanza per generare valore sociale
Luglio 21, 2025 0
Quando il cliente è giovane: quali gadget personalizzati usare per una campagna pubblicitaria di successo
Giugno 25, 2025 0
Pavimenti industriali: i consigli per una pulizia efficace
Giugno 3, 2025 0
  • Featured

    • Luca De Stefani (Big Luca) mi ha querelato
      Aprile 25, 2025
    • Il 25 Aprile non è un festa comunista
      Aprile 25, 2025
    • Consob sospende Rendimento Etico srl per quattro mesi
      Dicembre 13, 2024
    • Jimmy Cenedella prova a censurare le recensioni negative
      Dicembre 3, 2024
    • Rendimento Etico, operazioni in ritardo di 2 anni,...
      Ottobre 24, 2024

  • Seguici Su



  • YOUng – Slow Journalism è una testata giornalistica di
    proprietà di Mastino S.R.L.
    Registrazione presso Trib. Santa Maria Capua Vetere (CE) n° 900 del 31/01/2025
    | Iscrizione al ROC n° 34784
    P.IVA: 04755530617 – Mastino srl
    Sede Legale: CASERTA – VIA LORENZO MARIA NERONI 11 CAP 81100