Di Young Signorino se ne parla tantissimo.
Ma ne parlano quasi esclusivamente quelli dai 30 anni in su.
I ragazzini, in media, se ne parlano, di solito lo fanno per ridere di lui.
Partiamo da questo assunto.
Young Signorino non è Sfera Ebbasta, non è neanche la Dark Polo Gang (per quanto all’orecchio di uno dai 30 anni in su possano risultare molto simili), perché i primi hanno un successo vero, concreto, tangibile, che si traduce in canzoni vendute e seguito ai concerti, il Signorino no.
Loro sono “rispettati”, sono “fichi”, sono “parte della scena”, lui no.
Lui è quello che annuncia un concerto al Monk, a Roma, e poi non suona, ma in sala non c’erano neanche 200 persone ad aspettarlo.
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Young Signorino è quello che fa milioni di visualizzazioni su YouTube perché tutti i 30/40enni in giro lo fanno vedere a rotazione ai loro amici per dire: “Oh, ascolta che musica demmerda va di moda tra i ragazzini di oggi”.
E lo fanno perché, in effetti, YS sembra incarnare perfettamente il prototipo del ragazzino trap che piace ai ragazzini trap.
Solo che è più estremo degli altri: zero contenuto, parla quasi esclusivamente di droga, lo fa male e fuori tempo.
In pratica, per un 30/40enne, è indistinguibile dalla Dark Polo Gang.
Ma per il pubblico più giovane della trap non è così.
Perché, per qualche motivo a me ignoto (dovrei avere 13 anni per capirlo davvero), quel pubblico trova un senso e un significato a brani come “Sportswear” o “Spezzacuori”, ma non fa altrettanto con “Dolce Droga” o “Mmh ha ha ha”.
Il Signorino indigna e colpisce i 30/40enni e, a volte, li seduce anche.
Io stesso, lo confesso, avrò visto cento volte entrambi i video.
Perché la produzione è molto bella, i suoni sono perfetti e lui è talmente estremo, ridicolo, goffo nei movimenti, brutto, senza senso, da risultare in qualche perversa maniera anche magnetico.
E poi non è che Off, cantando “Electrica Salsa – Bah Bah – Bah Bah”, dicesse molte cose più interessanti di Young Signorino, in effetti, e a me Off faceva impazzire, da bambino.
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Un’altra categoria molto affascinata da Young Signorino sono i critici musicali, i 30/40enni che si vogliono sentire “al passo coi tempi”, quindi intellettualizzano, decodificano, interpretano ed elevano al ruolo di “provocatore dadaista” un ragazzino problematico senza nessun talento reale.
Ma anche questo è sempre accaduto, temo.
Si inizia cercando di trovare un “senso” che non sia “i ragazzini di oggi ascoltano merda” al successo giovanile di roba tipo la Dark Polo Gang, si finisce per autoconvincersi che Young Signorino sia il nuovo Man Ray, un geniale provocatore (consapevole o inconsapevole) che destabilizza e rinnova la musica moderna.
Tutto questo, in pratica, quando il “successo” (o presunto tale) di YS l’abbiamo creato noi, non i ragazzini che ascoltano musica demmerda.
È un po’ come se, ai tempi di Bello Figo, tutti avessero creduto che faceva sul serio (oddio, in effetti qualcuno non particolarmente scaltro lo aveva anche pensato).
La differenza fondamentale è che, per un adulto, oggi, i contenuti di una Dark Polo Gang e quelli di un Bello Figo sono virtualmente indistinguibili, sembrano entrambi uno scherzo, quindi si fa prima a prendere sul serio tutto.
Ma YS è un’enorme bolla di sapone mediatica ad uso e consumo dei vecchi che vogliono ridere di lui e degli immaginari ragazzini che lo ascoltano, dei critici musicali che si vogliono sentire giovani e degli intellettuali che vogliono trovargli a tutti i costi un senso.
Se, poi, questa bolla di sapone, tutta questa attenzione su di lui, in futuro, possa anche tramutarsi in un successo di pubblico “concreto” non lo so, suppongo che al momento non lo sappia nessuno.
Fatto sta che Young Signorino lo abbiamo creato noi, non i ragazzini trap.
È roba nostra.
È roba di Rolling Stone che lo intervista trattandolo un po’ come un bambino deficiente.
È roba anche mia, nel momento in cui scrivo questo post.
Young Signorino è la grande truffa del Rock ‘n Roll e noi ci siamo cascati tutti alla stragrande.
God save Young Signorino.