di Graziano Ruzzini
Un torneo di calcetto per ricordare chi ci ha insegnato che lo sport è soprattutto amicizia. Non è un gruppo di amici che gioca insieme contro altri gruppi di amici: le squadre vengono sorteggiate mettendo insieme tutti gli iscritti, dividendoli in base alla loro presunta competenza (cosa possibile per quelli che si conoscono, per quelli di fuori è un po’ più complicato) in varie fasce e poi sorteggiati cercando di inserire in ogni squadra lo stesso numero di giocatori di prima fascia, seconda, ecc.
Una delle manifestazioni che caratterizza l’estate di Roccafluvione e che nel corso degli anni si è distinta come unica nel suo genere è il torneo di calcetto 24h no limits giunto quest’anno alla nona edizione. Organizzato dall’ASD Roccafluvione in collaborazione con La Pro Loco e con il patrocinio del Comune è uno degli appuntamenti fissi che negli anni è diventato tra i più attesi dell’estate. L’evento fu ideato 9 anni fa da Luca Capriotti e Flavio Lolli con lo scopo di ricordare Adriano Capriotti, Giulio Simoni, Emidio Capriotti e Gabriele Pezzini. Amici indimenticabili, scomparsi prematuramente e che tanto hanno dato a Roccafluvione nello sport, sia attraverso i ruoli ricoperti come presidenti della società sportiva e la militanza nella squadra di calcio locale, ma soprattutto attraverso l’insegnamento che tutti loro hanno sempre cercato di trasmettere: lo sport visto come mezzo di socializzazione, come strumento per consolidare legami e amicizie.
Proprio per questo al torneo è stata data un’impostazione tale da rendere secondario l’aspetto agonistico rispetto a quello ludico-sociale. I tornei 24 ore venivano già organizzati in qualche paese, ma la particolarità principale di questo è che, anziché iscriversi la squadra, si iscrive il singolo. In questo modo non è un gruppo di amici che gioca insieme contro altri gruppi di amici, ma la squadra è costituita da ciò che capita. Le squadre vengono sorteggiate mettendo insieme tutti gli iscritti, dividendoli in base alla loro presunta competenza (cosa possibile per quelli che si conoscono, per quelli di fuori è un po’ più complicato) in varie fasce e poi sorteggiati cercando di inserire in ogni squadra lo stesso numero di giocatori di prima fascia, seconda, ecc.
Le iscrizioni vengono raccolte in diverse attività di Roccafluvione quindi c’è davvero tutto il paese che collabora anche durante tutto il torneo per il servizio di ristorazione: si possono comprare bibite e cose da mangiare (anche arrosticini ed altro); comunque durante tutto il torneo gli organizzatori forniscono gratuitamente stuzzichini, colazione, pranzo e anche cena finale.
Durante il torneo si giocano minimo 4 partite (quelle di qualificazione e se si passa ce ne potrebbero essere altre 3 per la finale) e si gioca mediamente ogni 2 ore e mezza, quindi il tempo per dormire e riposarsi è relativamente poco. La maggior parte dei giocatori, soprattutto i ragazzi, preferiscono restare al palazzetto e ingannano l’attesa con qualche birra, qualche stuzzicchino e 2 chiacchiere. A volte, vinti dal sonno e dalla stanchezza ci si arrangia a bordo campo, dormendo per terra o su qualche materassino usato solitamente per la ginnastica. Qualcuno si concede un po’ di riposo in macchina o magari facendo un salto a casa. Capita spesso che qualcuno tornato a casa non si svegli; una volta invece qualcuno ha esagerato con la birra e non è stato in grado di giocare la partita successiva. Ma la cosa bella è che anche chi non gioca spesso resta al palazzetto a guardare le partite, chiacchierare e magari dare una mano a servire la colazione o le eventuali merende.
Durante il giorno si sta quasi esclusivamente al campo insieme. Quest’anno c’era anche il ludobus, quindi le famiglie intere e si è avuto modo di passare un po’ di tempo tutti insieme.
L’aspetto agonistico è assolutamente secondario e la socializzazione la fa veramente da padrona. Ad esempio quest’anno, dopo un partita, bevevo una birra con un amico che giocava in un’altra squadra, con lui un ragazzo in vacanza a Colleiano che si era iscritto e giocava con lui e con me un parente romano che era a vedere il torneo. Alla fine siamo stati un’ora lì a chiacchierare, mangiare e bere come fossimo tutti vecchi amici.
E’ di certo anche un modo divertente in cui i turisti possono conoscere persone del luogo e vivere il paese, che nella socialità non ha molte occasioni da offrire. Le squadre sono solitamente molto eterogenee, con ragazzi più giovani e altri molto meno. Di solito i meno giovani si divertono nella veste di quasi allenatori, mentre i ragazzi sono molto più presi dal giocare in campo e anche questo è positivo: diversamente ci sarebbero sicuramente dissapori per chi gioca più o meno. In questo modo magari si arriva alla fine del torneo che si sono pure limati gli attriti probabili tra componenti.
Nei piccoli paesi le dinamiche dei “gruppetti” sono molto forti e attività che possano scardinarle sono utili, necessarie e….imprevedibili! A fine serata di solito si celebra la messa, in ricordo di Adriano, Emidio, Giulio e Gabriele, si svolge la premiazione e si cena tutti insieme. Proprio questa formula pensiamo sia il segreto del successo dell’iniziativa, che dopo anni continua a riscuotere grande partecipazione sia tra i giocatori, 99 iscritti che vanno dal ragazzo di 14/15 anni all’adulto di 50 o 55, sia tra quanti partecipano all’organizzazione, cucinando, portando una crostata o aiutando in tutti i modi possibili.
Vedere ragazzini/e e adulti condividere materassini o giacigli improvvisati durante la notte, giocare insieme, pranzare e cenare insieme o divertirsi a vedere i più piccoli alle prese con il Ludobus è una delle cose più belle della nostra estate. Il ringraziamento degli organizzatori dell’ASD va alla Pro Loco, all’amministrazione comunale e a tutte le attività e persone che contribuiscono in qualunque modo alla riuscita di questa iniziativa. Le 10 squadre che si sono formate, portavano i nomi delle frazioni di Roccafluvione e si sono scontrate durante tutta la notte tra il 7 e 8 agosto e il giorno successivo. La finale si è disputata tra le squadre di Meschia ( composta da Rossi Guerriero, Pio Latini, Francesco Poletti, Lorenzo Oggiani, Francesco Ruffini, Raffaele Giachini, Andrea Mercuri, Maurizio Ruzzini e Marco Bruni) e Bovecchia (composta da Omar Ruzzini, Massimo Casciaroli, Stefano Citeroni, Flavio Fioravanti, Mauro Elsini, Diego Di Buò, Alex Sosi, Francesco Agostini, Marco Mariani) con la vittoria di Meschia, Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione gli organizzatori dell’ASD, sul loro profilo FB, comunicano i vincitori e premiati e annunciano grandi novità per l’edizione 2016, decennale del 24 ore no limits.
“Il 24 h no limits 2015 si chiude con la vittoria di Meschia …. Miglior portiere Rossi Guerriero, miglior giovane Capriotti Matteo, miglior giocatore Agostini Francesco, miglior over De Santis Sandro e premio per record di vittorie del torneo a Maurizio Ruzzini che vince il torneo per la terza volta consecutiva …
Arrivederci al prossimo anno per la 10* edizione … Ci saranno grandi novità !