Quando arriviamo sotto Campagna Elettorale, come sempre, nessuno risparmia colpi contro i propri avversari. Colpi che, spesso toccano più la vita personale che quella professionale. Ultimo caso, in ordine di tempo, è quello che riguarda le candidatura a Sindaco di Roma di Guido Bertolaso e Giorgia Meloni. Quest’ultima, oltre ad essere una donna – status che in Italia la mette a rischio di moltissimi attacchi e critiche- è, soprattutto, incinta.
Competere con il pancione con uomini – e per di più bigotti e arretrati – comporta, per forza, una consapevolezza a diventare oggetto di critiche, suggerimenti “paterni” e osservazioni “logiche”.
Ecco che in una intervista della trasmissione di La7 «Fuori Onda» il candidato sindaco Bertolaso, rispondendo al conduttore David Parenzo, si sbilancia in consigli non richiesti: «La Meloni deve fare la mamma (…) Deve gestire questa pagina della sua vita, non vedo perché qualcuno debba costringerla a una campagna elettorale. Vogliamo farle godere questo momento della sua vita? Sarebbe una cattiveria costringerla a fare qualcosa che tra l’altro lei non vuole fare»
Sarà capitato a tutte le donne che restano incinta di ritrovarsi dei colleghi uomini che, alla notizia o alla prima presenza del pancino, mostrano inaspettata partecipazione alla notizia, e non per la gioia. Sanno, immaginano, si prefigurano che non sarai più “papabile” per quell’aumento, per quella promozione, per quel posto al quale anche loro ambiscono. E se tu decidi comunque di candidarti, di far presente al capo che “ci sei”, loro ti diranno “ma come, tra un poco nasce il pupo? Tu devi pensare a fare la mamma. Lo dico per te”.
Dietro a quella frase non c’è alcun altruismo ma solo un tentativo di ridimensionamento. La donna che mette su prole poi DEVE pensare alla famiglia. Sulla ripresa del lavoro dopo il parto ci possono essere mille opinioni diverse: c’è chi se la sente di tornare dopo solo una settimana. C’è chi non intende perdersi il prezioso momento di un figlio appena nato e mette il lavoro in secondo piano.
Stavolta non mi esprimerò direttamente a riguardo perchè in questo caso credo che il mio o il vostro parere non conti nulla. Ogni donna, ogni futura mamma, deve fare quello che sente e decidere da sola o con il proprio compagno. Se un giorno si ritroverà a fare i conti con la propria coscienza per un lavoro che poi non le ha poi dato granchè, dovrà rendere conto solo delle proprie scelte.