La compagnia aerea Emirates ha mandato in onda il suo nuovo annuncio con protagonista Jennifer Aniston, subito diventato virale con circa 800.000 visite al canale ufficiale YouTube nelle prime 24 ore. Nell’annuncio si prendono in giro le compagnie aeree concorrenti, con l’attrice 46enne che si risveglia da un incubo nel quale è a bordo di un aereo senza doccia o salotto.
Avvolta in un accappatoio bianco, la Aniston rievoca Rachel Green, il personaggio che le ha regalato la notorietà nella sitcom americana Friends. Successivamente, dopo il risveglio in una suite privata in una cabina in prima classe di un volo Emirates, diventa glamour e composta, mentre racconta il suo “incubo” a un barman.
Lo spot è stato diretto da Bryan Buckley, noto nel settore per le sue pubblicità del Super Bowl e ha ricevuto per lo più pollici recto su YouTube, alimentati dai fan dell’attrice ansiosi di vederla in azione. Gli utenti, tuttavia, non nascondono quel retrogusto un po’ amaro che lascia questo spot. Prima di commentarlo, vediamolo:
“Ottimo annuncio Jennifer, se solo potessimo permettercelo un biglietto in prima classe“. Questo uno dei tanti commenti lasciati dagli utenti. Di certo, però, non possiamo fare una colpa a Emirates se ha deciso di puntare un target economicamente molto elevato. Personalmente non ho mai avuto problemi a farmi una doccia una volta arrivata a destinazione ma io non faccio testo, ho sempre viaggiato in low cost!
Criticabile risulta invece la scelta di Emirates di una testimonial ormai così inflazionata da spot eterogenei da non risultare la candidata ideale per uno spot d’élite come quello di Emirates ambisce ad essere. Altrettanto la scelta del momento – caduto proprio nel bel mezzo di un acceso dibattito fra le tre grandi compagnie aeree statunitensi ( American, Delta e United) e le tre grandi compagnie del Medio Oriente (Emirates, Etihad Airways e Qatar Airways). Le prime accusano le seconde di sovvenzioni occulte da parte dei loro governi, tesi che le compagnie aeree del Golfo negano con veemenza.
La parte che risulta stridente e che ha attirato il maggior numero di critiche è proprio quella in cui la protagonista viene derisa dal personale – che tutt’al più potrebbe offrirle solo arachidi e salviette calde. Un passaggio ritenuto offensivo e strumentale e per il quale ci si aspetta a breve una risposta delle compagnie aeree americane.
Forse non potrò mai provare questa esperienza per fare i dovuti confronti, per il momento do voce a chi lo ritiene politically scorrect, seppur simpatico.