Ricapitolando, nell’ultima settimana:
1) Amadeus presenta la sua squadra “al femminile” di Sanremo.
Tutte OVVIAMENTE bellissime.
Ma belle belle proprio, eh.
Poi c’è anche cosetta, dai, come si chiama?
Quella bellissima, ma bella bella-fotomodella.
La fidanzata di Valentino Rossi, insomma.
E dice che lei sta lì perché OVVIAMENTE è bellissima, ma anche perché è una in gamba che è sempre stata un passo indietro a un grande uomo.
E poi è molto ma molto bella, ovviamente, non so se l’ho già detto.
Ma sono tutte bellissime.
Bellissime.
2) Su Il Tempo ci fanno sapere che ottenere un congedo di paternità significa “fare il MAMMO”.
Perché quella che sta a casa coi figli, da che mondo è mondo, è la mamma.
Il papà, invece, va a lavorare.
Se un uomo sta a casa coi figli per permettere anche alla compagna di lavorare, quindi, non è un papà, ma un “mammo”.
E forse è anche un po’ dell’altra sponda, insomma, che gli piace fare certe cose da femminucce.
Diciamocelo: scrivi “mammo” per dire “femminiello”:
3) Al GF VIP: tale Salvo (un tizio che partecipò alla prima edizione del Grande Fratello) è stato estromesso perché, in riferimento a una tizia in gara assieme a lui, ha detto:
“Io se fossi stato single, c’era quella piccolina, tutta trasparente co ‘sto culettino… Quella si merita due schiaffi che le devi spezzare la colonna vertebrale proprio. Staccarle la testa e la lasci con la pelle sul letto. Solo la pelle, perché le ossa me le sono bevute. Quella è da scannare, quella li è proprio da maciullarla, dai. Io gli ho visto le budella, le ho visto l’intestino crasso attraverso i fuseaux“.
E Pupo (quello del gelato al cioccolato dolce e un po’ salato) ci fa sapere che Salvo è un bravo ragazzo, ma purtroppo oggi certe cose non si possono più dire.
In effetti è abbastanza scandaloso che non si possa più dire che si vuole maciullare il culo di una ragazza in diretta tv, oggigiorno.
Questa è la dittatura del politicamente corretto, signori.
VERGOGNA.
4) A Salvini viene chiesto di Alfio Baffa, il candidato leghista calabrese che mandava i video agli amici del “gruppo di Revenge Porn”.
E Capitan Lonza ci fa sapere che a lui “non interessano i gusti sessuali delle persone”.
Purtroppo, ahimè, il revenge porn è un reato, anche un reato molto grave, non sono “gusti sessuali”.
I gusti sessuali sono quelli di quei ragazzi che, a cadenza regolare, vengono picchiati dai suoi alleati neofascisti.
Ma questo, giustamente, Salvini non lo può sapere.
Lui è troppo impegnato a ingozzarsi in giro per l’Italia straparlando di “invasioni” immaginarie.
Spiacente, amiche, questo non è un Paese per donne.