La cosa che spaventa di più, nella storia di come sia stata accolta la notizia del rapimento di Silvia Romano nel nostro paese, è il trovarsi a constatare come l’idea di dedicare la propria vita ad aiutare il prossimo ormai da molti italiani sia considerata un disvalore.
Una cosa da “stupidi buonisti di sinistra”, per alcuni, o da “giovani e ingenui sognatori”, se sei un Gramellini qualsiasi.
È un po’ il trionfo del Razzismo, se ci pensate.
Scritto così, però, con la R maiuscola.
Che non è una questione di discriminazione su base razziale, ma la filosofia di Antonio Razzi, ex senatore di Forza Italia e grande amico di Kim Yong Un, filosofia che possiamo riassumere nella sua più celebre massima: “Fatti i cazzi tuoi, amico mio, dai retta a me…”.
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Una volta l’ho incontrato.
Un tipo simpatico, Antonio Razzi.
Aveva anche fatto stampare delle magliette con scritto sopra “FATTI I CAZZI TUOI” e le distribuiva alla gente, in una surreale operazione di branding.
Uno a posto, insomma, se non ti fermavi a pensare che quello lì lo pagavamo per fare il senatore.
[sostieni]
Non fare nulla, pensa prima di tutto a te stesso, non ti esporre mai, meno che mai per gli altri.
Se poi quegli altri sono pure “lontani” e scuri di pelle e magari tu sei una ragazza, figuriamoci proprio.
Che “aiutiamoli a casa loro” è una frase da scrivere su Facebook o uno slogan da usare per i comizi, mica ci crede davvero qualcuno.
Svegliatevi, ragazzine stupide e ingenue.
Siamo un paese Razzista, noi: ci facciamo “i cazzi nostri”, come ci ha insegnato il Senatore Antonio.
Forse è per questo tutta la bellezza che c’è in questa foto non la capiremo mai del tutto.
Non ce la meritiamo.