I mostri dei mari, provenienti dagli abissi profondi, quest’anno per Halloween si sono radunati tutti all’Acquario di Cattolica.
Dopo aver pensato a lungo dove portare mio figlio Riccardo, di due anni e mezzo, per il Ponte dei Morti, abbiamo deciso di tornare all’Acquario di Cattolica, dove io e il suo papà eravamo già stati prima che lui nascesse. Ci piacque molto, ma niente paragonabile a quello che vedi negli occhi di tuo figlio quando incontra il becco di un pinguino, il muso di una lontra o le fauci di uno squalo. Qui tutto è pensato per loro, in primis l’iniziativa prevista proprio per Halloween (dal 29 ottobre al 2 novembre), quando ogni bambino che si presenta con una zucca ha l’ingresso gratuito.
Quando siamo partiti da casa ho provato a spiegare a mio figlio che quello sarebbe stato per lui un giorno speciale. Avrebbe incontrato gli abitanti del mare, avrebbe visto pinguini e lontre mangiare e giocare, tartarughe e meduse muoversi sinuose, cuccioli di squalo martello e squali Toro e Nutrice sfidare gli occhi dei visitatori. Ma le mie parole non erano abbastanza forti. Tutto è stato diverso quando davanti a lui sono apparsi loro.
Riccardo è un bimbo vivace, molto attivo e curioso. Ma lì, davanti ai dominatori degli abissi, l’ho visto attento, grande nel suo essere minuscolo, felice di scoprire un mondo che fino ad ora si era limitato alla spiaggia, a qualche gita in barca e ad una esperienza in sottomarino. Ma lì tutto è diverso.
Ci siamo chiesti a lungo se non fosse ancora troppo piccolo per capire, apprezzare, vivere al meglio l’esperienza che l’Acquario di Cattolica può regalarti. La risposta è arrivata subito, quando i suoi occhi si sono illuminati nel vedere le lontre giocare vivaci tra loro. Chiedeva al papà che animale fosse, lo seguiva, lo scopriva. I pinguini gli hanno lasciato dentro qualcosa di unico a mio parere. Fino ad ora per lui erano un cartone animato. Ora sono diventati reali. Li ha visti nuotare e ha capito quanto possa essere straordinaria la natura, anche quella più distante da noi, che sarebbe difficile incontrare se non ci fossero posti come questi.
Alcune mamme mi hanno detto che preferiscono non portare i figli dove gli animali sono rinchiusi, ma io la penso diversamente. Prima di tutto ho visto un posto dove il rispetto, la pulizia e la professionalità vince su tutto. Gli animali possono giocare, hanno grandi spazi, vengono nutriti bene e da professionisti, e tutto intorno a loro è pensato per il loro benessere finico e mentale. Ho spiegato a mio figlio che se non ci fossero posti così non avrebbe mai avuto la fortuna di vedere dal vivo uno squalo, un caimano o tanti rettili esotici.
L’Acquario di Cattolica per la nostra famiglia è un posto speciale. La prima volta ci siamo stati quando aspettavo Riccardo e ora che lui ha quasi tre anni io aspetto il suo fratellino Lorenzo. Sono certa che tra tre o quattro anni torneremo anche con lui. Così Riccardo sarà molto più grande per trasformare lo stupore in comprensione e Lorenzo avrà la fortuna che ha avuto oggi suo fratello di far brillare i suoi occhi in quelli di questi preziosi abitanti marini.