La finanza agevolata compare ormai da diverso tempo tra gli strumenti più utili per le imprese.
Contributi a fondo perduto, finanziamenti, incentivi: un’impresa può nascere, svilupparsi e arrivare ai propri obiettivi attraverso tutto ciò. Tali strumenti, infatti, da un lato agevolano la concorrenza e la competitività tra le imprese già attive, dall’altro supportano la nascita di nuove realtà imprenditoriali.
Un business in erba ha indubbiamente tante potenzialità, ma in fase embrionale si corre il rischio di non sapere su quali aspetti puntare e come renderli produttivi. Essere quindi lungimiranti non basta, se non si dispone delle competenze giuste, di un approccio funzionale e di incentivi che possano supportare il tutto.
Incentivi: 2021 in stallo, 2022 in ripresa
Dopo un 2021 di stallo per gli incentivi, a causa del blocco del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il 2022 sembra seguire un trend differente. Già sono stati annunciati numerosi bandi e si attende che si aprano; altri hanno ottenuto un rifinanziamento e hanno subito delle modifiche.
Una premessa però è d’obbligo. Gli ultimi anni hanno messo in evidenza una corposa criticità riguardante i business plan, che sono la causa della maggior parte delle domande che sono state respinte.
Business plan con parecchi deficit e scarsa preparazione in vista del colloquio con gli analyst rappresentano una combinazione deleteria. Redigere un business plan non è facile né veloce: tuttavia, per vincere un bando, ha una rilevanza fondamentale.
Una volta capito che i fondi possono essere erogati da alcuni Enti tramite appositi bandi, bisogna comprendere le modalità con cui poter accedere alle agevolazioni. Per aumentare la possibilità di individuare le giuste agevolazioni, ed insieme le percentuali di successo, si consiglia pertanto di evitare il fai da te e di affidarsi ad una società che aiuta a sviluppare il Business grazie alla finanza agevolata. Elteide, in tal senso, fa scuola.
In questo precedente articolo, ci siamo soffermati sui finanziamenti a fondo perduto per giovani. Vediamo quali sono gli altri strumenti utili, sempre in ambito di finanza agevolata, per le imprese.
Finanziamenti a fondo perduto turismo 2022
La pandemia ha duramente colpito il settore turistico. Per questo motivo, altissima è l’attenzione ai finanziamenti a fondo perduto per tutti coloro che operano nel mondo del turismo.
IFIT (Superbonus 80%)
A suscitare maggiore interesse è l’IFIT, noto anche come Superbonus 80% per le aziende turistiche. Si tratta di una misura, prevista dal PNRR e promossa dal Ministero del Turismo, che favorisce la riqualificazione delle strutture del comparto turistico. e gestita da Invitalia. Tra i principali destinatari vi sono alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari, porti turistici, parchi tematici, centri termali. Le agevolazioni contemplano credito d’imposta e contributo a fondo perduto.
Le domande possono essere presentate fino al 30 marzo 2022.
Digitour
Dal 4 marzo 2022 è disponibile Digitour, il credito d’imposta per agenzie di viaggio, per una dotazione complessiva di 98 milioni di euro distribuiti per il quadriennio 2022-2025.
Il 40% delle risorse è destinato a investimenti nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Il credito d’imposta è concesso fino al 50% delle spese ammissibili.
Le agevolazioni previste da Digitour sono rivolte esclusivamente alle agenzie di viaggio e tour operator.
La domanda per Digitour può essere presentata fino alle ore 17 del 4 aprile 2022, attraverso la piattaforma online di Invitalia.
Bando per acquisto di beni strumentali
Il decreto direttoriale Beni Strumentali, noto anche come Nuova Sabatini, si rivolge a chi cerca contributi a fondo perduto per acquisto macchinari.
Con la legge di bilancio 2022 sono stati stanziati ulteriori 900 milioni di euro per assicurare la continuità operativa della misura.
Le PMI, regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese, che hanno richiesto finanziamenti a banche o assicurazioni potranno ottenere incentivi per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature commerciali e industriali.
Oltre a tutte le PMI italiane, possono partecipare anche le attività di pesca e agricoltura.
Bando Economia Circolare
Il MISE ha pubblicato il decreto in cui sono definiti i termini e le modalità per partecipare al prossimo bando sulla riconversione nell’ambito dell’economia circolare.
L’incentivo è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca.
L’importo richiesto non deve essere inferiore a € 500.000 e non può superare i 2 milioni di euro. Il Decreto Crescita per questo bando prevede fondi per 155 milioni di euro in forma di finanziamenti agevolati e 62 milioni di euro per la concessione di contributi alla spesa.
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