Elteide spa supporta la crescita di realtà aziendali di diverse tipologie con iniziative sia di carattere gestionale che finanziario, muovendosi nel campo della finanza agevolata così come di quella tradizionale. Negli ultimi 4 anni ha raccolto circa 4 milioni di euro per le aziende del suo gruppo e continua a fare costantemente attività di ricerca di opportunità sul mercato.
Oggi 7 aziende su 10 nascono con una connotazione o una mission digital. L’identità va però costruita e rinsaldata. Servono le risorse giuste, gli strumenti giusti, ma soprattutto serve capire come far evolvere concretamente il proprio business. Il tutto è reso più arduo da un mercato sempre più globalizzato, laddove quotidianamente emergono nuovi competitor.
Nascita, crescita, lancio sul mercato: sono questi i tre step fondamentali che ogni start up deve affrontare per avere un’opportunità di successo. Elteide Spa ha un ruolo chiave in questo processo così articolato e non privo di criticità. Essa fornisce a queste realtà un supporto che va dalla creazione del business model alla validazione del progetto fino alla traction e al controllo di gestione.
Abbiamo coinvolto in un’intervista Carmine Pappagallo, fondatore di 200 Digital District e ‘deus ex machina’ di Elteide Spa.
Interessante il concetto di Hub Digitale. Può spiegarci più nello specifico di cosa si tratta? E come si inserisce Elteide in un periodo storico caratterizzato da cambiamenti quotidiani, anche in ambito digitale?
L’HUB digitale, o come lo chiamiamo da un po’ di tempo il “200 digital district”, è un progetto di creazione di un gruppo di aziende che hanno un filo conduttore ben definito. Sono tutte realtà che operano in maniera incisiva nel settore digitale. Il mood dell’HUB è appunto quello di creare o acquisire aziende che hanno delle specifiche skills tecniche o che hanno già sviluppato progetti o piattaforme on line.
Il nostro lavoro su queste aziende va dalla creazione del business model alla validazione del progetto fino alla traction e al controllo di gestione. Ed è in questa fase che si innesta il ruolo determinante di Elteide spa, che supporta la crescita di queste realtà con iniziative di carattere gestionale e finanziario, avvalendosi della finanza agevolata così come di quella tradizionale.
Negli ultimi 4 anni Elteide ha raccolto circa 4 milioni di euro per le aziende del suo gruppo e continua a fare costantemente attività di ricerca di opportunità sul mercato. A questo si affianca il ruolo di controllo di gestione che libera le aziende da incombenze di natura amministrativa e burocratica. Queste spesso affossano gli imprenditori, sottraendo loro tempo prezioso, e pesano fortemente anche in termini economici.
Oggi a una start-up non basta presentarsi sul mercato. L’obiettivo è crescere, ma saper individuare modi e strumenti giusti non è semplice. Elteide a tal proposito fa scuola. Come vi prendete cura di tutte queste neo realtà?
Il mercato delle aziende che opera nel settore digital è fortemente inflazionato. Spesso ci troviamo ad avere a che fare con competitor importanti. La difficoltà di crescita nel settore digitale è data proprio dalla globalizzazione delle realtà. Queste devono competere a livello mondiale, quindi si soffre molto la concorrenza del vicino. Pensate ad un e-commerce che, a prescindere da ciò che vende, ha competitor in tutto il mondo.
Il compito del management di Elteide è quello di individuare le peculiarità più innovative delle aziende del distretto e farle emergere in modo da poter avere un arma in più per scalare sul mercato.
Tutto questo si concretizza in un’attività continua di accompagnamento di tutte le fasi della vita aziendale.
La nostra esperienza di imprenditori e Manager di circa 20 anni ci ha dato la capacità di saper leggere le varie fasi della vita di un’azienda per intervenire e spingere l’azienda sempre più in alto.
Sviluppo prodotto, marketing, governance e fund raising: quanto peso hanno queste componenti nello sviluppo di una start-up?
Sono tutte fasi importantissime nello sviluppo delle aziende. Una governance focalizzata sul progetto e che ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere, rappresenta già metà del lavoro. Per supportare un buon management si sente ormai oggi sempre più forte la necessità di un apporto finanziario, vero motore di tutte quelle che sono le attività di sviluppo del know-how interno e indispensabile per avviare le operazioni di go to market che sui canali digitali, come dicevamo pocanzi, sono sempre più competitive.
Per Elteide esiste la formula perfetta per un “business scalabile”? E qual è il suo prossimo obiettivo?
Magari… Purtroppo non esiste la formula perfetta o se esiste non l’abbiamo ancora scoperta. Definire un business scalabile o creare un business che realmente lo sia è una cosa complessa e decisamente lunga, le aziende che sono riuscite a farlo oggi rappresentano dei grandi casi di successo.
Non tutte le aziende hanno un business che può diventare scalabile, ma quelle che lo hanno, di sicuro possono avere una marcia in più a medio e lungo termine. Una delle criticità delle aziende che hanno business scalabili sono i tempi di sviluppo e di raggiungimento del break even; talvolta ci vogliono anni e tantissimi investimenti.
Il prossimo obiettivo per il gruppo è una fase di consolidamento. Molte delle start-up e delle aziende presenti hanno metriche e tempi differenti. In questo momento ci stiamo concentrando per creare un’omologazione delle KPI e delle metriche di controllo di gestione delle varie aziende: questo è il primo passo verso la creazione di una concreta visione d’insieme.
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