Ci sono situazioni lavorative in cui indossare i soli occhiali da vista non basta o non è raccomandato, perché il potere protettivo che questi hanno risulta decisamente blando in rapporto al tipo di pericolo a cui si è esposti. Le normative italiane sulla sicurezza nei luoghi di lavoro comprendono, così, una dettagliata casistica di occasioni in cui, tra gli abiti da lavoro e i dispositivi di protezione individuale, sono da annoverare anche gli occhiali da lavoro. Naturalmente sta a datore di lavoro e responsabile aziendale della sicurezza indicare quando e che tipo di occhiali protettivi sono necessari a seconda della mansione svolta. Per farsi un’idea delle varie alternative a disposizione, però, basta spulciare siti come EuroHatria specializzati in abbigliamento e accessori tecnici.
Come scegliere gli occhiali protettivi da lavoro: gli elementi essenziali
Si noterà subito che sotto la categoria occhiali da lavoro, occhiali protettivi rientrano in realtà una serie di oggetti molto diversi tra di loro come gli occhiali a stanghetta, gli occhiali da lavoro monouso, gli occhiali protettivi a mascherina ma, anche, le visiere o i cappucci protettivi. Va da sé che, prima di scegliere tra le diverse tipologie di occhiali da lavoro, va fatta una valutazione più specifica dei rischi che il singolo lavoratore corre nelle diverse occasioni e, per semplificare questo passaggio, per ogni oggetto è in genere indicata su schede tecniche e libretti di utilizzo, quasi sempre con lettere progressive ma molto dipende dagli standard utilizzati, una classe di protezione. Semplificando molto, infatti, una cosa è indossare occhiali protettivi che difendano da pericoli meccanici come polveri o schegge e un’altra, completamente diversa e soprattutto utile in occasioni diverse, è indossare dispositivi di protezione oculari efficaci anche per i pericoli chimici legati all’uso di acidi o di soluzioni alcaline o per pericoli legati all’operare in particolari condizioni termiche. Attenersi rigorosamente alle previsioni delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale in questo senso.
Per scegliere gli occhiali da lavoro giusti, però, andrebbero tenuti in considerazione anche alcuni altri fattori. Soprattutto se quello che si dovrà fare è, infatti, un lavoro di precisione e che richiede molta concentrazione è indispensabile che l’indossare un DPI non si trasformi in nessun modo in un vincolo, in una sorta di intralcio per il lavoratore. La prima cosa di cui accertarsi è, così, che gli occhiali protettivi siano della misura giusta. Per praticità, la maggior parte degli oggetti che si trovano in commercio hanno ormai stanghette o cinghie regolabili e, a guardare bene, non è solo una questione di comodità: perché proteggano completamente il lavoratore, soprattutto da liquidi o da polveri ed esalazioni particolarmente volatili, questi occhiali protettivi devono aderire al meglio, infatti, al viso di chi li indossa. Se anche il ponte è ergonomico e modulabile, per la stessa ragione, gli occhiali da lavoro dovrebbero risultare più comodi da un lato e, dall’altro, più funzionali in termini di protezione. Molta attenzione andrebbe fatta, infine, anche alle lenti installate: nella maggior parte dei casi sono antiriflesso e antigraffio e garantiscono una certa protezione anche dai raggi UV, ma per avere sempre il massimo della visibilità è importante che siano anche antiappannamento e che non riducano il campo visivo.
[articolo scritto in collaborazione con EuroHatria]
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