Aldo Masullo sarà ospite d’eccezione di una delle più attese e importanti tappe di avvicinamento all’undicesima edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, in programma il prossimo novembre.
Nello Spazio Comunale Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia 23, Napoli) l’autorevole filosofo napoletano sarà tra i protagonisti dell’incontro “La Giostra, San Servolo e altre memorie. Il cinema nei luoghi della mente”, dibattito aperto alla cittadinanza sulla salute mentale a 40 anni dalla scomparsa di Franco Basaglia. Un incontro per rimettere al centro i problemi legati alla sfera della salute mentale e il modo in cui essi si affrontano, con il contributo di operatori, intellettuali e esperti del settore.
L’appuntamento è per il 14 maggio prossimo a Forcella (Napoli), nello Spazio Comunale Piazza Forcella, a partire dalle 18.00. A discuterne sul palco insieme a Masullo, partendo dagli spunti forniti dalla proiezione pubblica del film “La Giostra” (Italia, 2018, 43 minuti), ci saranno il regista Ulderico Pesce, la dottoressa Alfonsina Guarino (direttrice del Dipartimento di Salute mentale dell’ASL di Lauria e ideatrice del film), lo psichiatra Fedele Maurano (direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’ASL Napoli 1). Modera l’incontro Francesco Piro, storico della filosofia dell’Università di Salerno e figlio di Sergio Piro, il rivoluzionario psichiatra napoletano scomparso nel 2009 all’età di 81 anni.
La discussione, che verrà aperta dai saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli (che patrocina l’iniziativa) Nino Daniele, sarà alternata a letture di testi di Franco Basaglia e Sergio Piro affidate all’attore Enzo Salomone accompagnato da Salvatore Cecere e dal suono del suo handpan; l’evento si concluderà con la proiezione di un contributo del musicista Michele Gazich che ha trascorso sull’isola di San Servolo un periodo di studio, realizzando due CD musicali dedicati alle storie delle persone internate nel manicomio.
Ad anticipare l’incontro serale ci sarà una mattinata dedicata agli addetti ai lavori e agli studenti di due importanti scuole napoletane: il Liceo Antonio Genovesi e l’Istituto Ferdinando Galiani.
“Musica, filosofia, memorie e immagini – spiegano i rappresentanti del coordinamento del Festival – servono a descrivere un passato ormai lontano, ma anche un presente non completamente definito per la psichiatria, per i suoi utenti, gli operatori e per le famiglie dei pazienti che continuano a chiedere una cura assidua e umana per una delle categorie sociali più deboli della nostra società. Non possiamo che augurarci che una riflessione sul passato possa aiutare giovani e meno giovani ad affrontare il futuro di questo settore con maggiore passione e fiducia. Ancora una volta il Cinema dei Diritti Umani vuole svolgere una funzione di testimonianza e approfondimento dell’informazione al servizio dei giovani e della cittadinanza, promuovendo opere audiovisive di autori impegnati nel sociale“.
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