Magari The Donald continuerà ad auto-definirsi un “genio” oppure bollerà questa come una “fake news”, ma rimane il fatto che quasi 200 dei top studiosi americani di scienze politiche hanno votato Donald Trump come tra i peggiori presidenti nella storia USA.
Secondo la 2018 Presidents & Executive Politics Presidential Greatness Survey (un sondaggio quadriennale sulla grandezza dei presidenti in carica, ndr), il signor Trump si qualifica ad un livello più basso anche rispetto al presidente Richard Nixon, che, come ben sappiamo, fu costretto a dare le dimissioni dopo l’inchiesta sul Watergate. Abraham Lincoln è in cima alla classifica, mentre Nixon rimane al 33esimo posto.
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Lo studio, che viene condotto ogni quattro anni, coinvolge i ricercatori della American Political Science Association, e specificatamente la sezione che si occupa di presidenti e dell’esecutivo in generale. Viene in pratica chiesto agli esperti nel campo di classificare la grandezza di ogni presidente tra 0 e 100, laddove se un presidente becca 100 è grande, se becca 50 è medio, e se becca 0 è un totale fallimento.
Trump ha ottenuto un punteggio medio di 12,34, riuscendo a far uscire dal grado più basso James Buchanan, sotto il cui mandato gli USA precipitarono nella Guerra Civile. Il risultato dell’indagine è uscito a pochi mesi dalla fine del suo primo anno in carica.
Il predecessore di Trump, Barack Obama, è salito di dieci punti nella classifica da quando venne condotta l’ultima nel 2014, ed è ora all’8°posto. Pure George W. Bush è salito nella graduatoria: di cinque punti, arrivando al 30esimo posto.
A Bill Clinton non è andata bene come agli altri presidenti ancora vivi, essendo sceso di cinque posti per arrivare al 14esimo posto. Solo Andrew Jackson è sceso di più, di sei punti, possibilmente a causa della crescente attenzione rivolta al modo in cui trattò i Nativi Americani.
I presidenti in cima alla classifica rimangono sempre gli stessi e sono, in ordine: Abraham Lincoln, seguito da George Washington, Franklin Delano Roosevelt, Theodore Roosevelt, Thomas Jefferson, Harry Truman e Dwight Eisenhower.
Su questa base, perlomeno nella visione degli studiosi chiamati a fare la loro valutazione, si può dire che c’è stato un peggioramento nella performance presidenziale USA, visto che i top nella classifica appartengono decisamente al passato, anche se c’è da osservare che il quarto ed il quinto, ossia Truman ed Eisenhower, sono anche stati gli “eroi” della Guerra Fredda.
[sostieni]
I ricercatori Brandon Rottinghaus, dell’Università di Houston, e Justin Vaughn, della Boise State University, hanno detto di aver consultato 170 esperti di scienze politiche per questo studio. Di questi esperti il 57,2 % si identificano come democratici, il 12,7% come repubblicani, ed il 27,1 % come indipendenti.
Ma è tuttavia interessante notare che, mentre i Repubblicani ed i Democratici differivano nel modo in cui hanno visto presidenti come Obama e Bush, si sono comunque trovati piuttosto d’accordo nella loro valutazione di Trump. Indicativo che i conservativi l’hanno votato 40esimo su un numero totale di 45 presidenti.
C’è stata un’area in cui Trump è riuscito a raggiungere il top della classifica: la sezione dei “più polarizzanti”, nella quale si chiedeva agli studiosi la lista dei cinque presidenti che vedevano come i più divisivi. Trump è stato votato come il “polarizzante” numero uno da 90 sui 170 interpellati, ed il secondo più “polarizzante” da altri 20.
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E questo non dovrebbe sorprenderci, visto lo stato di forte divisione nella politica e nella società USA che si è potuto chiaramente osservare da quando The Donald è arrivato alla Casa Bianca.
Auguri, Stati Uniti d’America – e, se vogliamo, mondo intero!
Ed ecco un recente video satirico su Donald Trump per chi vuol farsi un paio di risate:
[foto copertina by Our Cartoon President, prodotto da CBS Television Studios]